Impianti rinnovabili, in Campania nuove norme per le autorizzazioni
La Regione Campania ha varato un decreto che introduce alcune novità nell'iter di autorizzazione degli impianti a fonti rinnovabili. Il provvedimento, in particolare, indica il ruolo delle diverse autorità locali e precisa che l'autorizzazione unica non comprende il certificato antisismico
02 November, 2011
La regione Campania ha il approvato il decreto dirigenziale n. 516 del 26/10/2011, intitolato "Art. 12 del decreto legislativo 387/2003: autorizzazione alla costruzione e all'esercizio di impianti di produzione di elettricità da fonti rinnovabili. Criteri procedurali" (vedi allegato). Come dice il titolo, il provvedimento recepisce le linee guida nazionali in materia di autorizzazione per gli impianti a fonti rinnovabili, introducendo alcune novità nel panorama normativo regionale. Il particolare, il decreto contiene una nuova tabella indicativa degli enti coinvolti nel procedimento di autorizzazione, con l'indicazione delle relative competenze. La regione, in altri termini, ha specificato i casi in cui le varie autorità (Comuni, Enti parco, Autorità di bacino, Vigili del Fuoco, Comunità montane, etc) sono chiamate a emettere il proprio parere nell'iter di autorizzazione di un impianto per la produzione di energia da fonti “pulite”.
Il provvedimento, inoltre, contiene una misura per favorire il processo di esproprio: da adesso basterà solo il possesso degli immobili per avviare ogni lavoro, solo però se la comunicazione di inizio lavori non è ancora stata recapitata. Novità, infine, anche per quanto riguarda l’autorizzazione antisismica, obbligatoria per diverse categorie di costruzioni strategiche in virtù delle leggi regionali numero 9 del 1983 e 19 del 2009. Il via libera è necessario anche per opere da realizzare in zone che non presentano una pericolosità sismica elevata, e il decreto appena varato dalla Regione dispone che non l’autorizzazione unica non comprende né sostituisce il certificato antisismico.