Piano energetico regionale, a breve la decisione del Consiglio
Dovrebbe completarsi quanto prima l'iter di approvazione del nuovo Pear della Regione Campania, licenziato dalla commissione Ambiente qualche mese fa. Il provvedimento, che sta per essere discusso dal Consiglio, introduce nuove norme in materia di rinnovabili, efficienza energetica e trasmissione dell'elettricità
12 September, 2011
Sarà discusso nella seduta del Consiglio regionale di martedì 13 settembre, la proposta di legge “Norme per l’attuazione del Piano energetico ambientale regionale (Pear)” (firmatari Colasanto, Oliviero, Mucciolo e Sommese), approvata lo scorso luglio in commissione Ambiente. In 15 articoli, il documento fornisce alla Giunta guidata dal Luigi Caldoro gli indirizzi per elaborare il nuovo Piano in materia di impianti per la produzione di energia rinnovabile, sistemi per la trasmissione dell'elettricità, centrali alimentate da fonti convenzionali.
Misure di compensazione
Nel dettaglio, il Pear prevede che vengano realizzati degli interventi di compensazione nei comuni che ospiteranno degli impianti eolici. Si va dalla realizzazione di nuove strade alla sistemazione di quelle esistenti, da operazioni di rimboschimento a interventi per contrastare il dissesto idrogeologico, fino alla costruzione di opere di pubblica utilità come scuole, ospedali, ponti e acquedotti.
Maggiore efficienza negli edifici pubblici
Il provvedimento stabilisce inoltre l'obbligo per le amministrazioni di stilare dei piani energetici comunali e di attuare misure di efficientamento energetico negli edifici pubblici, nonché la possibilità, per gli stessi comuni, di chiedere l’interramento degli elettrodotti all'interno dei centri urbani. Per quanto riguarda le aree industriali dismesse, invece, il Pear prevede una serie di progetti di recupero attraverso l’installazione di impianti per la produzione di energia, mentre le aree che ospitano impianti eolici dovranno avere una destinazione d'uso obbligatoria. Oltre a istituire un Catasto energetico, indispensabile per archiviare i certificati energetici degli immobili, la Giunta regionale dovrà poi pubblicare una relazione annuale sullo stato del sistema energetico campano.
Finanziamenti alla ricerca
Il disegno di legge regionale prevede anche una serie di finanziamenti per incoraggiare la ricerca in materia di fonti rinnovabili ed efficienza energetica. Se il testo venisse approvato senza modifiche, infatti, la Giunta dovrebbe attivare programmi di finanziamento per Università ed altri enti di ricerca per progetti dedicati a risparmio energetico, fonti a basso tenore di carbonio e tecnologie per la riduzione dei gas serra. Il Pear licenziato dalla commissione Ambiente, inoltre, prevede l'avvio di forme di collaborazione tra enti locali e le società di distribuzione elettrica, sempre finalizzati all'aumento dell’efficienza. Una voce è dedicata anche agli incentivi per le rinnovabili, che la Giunta della Campania dovrebbe attivare sfruttando anche fondi comunitari e nazionali.
Contributi a carico delle aziende
Ma il nuovo Piano energetico non prevede solo oneri per gli enti locali. L'amministrazione regionale, ad esempio, potrà anche incassare un contributo da parte delle imprese che producono energia da fonti fossili. In particolare, le aziende titolari di impianti per la produzione di energia non rinnovabile di potenza compresa tra i 400 e i 3,6 dovranno versare per 11 anni 0,25 euro per ogni Mw prodotto, a titolo di compensazione dell'impatto logistico dei cantieri. Gli imprenditori che producono di energia rinnovabile, invece, dovranno corrispondere per 7 anni al Comune su cui sorgono gli impianti un contributo non inferiore al 2% dell’utile netto di produzione. Sono previste delle agevolazioni sono previste per gli impianti che sorgono al servizio dei distretti industriali. L'approvazione del Piano regionale è attesa con particolare apprensione dagli operatori del settore, dal momento che la Campania è una delle poche regioni italiane ancora prive di questo provvedimento.