Qualche giorno fa, quando a Milano ancora si parlava di 6 giorni di sforamento, ipotizzavamo che lo stesso stesse capitando a Torino, nel silenzio generale: gli unici dati disponibili erano infatti quelli della centralina Lingotto: un solo sforamento, è vero, ma numeri alti, che facevano pensare che in altre centraline il limite di 50 mgc/m3 sarebbe stato abbondantemente superato.

E così è stato: cinque giorni consecutivi di sforamento ci sono stati anche a Torino, dal 24 al 28 settembre, e potrebbero essere molti di più, ma questo lo sapremo solo quando l'Arpa fornirà i dati ancora mancanti. La centralina di via Grassi ha registrato infatti, sdrsforamenti continui a partire da sabato 24 settembre (62 mcg/m3) fino a mercoledì 28 (60 mcg/m3).

E i giorni successivi? Sebbene i dati non siano ancora consultabili, si può fare ancora un confronto con la centrlina del Lingotto, che invece li fornisce in automatico, e che registra concentrazioni sistematicamente più basse di quelle che vengono poi rilevate dalle altre stazioni, come quella di Grassi appunto. Per dare un'idea della discrepanza, il 24 settembre Grassi registrava 62, Lingotto 56; il 25 settembre Grassi 51, Lingotto 43; il 26 e il 27 l'Arpa riferisce che per un problema tecnico la centralina Lingotto non ha funzionato; il 28 settembre Grassi 60, Lingotto 45).

Vediamo allora i dati registrati al Lingotto dal 29 settembre, cioè da quando non sono più disponibili quelli di Grassi. Giovedì 29, 45 mcg/m3; venerdì 30, 43 mcg/m3; sabato 1° ottobre, 39 mcg/m3; domenica 2, 34 mcg/m3; lunedì 3, 49 mcg/m3; martedì 4, 58 mcg/m3. Insomma, con la sola eccezione (ma è un'ipotesi) del dato di domenica, tutto fa pensare che gli altri giorni si riveleranno essere stati sforamenti in piena regola.

Nella stessa situzione di Torino troviamo anche Alessandria, con 6 sforamenti certi dal 24 al 29 settembre, e si attendono - anche qui! - i dati successivi. Insomma, lo smog c'è, e non solo a Milano: la differenza è che lì i dati sono completi, e se ne parla.