Manovra, raffica di aumenti dalla sosta al ticket del bus
Gli effetti della stangata sul bilancio comunale costeranno ai torinesi in media 450 euro a famiglia. Si decideranno a ottobre, scatteranno nel 2012 - da Repubblica Torino del 09.09.2011
09 September, 2011
Diego Longhin
La stangata governativa si abbatte con un effetto-valanga sugli enti locali e sul Comune di Torino: "Entro ottobre decideremo le nuove tariffe e i relativi aumenti". Parola dell'assessore al Bilancio, Gianguido Passoni, alle prese con una partita difficile: far fronte ad un taglio, sommando le ultime tre manovre del governo, di oltre 200 milioni di euro. Diviso per i 441 mila nuclei familiari cittadini, equivale a una media di oltre 450 euro a famiglia.
Scontata una raffica di aumenti su diversi capitoli, dai biglietti dell'autobus, che potrebbero arrivare a 1,20 o a 1,50 euro come a Milano, alle strisce blu, dalla tassa rifiuti ai canoni per i dehors e i cartelloni pubblicitari. In più Palazzo Civico potrebbe portare l'addizionale Irpef dallo 0,5 allo 0,8 per cento. "Ma tutte queste leve - puntualizza Passoni - saranno disponibili a partire dal 2012. Aumenti prima del prossimo anno non sono pensabili perché impraticabili. L'addizionale Irpef si può aumentare da gennaio, la Tarsu sull'anno in corso non si può toccare, ed anche per le tariffe e i canoni si andrà al 2012. L'unica cosa che possiamo fare è discuterne prima e definire la situazione entro la fine di ottobre".
Questo non vuol dire che non ci saranno effetti già negli ultimi mesi dell'anno. Passoni, durante la commissione controllo di gestione di ieri, ha spiegato che "i 200 milioni che vengono a mancare sono la somma di veri tagli ai trasferimenti, intorno ai 45 milioni di euro, e degli effetti di compartecipazione
al patto di stabilità per il resto". Il risultato, però, non cambia: la spesa si dovrà limitare con grande rigore. E i primi soldi verranno a mancare già da qui a dicembre: dai 20 ai 30 milioni di euro. Il tutto passerà attraverso un assestamento di bilancio che andrà a colpire diversi capitoli e servizi.
Archiviato il 2011, si aprirà la discussione sul 2012. E ci potrebbe essere un'ancora di salvezza: l'Imu, detto in altri termini, la nuova Ici. Quella eliminata dal governo Berlusconi sulla prima casa valeva per Torino circa 100 milioni di euro. E sembra ormai scontato che verrà anticipata al prossimo anno. "Oggi non siamo in grado di capire quanto potrebbe valere la nuova imposta - sottolinea Passoni - abbiamo proiezioni con una forbice troppo larga. Anche perché la tassa verrà applicata in maniera diversa se l'alloggio sarà sfitto o occupato". E poi si lavorerà sulla cessione di quote delle partecipate: una strada obbligata. "Le ultime norme introdotte dalla manovra sono quasi ricattatorie - dice Passoni - la vendita di azioni è un passaggio quasi obbligato, con tanto di premi, se il Comune vuole ancora investire. Ed è un problema che colpisce tutte le città, al di fuori del colore politico, e colpirà anche Torino".
Sul recupero dell'evasione l'assessore non si fa illusioni: "Noi siamo stati la prima città a partire, la prima a firmare un protocollo con l'Agenzia delle Entrate e a creare un nucleo ad hoc per la lotta all'evasione, segnalando migliaia di casi. Ad oggi il ritorno però è scarso. In linea di principio è una strada interessante, a patto che frutti un ritorno, al di fuori della percentuale che spetta al Comune, che può essere del 30, 50 o 100 per cento".
Altro aspetto è la riorganizzazione della macchina: il costo del personale pesa per 430 milioni all'anno, circa un terzo delle spese. Voce su cui si andrà ad incidere nei prossimi mesi per contenere i costi.