Milano, in un anno aumentano del 30% gli iscritti al car-sharing
Crescono gli iscritti a GuidaMi, il servizio milanese di auto in condivisione. Raggiunta quota 3800. Merito della scelta dell’Atm di rendere più visibili le piazzuole e le auto. Ma potrebbe aver pesato anche il possibile aumento dell’Ecopass nel 2012
04 September, 2011
Individuare una delle 65 piazzuole milanesi che ospitano le vetture in condivisione è abbastanza semplice. Strscia gialla a bordo strada con al centro la scritta “Riservato, car-sharing Guidami”. Probabilmente, è stata questa maggiore visibilità che ha portato, nel giro di un anno, a far aumentare gli iscritti al servizio gestito da Atm. A fine luglio gli iscritti avevano raggiunto quota 3800, il 30% in più rispetto allo scorso anno. E nel solo mese di luglio i nuovi “arrivati” nel club delle auto in comune sono stati 150, il doppio rispetto a luglio 2010.
A incentivare le iscrizioni ha dato una mano la maggiore visibilità delle auto condivise, che dal 2011 sono state portate tutte in superficie. Alla fine del 2010 erano solo 7 i parcheggi di GuidaMi ricavati nelle strade cittadine. Ora sono 65 le aree in giallo riservate al car-sharing e sono distribuite in tutta la città, dal centro storico alle periferie. Fino allo scorso anno, le auto venivano custodite in parcheggi sotterranei ed erano poco visibili (e conosciute) dai cittadini. Probabile, quindi, che l’emersione in superficie dalle autorimesse e la visibilità delle auto parcheggiate nelle piazzuole abbia avuto un impatto forte sotto il profilo della comunicazione.
Ma questa “domanda” di auto in condivisione potrebbe essere dovuta anche ad un altro fattore. Il dibattito sull’Ecopass, seguito ai referendum dello scorso giugno, e le voci sempre più insistenti sul possibile aumento del pedaggio nel 2012 possono aver incentivato le iscrizioni a GuidaMi. Un precedente c’è: quando a gennaio 2008 si introdusse il ticket antismog, le iscrizioni al car-sharing aumentarono del 20%.
Intanto, l’Atm studia alcune novità. Entro l’anno saranno installati cartelli e totem identificativi per migliorare la riconoscibilità di GuidaMi. Qualche informazione sul servizio: iscriversi costa 120 euro l’anno, oltre al pagamento della tariffa oraria e chilometrica dell’utilizzo delle vetture, che comunque possono essere prese in un parcheggio e lasciate in un’altra zona della città. Per saperne di più basta cliccare sul sito internet di Guidami.
Car-sharing, più 30% di iscritti- da La Repubblica del 04.09.2011