Torino, borgo Campidoglio punta ad essere un pezzo di "smart city"
In concomitanza con il workshop “Smart Builiding in Torino Smart City” in corso alle Officine Grandi Riparazioni, Eco dalle Città ha intervistato l'architetto Francesco Adorno per fare il punto sulla riqualificazione ambientale di Borgo Vecchio Campidoglio, quartiere che punta ad entrare nel progetto “Torino Smart City”
29 September, 2011
Anche il Borgo Vecchio Campidoglio è presente al workshop internazionale “Smart Builiding in Torino Smart City” in corso alle Officine Grandi Riparazioni. E tra i professionisti, selezionati dall'ordine degli architetti per la conduzione delle giornate alle OGR, c'è anche l'architetto Francesco Adorno promotore del progetto di riqualificazione del quartiere Campidoglio: “In questa sede ci si confronta per fare delle scelte progettuali e per vedere quali settori di città privilegiare come progetto di partecipazione al bando europeo. Si analizzano le proposte che vengono dalle aziende, che sono state selezionate tra le ditte più virtuose a livello cittadino”.
In concomitanza con il workshop “Smart Building in Torino Smart City” Eco dalle Città ha intervistato Francesco Adorno per fare il punto sul progetto Condomini, che punta alla riqualificazione ambientale degli edifici del quartiere Campidoglio Borgo Vecchio. “Il progetto Condomini – spiega Adorno - ha l'ambizione di ricevere un riconoscimento non solo a livello europeo ma soprattutto a livello locale. Sono stati già fatti degli interventi di riqualificazione energetica e di riqualificazione edilizia. Attualmente se ne stanno facendo alcuni. Stiamo realizzando un co-housing che è stato dotato di pannelli solari, con interventi di efficienza energetica secondo quanto stabilito dai regolamenti di legge. Il co-housing è nel cuore del borgo: si tratta di famiglie hanno scelto di abbandonare l'automobile e sposare l'uso della bicicletta e dei mezzi pubblici. Al posto degli spazi auto ci faremo un orto. Questo è un elemento caratterizzante, una scelta di fondo, di indirizzo. Il Borgo sta cambiando e cambia nella direzione ecologica".
"Parallelamente - continua Adorno - è stata inaugurata una piccola isola pedonale (via Rocciamelone) e la prossima porzione di isola pedonale coinvolgerà tutta via Fiano. L'obiettivo è quello di pedonalizzare gradualmente il quartiere. Però, per fare una scelta più pesante, come Comitato di riqualificazione urbana chiediamo che a scelte così importanti di pedonalizzazione è fondamentale che segua anche l'individuazione di aree a parcheggio. Fintanto che si tratta di una piccola via il discorso diventa relativo. Se si vuole raggiungere l'obiettivo di riqualificare tutto il quartiere e renderlo pedonale non si può non dare una risposta alle richieste di parcheggi".
Campidoglio punta a diventare sempre più un quartiere ecologico. “Stiamo portando avanti la scelta di individuare degli edifici o isolati che necessitano maggiormente di interventi, perché hanno una forte presenza di degrado, di intervenire in modo da cominciare a fare un'indagine dettagliata, un check-up sullo stato di salute degli edifici, su quanto consumano e dare indicazioni precise su come intervenire per abbattere i consumi energetici”.
Come stanno rispondendo amministratori e condomini al progetto? “Gli amministratori negativamente – dichiara l'architetto -. Qualcuno è disponibile ad ascoltare ma fino ad oggi hanno aderito cinque amministratori su una cinquantina. Purtroppo mentre noi parliamo di nobilitazione della figura dell'amministratore, loro la vedono come un'interferenza. In realtà, attraverso questo progetto non vogliamo toccare, anzi, riteniamo fondamentale la figura dell'amministratore nel rapporto tra il progetto Condomini e il condomino. Non è che andiamo noi a dialogare con i condomini. Nelle assemblee ci va l'amministratore. E' un modello di comportamento sociale innovativo e ha suscitato tanto interesse nel progetto Smart City perché è l'unico progetto sperimentale a livello europeo. Altri casi sono stati individuati, ad esempio a Barcellona: però si tratta di quartieri popolari perciò con un unico proprietario. Senza una proprietà unica non esiste nessuna esperienza a livello europeo. Noi siamo gli unici e contiamo su questa particolare unicità per far sì che a questo workshop si riesca ad avere un buon uditorio e una buona attenzione. Il nostro obiettivo è lavorare con la nostra città per penetrare in Europa ed ottenere i finanziamenti".
“Altra cosa fondamentale – conclude Adorno - riguarda il fatto che il nostro progetto valorizza la microeconomia locale: non chiediamo interventi per grandi opere o a grandi imprese. Il nostro referente è la piccola attività artigianale. E' un intervento che proponiamo di lungo periodo, una riqualificazione lenta ma continua”.