Si è chiuso con la scelta di allargare alle altre regioni del nord (Piemonte, Veneto, Emilia Romagna) la “cabina di regia” sulla qualità dell’aria composta da Regione, province e comuni, tecnici Arpa.
Lo scopo del tavolo convocato dal Pirellone era quello di decidere quali misure antismog attuare in un momento in cui Pm10 e Pm2,5 non sembrano dare tregua alla nostra aria. Tra queste misure era in programma anche la possibilità dei blocchi del traffico.
L’orientamento della Regione, appoggiato dai partecipanti, è stato quello di affrontare la questione con una squadra composta da tutta l’area padana, perché l’inquinamento va combattuto con logiche di cooperazione regionale in grado di mettere in campo misure omogenee in un territorio più grande di quello della sola Lombardia. E poi si può avere più forza a livello nazionale ed europeo. Così, a febbraio sarà convocato il primo incontro della cabina di regia padana al quale potrebbe anche partecipare il Ministro Prestigiacomo.
Tra le altre decisioni anche quella di dare vita a un gruppo di lavoro ristretto all'interno della cabina di regia, che possa riunirsi più di frequente e lavorare in maniera più snella. L'assessore Ponzoni si è detto favorevole a questa ipotesi e attende da parte degli enti locali che l'hanno avanzata una proposta sulla composizione del gruppo e il metodo di lavoro.
Intanto Legambiente, che nei giorni scorsi aveva rilanciato l’idea di tornare alle domeniche ecologiche, fa una seconda proposta. Creare un Ecopass regionale per i camion. Perché è vero che il Pirellone ha dato incentivi economici ai camionisti per mettere i filtri antiparticolato, ma non avrà mai abbastanza risorse per fare questo. Quindi, secondo Andrea Poggio di Legambiente: «l'unico sistema per finanziare provvedimenti di questo genere è far pagare i camion più inquinanti».

Comunicato stampa della Regione Lombardia

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