Nozze gay, non c'è la legge ma c'è il pass
L'episodio della deroga al blocco auto concessa domenica 9 ottobre a Milano agli invitati della festa di nozze di una coppia gay. Rassegna stampa e una nota del Direttore di Eco dalle Città Paolo Hutter
14 October, 2011
Se il giorno delle nozze capita in una giornata di blocco del traffico l'ordinanza comunale prevede che sposi e invitati possano circolare liberamente: ma cosa succede se quel matrimonio in Italia la legge non lo vuole celebrare? E' giusto che i festeggiamenti di nozze della coppia - costretta a sposarsi all'estero - non vengano considerati al pari degli altri?
Per il Comune di Milano no. Ed è la prima volta.
Il commento di Paolo Hutter
"Ammesso e non concesso che sia giusto esonerare dal blocco domenicale le auto degli invitati a feste di matrimonio, il Comune di Milano ha fatto una scelta sia saggia che coraggiosa a comprendere nell'esonero il festeggiamento di un matrimonio gay. Ovviamente non poteva trattarsi di un matrimonio formale, dato che l'Italia è l'unico dei grandi paesi occidentali a non prevedere alcun tipo di di riconoscimento per le coppie omosessuali.
Si trattava però della stessa sostanza, due cittadini italiani che sono andati a sposarsi in Canada perchè avevano solo questa possibilità legale e che per la prima e unica volta celebravano con famiglie ed amici in Italia la loro unione domenica 9 ottobre. Quella del Comune di Milano è stata una scelta politica, e come tale dovrebbe rivendicarla: dispiace che sia stata fatta un po' alla "chetichella", come le buone azioni. La vicenda, che ha giustamente incuriosito alcuni organi d' informazione, porta però alla luce uno dei tanti esoneri discutibili dalle domeniche a piedi.
Perché gli invitati a una festa di matrimonio possono circolare e non così gli invitati al compleanno della nonna centenaria, alla festa di laurea, alla partenza o al ritorno del soldato, all'anniversario di un compianto, e così via? Lo dico senza ironia, diversi sono gli appuntamenti in qualche modo memorabili, e gli esoneri si potrebbero moltiplicare. Se piove si dice "sposa bagnata sposa fortunata", credo che un matrimonio sia un'occasione allegra in cui ci si può arrangiare spiritosamente anche se c'è il blocco del traffico, con i mezzi, con la bici o al limite con il taxi.
Insomma tra i matrimoni è giusto comprendere anche i matrimoni gay che prima o poi saranno riconosciuti,ma sarebbe meglio evitare, anche nei matrimoni, l'auto privata nella domenica a piedi".
Rassegna stampa in allegato.