Piano energetico regionale, il parere delle associazioni
Terminate, in commissione Ambiente della Regione Campania, le audizioni sulla bozza di Piano energetico elaborata dal Consiglio. Le associazioni chiedono soprattutto di non penalizzare le rinnovabili, ma anche la tutela del paesaggio è una preoccupazione di molti. Varata, intanto, l'autorizzazione unica per gli impianti a fonti rinnovabili
06 October, 2011
«Una giornata intensa ma molto positiva». Così il il presidente della commissione Ambiente, Energia e Protezione Civile del Consiglio regionale della Campania, Luca Colasanto, definisce la giornata di audizioni sul Piano energetico della Regione, in corso di approvazione. «Abbiamo ascoltato le esigenze, le istanze, le richieste e le perplessità prima delle associazioni di categoria e poi di difesa del territorio», precisa. Numerosi i soggetti che sono stati ascoltati dalla Commissione: Confindustria, Confapi, Aper, Wwf, Italia nostra, Comitato per il Paesaggio, nonché il settore Energia della Giunta Regionale della Campania. Tutti hanno chiesto la rapida approvazione di norme chiare e definitive in materia di approvvigionamento energetico, fonti rinnovabili ed efficienza.
Diverse associazioni, inoltre, hanno chiesto di modificare la bozza del provvedimento, giudicato sfavorevole per le fonti di energia alternative. «La legge così com’è non va bene – ha dichiarato in particolare Alessandro Totaro, responsabile per gli affari regionali di Aper - penalizza fortemente il comparto delle rinnovabili che non è rappresentato esclusivamente dall’eolico». L'attenzione alle energie “verdi” sta a cuore anche all'associazione degli industriali, ch, per bocca di Pasquale Ranieri, vicepresidente della sezione Installatori di Confindustria Campania - ha sottolineato che «sospendere le rinnovabili significherebbe perdere sviluppo e risorse, mentre è necessario velocizzare le procedure autorizzative».
Più preoccupate dell'impatto delle rinnovabili sul paesaggio si sono mostrate invece associazioni come Wwf e Italia Nostra, che hanno ribadito «la necessità di uno sviluppo equilibrato del territorio», invitando la Commissione a «regolamentare la partecipazione in Conferenza dei Servizi delle associazioni ambientaliste a maggior garanzia dei procedimenti». Sul banco degli imputati, soprattutto l'eolico, accusato di deturpare il paesaggio e infastidire la fauna. Tutti concordi, comunque, su una cosa: urgono norme chiare, che non siano in contrasto con quelle nazionali e che permettano di scongiurare blocchi per gli operatori. Ora la parola torna all'amministrazione regionale, che dovrà predisporre il testo definitivo del Piano energetico. Intanto, è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale il decreto dirigenziale n. 420 del 28/09/2011 (“Criteri per la uniforme applicazione delle Linee Guida per il procedimento di cui all'art. 12 del D.Lgs. 387/2003, emanate con DM MiSE 10/09/2010, pubblicato in GU n. 219 del 18/09/2010”), che approva, tra l'altro, il “Nuovo modello di istanza di autorizzazione unica, variante, voltura, e integrazione del progetto, per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili”.