Rifiuti, Consiglio regionale straordinario dà il via libera alla gestione del post-Malagrotta
Una mozione approvata a maggioranza impegna l'assessore Di Paolo ad adottare le iniziative necessarie per l'approvazione in via definitiva il piano di gestione dei rifiuti, ma anche a potenziare impianti di riciclo e porta a porta. Presidio dei manifestanti alla Pisana
19 October, 2011
Mentre fuori i cittadini protestano, il Consiglio regionale dà il via libera con una mozione alle mosse già previste dalla giunta per il post-Malagrotta. Al termine della seduta, è stata infatti approvata una mozione presentata da Franco Fiorito (Pdl), Francesco Carducci Artemisio (Udc) e Mario Brozzi (Lista Polverini). Il documento impegna l'assessore alle Attività produttive e Politiche dei rifiuti, Pietro Di Paolo, ad adottare le iniziative necessarie per l'approvazione in via definitiva il piano di gestione dei rifiuti, così come richiesto dalla Commissione europea. Inoltre a Di Paolo è stato dato indirizzo di promuovere tutte le azioni di diminuzione di impatto ambientale in vista della chiusura della discarica di Malagrotta, di sostenere tutti i comuni del Lazio al fine di raggiungere le percentuali di raccolta differenziata previste per legge attraverso l'estensione del sistema di raccolta porta a porta e, infine, di potenziare e garantire la piena operatività di tutti gli impianti esistenti per la selezione, il riciclo e il compostaggio dei rifiuti. Sono state respinte, sempre a maggioranza, sei mozioni presentate dalle opposizioni.
Il voto è arrivato dopo un lungo dibattito, aperto con una relazione dell'assessore Pietro Di Paolo. In aula è stata presente anche la presidente Renata Polverini. Gran parte della discussione si è incentrata sulla nomina da parte del Governo del prefetto Pecoraro a commissario straordinario per la chiusura di Malagrotta, prevista per dicembre 2011. Di Paolo ha annunciato che il Piano rifiuti, in discussione in commissione Ambiente presieduta da Roberto Carlino (Udc), dovrebbe arrivare in aula per l'approvazione definitiva «entro la fine di quest'anno». L’assessore ha anche assicurato che «sul territorio di Fiumicino non è previsto nessun inceneritore. All'interno del Piano non sono previsti nuovi impianti di incenerimento, perché l'unico punto del documento in cui viene messo in evidenza un deficit di capacità termica è il cosiddetto “scenario di controllo” che, come ho detto in Commissione, è al momento una semplice eventualità». Un'ipotesi che, secondo Di Paolo, "chi fa programmazione ha il dovere di tenere in considerazione, soprattutto nello svolgimento pluriennale del Piano, che sarà in vigore fino al 2017, ma che oggi non è di attualità”. Dai banchi di opposizione si sono levate critiche per la procedura che ha portato al commissariamento e al non aver inserito la scelta dei siti del post-Malagrotta all'interno della proposta di piano rifiuti.
Alcune centinaia di cittadini hanno manifestato da questa mattina alle 12 davanti alla sede del Consiglio, mentre era in corso la seduta straordinaria, e un gruppo di manifestanti ha anche occupato la sala dopo l'approvazione della mozione: «Dopo gli interventi dei Capi Gruppo e dei Consiglieri, la presentazione di più mozioni presentate dalla minoranza tutte respinte eccetto quella presentata dal Pdl a favore dei siti individuati, l’indignazione dei presenti è salita a livelli tali da far arrivare alla decisione di occupare la sala. Alla fine dell’occupazione della sala giunge notizia che l’assessore all’Ambiente Di Paolo si è reso disponibile ad un confronto con il Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio a data da definirsi», spiegano dal coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio.
I comitati hanno protestato contro i siti scelti dalla Regione per la realizzazione della discarica definitiva (Pizzo del Prete, a Fiumicino) e di quelle provvisorie (Quadro Alto, a Riano, e Corcolle, nell'VIII Municipio di Roma), che entreranno in funzione dopo la chiusura di Malagrotta. “Riano non può pagare l'incapacità di Roma”, “Difendiamo la nostra salute”, “Chi avvelena la campagna avvelena anche te” sono alcuni degli slogan scritti sugli striscioni. Presente alla manifestazione anche Legambiente Lazio: «Stiamo seguendo le vertenze di Riano, Corcolle, Fiumicino e Malagrotta. Oggi per noi è importante essere qui: la Regione ha deciso solo dove scavare i buchi, non si capisce su che base siano state fatte queste scelte. Servono piuttosto politiche concrete per la riduzione dei rifiuti e l'aumento della raccolta differenziata», ha commentato il presidente dell'associazione Lorenzo Parlati.