Bike sharing: chi lo usa, cosa funziona, cosa potrebbe funzionare meglio
L’assessore all’Ambiente Enzo Lavolta ha presentato alla VI Commissione i risultati ottenuti finora con il Bike sharing e gli ampliamenti previsti. Nel 2012 si passerà da 600 a 1200 veicoli disponibili e raddoppierà il numero di stazioni (116). In esame possibili sinergia con la Regione e i privati
15 September, 2011
Bike sharing: chi lo usa, cosa funziona, cosa dovrebbe funzionare meglio. La Commissione Ambiente del Comune di Torino si è riunita ieri, mercoledì 14 settembre, per discutere del futuro del bike sharing in città. L’Assessore all’Ambiente Enzo Lavolta ha presentato i numeri raggiunti finora: 59 stazioni attive, 600 biciclette disponibili, 13.000 abbonati, una media di 3050 prelievi giornalieri: ottimi risultati, che hanno convinto l’amministrazione ad andare oltre e raddoppiare il numero. “Puntiamo ad avere 116 stazioni nel 2012 con 1200 biciclette disponibili” ha dichiarato Lavolta “e stiamo valutando diverse possibili sinergie che ci aiutino a coprire l’investimento: una possibilità è la collaborazione con la Regione; non c’è ancora nulla di certo, ma stiamo valutando insieme anche la possibilità di inserire l’abbonamento bike sharing nel biglietto unico integrato (un sistema di bigliettazione elettronica regionale basato su tecnologia smart-card a microchip contactless). La seconda possibilità riguarda invece i privati, e in particolare le aziende del territorio torinese, che potrebbero essere interessate ad avere una postazione bike sharing vicina alla propria sede, in modo da offrire un servizio utile ai dipendenti”. L’assessore ha specificato che non si tratterebbe in nessun modo di privatizzare il servizio – che è e deve restare pubblico, e non di esclusivo appannaggio di un’utenza particolare – né di “brandizzare” la postazione. Si tratterebbe di coprire i costi di installazione (ed eventualmente di manutenzione), ottemperando fra l’altro ad un obbligo di legge, il Decreto Interministeriale del 27 marzo 1998 sulla mobilità sostenibile, che prevede per le aziende di grandi dimensioni l’adozione di un piano di mobilità dei dipendenti “finalizzato alla riduzione dell'uso del mezzo di trasporto privato individuale e ad una migliore organizzazione degli orari per limitare la congestione del traffico”.
Per quanto riguarda il potenziamento della rete, si punterà soprattutto sull’integrazione fra bike sharing e gli altri mezzi di trasporto – metropolitana in testa – e sulle direttrici dettate dagli assi universitari. Un discorso parallelo riguarda ovviamente il potenziamento delle piste ciclabili, di cui la Commissione dovrà discutere con l’assessore Lubatti (assente all’incontro).
Lavolta ha poi risposto alle domande dei consiglieri comunali, che chiedevano conto dei danneggiamenti delle biciclette. “Proprio a seguito delle lamentele di alcuni abbonati, dal 1° agosto di quest’anno la Città di Torino ha avviato un monitoraggio stazione per stazione, a cura dell’Ufficio Biciclette. Il lavoro proseguirà nei prossimi mesi, ma per ora possiamo dire che gli ispettori non hanno evidenziato disagi allarmanti. Ci sono stati episodi di danneggiamento volontario e guasti non imputabili al vandalismo, ma la situazione appare sotto controllo. Ne riparleremo sicuramente quando il lavoro di monitoraggio sarà terminato”.
Un’altra novità interesserà la ridistribuzione delle biciclette fra le varie stazioni, sul modello del bike sharing londinese. L’azienda partner del Comune, Bici in città, ha assicurato che provvederà ad armonizzare la situazione controllando in particolare gli stalli più utilizzati (quelli di Porta Nuova), che proprio in conseguenza del grande flusso di utenti, si ritrovano spesso senza veicoli.
Qualche spunto fra le (tante) proposte lanciate dai consiglieri di Commissione: aumentare il numero di rastrelliere (non solo per il bike sharing), dotare le biciclette di ToBike di catene in modo da permettere la sosta lontano dalle stazioni, la "retina" per impedire che la gonna resti pinzata nella bicicletta e il seggiolino per bambini, che è stato bocciato in partenza per problemi assicurativi, così come la possibilità di portare la bicicletta sulla metropolitana torinese, negata dal Tar per ragioni di sicurezza.
Qualche curiosità, i numeri del Bike Sharing
13.000: gli abbonati attuali
88: gli anni dell’abbonato più anziano
35: l’età media degli abbonati
66,8: la percentuale di utenti di sesso maschile
12: i minuti per cui gli utenti utilizzano mediamente le bici del ToBike
12-17: l'orario di maggior utilizzo
3050: i prelievi giornalieri
116: gli stalli previsti per il 2012
1200: le biciclette disponibili nel 2012
1400: i turisti che hanno usufruito della la formula 4foryou, che prevede 4 ore di uso gratuito della bici
Leggi anche il comunicato del Comune di Torino: Bike sharing: più bici, più stazioni e più opportunità