Ama annuncia interventi straordinari nell’impianto di via Salaria
Gli interventi dopo le proteste dei cittadini a causa dei cattivi odori. Ma l'azienda garantisce: secondo le rilevazioni dell'istituto Mario Negri e dell'Arpa, l'impianto non ha alcun impatto ambientale
14 October, 2011
Ama, in accordo con l’amministrazione di Roma Capitale, ha predisposto un pacchetto di interventi nell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico dei rifiuti di via Salaria per ridurre l’intensità delle emissioni olfattive e rassicurare ulteriormente i cittadini delle aree circostanti.
Dalle verifiche effettuate ogni anno dall’Istituto tossicologico Mario Negri, l’impianto non risulta avere alcun tipo di impatto ambientale. Lo scorso luglio è stata eseguita, sotto il controllo dell’Arpa Lazio, la verifica della funzionalità del sistema filtrante dell’aria emessa dalle zone produttive della struttura: i valori chimici e olfattometrici erano decisamente al di sotto dei limiti autorizzati. L’analisi ha così confermato l'efficienza della tecnologia adottata nell’impianto.
Ama ha comunque predisposto degli interventi volti a diminuire ulteriormente l’impatto olfattivo sulla zona, apportando miglioramenti all’arredo esterno, alla logistica, alla movimentazione dei mezzi, alle operazioni di trasbordo dei rifiuti. Fra le misure previste: la piantumazione di circa 330 arbusti sempreverdi; l’implementazione degli strumenti informativi e dei monitoraggi ambientali; l’attivazione di un call-center dedicato per i cittadini della zona; una centralina meteo-climatica e un gruppo di lavoro in collaborazione con il IV Municipio.
In particolare Ama ha previsto, con tempi di realizzazione stimabili da 1 a circa 5 mesi, i seguenti interventi strutturali:
• Perimetrazione della tettoia sovrastante il piazzale in cui escono i materiali di scarto trattati consistente, in particolare, nella realizzazione di una barriera trasparente fono-assorbente per contenere eventuali emissioni derivanti dalle attività svolte e di un sistema di aspirazione dell’aria (entro 3 mesi).
• Costituzione di una barriera arborea di circa 330 piante sempreverdi (tipo gelsomini) in grado di contenere e ridurre le emissioni di odori (entro 3 mesi).
• Realizzazione di un sistema di nastri trasportatori in grado di deviare il flusso degli scarti direttamente all’area di stoccaggio, che, oltre a ridurre le emissioni, consentirà di diminuire il traffico di automezzi (entro 4 mesi).
• Realizzazione di un sistema il contenimento degli odori posto in linea con le presse adibite alla compattazione delle balle di CDR (combustibile da rifiuto) e degli scarti. Il sistema sarà attrezzato con un sistema supplementare di aspirazione dell’aria in modo da abbattere ulteriormente gli odori (entro 2 mesi).
• Installazione di barriere di isolamento acustico e di contenimento degli odori, con barriera antivento, nelle parti dell’impianto che confinano con altre attività presenti nell’area (entro 5 mesi).
• Copertura delle vasche di biofiltro con una struttura fissa (già autorizzato e con tempi di esecuzione di 4 mesi);
• Sostituzione del materiale filtrante (entro 2 mesi).
L’azienda, inoltre, ha già predisposto, e completerà entro 1 mese, i seguenti provvedimenti per il controllo delle condizioni ambientali in tutta l’area:
• Nuovi studi ambientali, finalizzati all’analisi e al monitoraggio della qualità dell’aria, eseguiti dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”. In particolare, saranno monitorati in due fasi (rispettivamente per 10 e 8 giorni di seguito), h24, l’impianto e le aree circostanti (punti particolari delle zone limitrofe, argini del Tevere, ecc.) per una mappatura della qualità dell’aria anche all’esterno della struttura.
• Installazione di una centralina meteo-climatica, dotata di sensori utili per definire la dinamica delle correnti d’aria nella zona di impianto e circostante. Il sistema è completato da un software in grado di analizzare i dati raccolti. Il dispositivo consente la verifica delle condizioni del vento nel sito per individuare la possibile fonte odorigena.
• Istituzione, entro il mese di novembre, di un numero verde dedicato che raccolga le segnalazioni dei cittadini e svolga un’opera di informazione e sensibilizzazione. In attesa dell’istituzione del call-center i cittadini potranno contattare la centrale operativa Ama, attiva 24 ore su 24, ai numeri 0651693339/3340/3341.
• Costituzione di un comitato tecnico-scientifico in collaborazione con il IV Municipio.
• Attivazione del servizio di lavaggio dei mezzi adibiti alla raccolta e allo scarico dei rifiuti (in corso aggiudicazione gara per affidamento).
• Igienizzazione e sanificazione con enzimi biologici delle parti meccaniche dei camion compattatori adibite al caricamento dei cassonetti.
Il costo totale degli interventi sarà pari a 1milione 286mila euro.
Per lo stesso impianto Ama ha già realizzato una serie di altri interventi: trasferimento in altre aree del parcheggio dei mezzi addetti al trasporto dei rifiuti; intensificazione della pulizia e del lavaggio quotidiano di strade e piazzali interni alla struttura; interventi di manutenzione straordinaria sulle aree stradali della viabilità interna e realizzazione di solette in cemento armato carrabili per automezzi in sostituzione di quelle esistenti.
E' stato poi potenziato il sito web Ama con schede tecnico-informative sul funzionamento dell’impianto.
L’impianto di selezione e trattamento di via Salaria 981 ha lo scopo di separare la frazione secca dei rifiuti indifferenziati, ad elevato potere calorifico, da quella umida. La frazione secca viene trasformata in “combustibile derivato dai rifiuti” (il cosiddetto CDR, destinato al recupero energetico in impianti di termovalorizzazione), mentre la parte umida viene invece trattata per essere trasformata in “frazione organica stabilizzata” (FOS), un materiale organico igienizzato utilizzato prevalentemente nelle attività di copertura delle discariche.
La struttura ha una capacità di trattamento di 750 tonnellate di rifiuti al giorno, si compone di cinque sezioni, corrispondenti ad altrettante fasi della lavorazione: l’area della ricezione, l’area della selezione e della produzione di CDR, l’area dell’igienizzazione, l’area della raffinazione e l’area della filtrazione dell’aria.
I processi di trasformazione chimico-fisica e biologica che vengono attivati hanno come obiettivo non solo la riduzione del volume e del peso dei rifiuti da inviare allo smaltimento finale, ma anche il recupero dei materiali e dell’energia contenuti negli stessi. Del totale dei rifiuti trattati, il 27/28% diventa CDR, mentre il 20% si trasforma in FOS. Della parte rimanente, circa il 20% è costituito da perdite di processo (vapore acqueo e anidride carbonica), il 15% da scarti di selezione, il 15% da scarti di raffinazione della FOS e l’1-2% da metalli ferrosi.