Confcommercio Napoli: "Sulla Ztl nessuno ci ha consultati"
La protesta del Presidente Pietro Russo: "Non siamo d'accordo con il nuovo piano traffico definito dall'amministrazione comunale. Forte il rischio che la città resti paralizzata, perché è lontana l'apertura del metrò di Piazza Municipio, che in effetti sarebbe la chiave di volta per una città moderna ed ecologica, e mancano i parcheggi per chi viene dalla provincia"
14 September, 2011
Alla Confcommercio di Napoli la ZTL nel Centro Antico proprio non piace. A una settimana dalla partenza (la ZTL entrerà in vigore il 22 settembre 2011) i negozianti si dicono preoccupati per le conseguenze della chiusura, che interessa anche moto e scooter "Non siamo d'accordo con il nuovo piano traffico definito dall'amministrazione comunale - commenta il Presidente Pietro Russo - il nostro giudizio è negativo e ne prendiamo le distanze. Nessuno ci ha chiesto un'opinione, un progetto: come per la Coppa America di vela, la giunta di Palazzo San Giacomo ha evitato quelle che evidentemente considera solo fastidiose intrusioni. E sappiamo com'é finita in quel caso".
"Occorre cambiare prospettive e atteggiamento: c'é una moda ad esaltare l'isola pedonale prevista dal sindaco Luigi De Magistris alla quale non ci accodiamo. Premesso che tutti ci auguriamo ovviamente che migliori la qualità della vita a Napoli, si risolva il problema della viabilità e si arrivi a una progressiva scomparsa delle auto dal centro storico, è evidente che prima è necessario creare le strutture ed infrastrutture adeguate. Al momento sarebbe forte il rischio che la città resti paralizzata, perché è lontana l'apertura del metrò di Piazza Municipio, che in effetti sarebbe la chiave di volta per una città moderna ed 'ecologica', e mancano i parcheggi per chi viene dalla provincia. E' evidente che quello di via Brin ormai non basta. Insomma, così com'é il dispositivo non farà altro che creare ancora maggiore caos principalmente dal lato di via Pessina".
Secondo Russo, per far sì che il Rettifilo diventi la Rambla del futuro sul modello di Barcellona occorre un programma biennale concordato "che permetta di fare un passo per volta. Dalle istituzioni ci aspettavamo più umiltà e una concertazione sinergica, perché gli interessi sono comuni. Invece questa logica non è esistita, siamo venuti a conoscenza del piano solo a cose fatte, come già avvenuto in passato per altri provvedimenti che poi sono stati corretti con alcune nostre indicazioni". Per Russo non c'é alcuna possibilità che vengano risolti i grandi problemi della città senza mettere in piedi un piano condiviso. "Siamo pronti a dare un contributo, ma non ad accettare piani traffico senza prima sederci intorno a un tavolo. Ad oggi la ZTL a Napoli mi sembra un'utopia. E temo che, come per la raccolta differenziata, si stiano facendo troppi proclami".