Cgil: "I fondi per la mobilità sostenibile ci sono, è l'Italia che li spende male"
Antonio Granata, responsabile servizi pubblici locali CGIL: "La UE ha annunciato lo stanziamento di 50 miliardi di euro per trasporto, energia e reti. Il problema è che mentre in Spagna l'indagine sulle esperienze europee di mobilità sostenibile vengono valutate attentamente dal Ministero dell'Ambiente, in Italia i tagli e l'assenza di dialogo ne pregiudica lo sviluppo"
19 October, 2011
“Mobilita' sostenibile: non e' solo questione di finanziamenti", lo ha dichiarato Antonio Granata, responsabile servizi pubblici locali della Cgil nazionale nel suo intervento al convegno di presentazione dei risultati del Progetto finanziato dalla Ue per la mobilità sostenibile dei lavoratori europei cui ha collaborato la Cgil.
"Barroso - ha continuato il sindacalista - ha annunciato lo stanziamento di 50 miliardi di euro per trasporto, energia e reti. Il problema è se i singoli stati sono in grado di spendere bene le risorse stanziate, con interventi che guardano all'ambiente, all'inclusione e all'occupazione. Mentre in Spagna l'indagine sulle esperienze europee di mobilità sostenibile sono oggetto di valutazione nell'ambito del Ministero dell'Ambiente, in Italia i tagli del Governo ai trasporti e l'assenza di dialogo sociale, pregiudica lo sviluppo della mobilità sostenibile e lo sviluppo economico in generale. Anche qui Il Governo italiano ha fatto di tutto per il suo declassamento (leggi agenzie di rating), in un settore dove una mobilità efficiente ha bisogno di un cambio culturale dei vari attori, a partire da quelli principali istituzionali. L'efficacia e l'efficienza di servizi pubblici possono assumere una funzione anticiclica per aiutare il paese ad uscire dalla crisi”.
Ma una mobilità efficiente ha bisogno di interventi da subito ed altri, da programmarsi nel medio lungo periodo. Abbiamo bisogno di un quadro europeo, di politiche nazionali efficaci, una riforma della governace, e interventi territoriali capaci di rispondere ai bisogni reali di mobilita'. “Per questo - aggiunge Oriella Savoldi, responsabile dipartimento ambiente e territorio della Cgil nazionale - siamo impegnati come partner del progetto europeo e la Cgil sosterrà l'azione di contrasto ai cambiamenti climatici approvata dall' Ue (Road Map 2050) e resta attiva perché alle risorse rese disponibili dalla stessa Ue non risponda ancora una volta la distrazione del governo italiano che sta condannando l'italia, alla crisi e all'inquinamento”.