Australia, la carbon tax passa alla Camera (per un soffio)
Approvato a stretta maggioranza il provvedimento che impone alle aziende di pagare una tassa per le proprie emissioni di Co2. La legge dovrà ora essere discussa in senato, e potrebbe entrare in vigore il prossimo luglio
13 October, 2011
La Camera dei deputati australiana ha approvato definitivamente la cosiddetta “carbon tax”, il provvedimento che impone ai 500 più grandi inquinatori nazionali di pagare 23 dollari australiani (pari a circa 17 euro) per ogni tonnellata di CO2 emessa. Il testo è passato con 74 voti a favore e 72 contrari, e sarà discusso dal senato il mese prossimo. «È un giorno importante per gli australiani – ha commentato il premier Julia Gillard, fortemente impegnata nella lotta agli effetti del cambiamento climatico - e per gli australiani del futuro che vogliono vedere un ambiente migliore». Il provvedimento dovrebbe entrare in vigore a luglio del 2012 e rappresenta l'arma più affilata del governo australiano per raggiungere l'obiettivo di riduzione dei gas serra: tagliare, entro il 2020, le emissioni del 5% rispetto ai livelli del 2000. L'Australia è uno dei Paesi col più alto livello pro capite di emissioni di gas serra, dovute soprattutto al fatto che l'80% della produzione energetica deriva dal carbone. Se il provvedimento fosse confermato, la tassa sarebbe applicata centinaia di aziende tra produttori di carbone, imprese siderurgiche, compagnie aeree, etc.