Darsena: 26 milioni di euro per la riqualificazione
Dopo il via libera del TAR, che ha dato ragione al Comune di Milano, è scongiurato il pericolo del parcheggio: l’assessorato all’Ambiente ha stanziato 26 milioni di euro per il recupero dell’area. Comincia ora la discussione per capire cosa farne
24 October, 2011
Il TAR Lombardia ha dato ragione al Comune: nessun parcheggio deturperà la Darsena. Una conclusione che molti si aspettavano, ma che solo ora lascia finalmente liberi gli amministratori di progettare un futuro diverso per l’area, che entrerà a far parte, con i Navigli, di quella che è stata chiamata “la via dell’acqua” dell’Expo.
I soldi ora ci sono: l’assessore ai Lavori Pubblici Lucia Castellano ha presentato il nuovo piano delle opere pubbliche di Milano, annunciando un taglio drastico dei fondi “faraonici” stanziati – solo sulla carta – dalla giunta precedente, per concentrarsi invece su una serie di interventi di utilità sociale.
La Darsena, per fortuna, è tra questi: per la riqualificazione dell’area sono stati stanziati 26 milioni di euro. Ora bisogna capire come usarli. Il futuro della Darsena verrà deciso “in un tavolo tra diversi assessori a cui parteciperà anche la società Expo”, come ha dichiarato Castellano.
Sarebbe opportuno che oltre all’Expo a questo tavolo cercassero di partecipare anche le associazioni ambientaliste, se tengono all’oasi, perché per ora l’unico progetto concreto che ha per le mani il Comune è quello del 2004, di cui potete vedere le tavole in allegato. Un progetto che, oltre a contenere ancora il parcheggio sotterraneo (“che sarà rivisto”, rassicura Castellano), si propone come un “sistema di spazi di relazione”, luoghi resi riconoscibili per l’aggregazione di funzioni urbane e valori ambientali e architettonici, allo scopo di concorrere alla costruzione di quella “qualità urbana” auspicata.
Qualità urbana che nel caso della Darsena si tradurrebbe in un “riordino delle rive della Darsena e realizzazione dell’edificio del mercato”. La Darsena "non sarà lo Stelvio", ma forse ci sono altre strade, fra Le Terre Selvagge e un’aiuola del Lego...