La Provincia di Roma dice sì a nuovi impianti di riciclaggio
Lo ha annunciato la Rete Zero Waste Lazio, dopo un incontro con l'assessore all'Ambiente della Provincia Michele Civita. Domani manifestazione di decine di associazioni in piazza SS. Apostoli per una gestione più sostenibile dei rifiuti
04 November, 2011
La Provincia di Roma farà la sua parte per la realizzazione di nuovi impianti di riciclaggio. Questa mattina un gruppo di rappresentanti della Rete Zero Waste Lazio ha incontrato l’assessore all’Ambiente Michele Civita e due tecnici della Provincia, e il risultato è positivo: «La Provincia ci ha dato la disponibilità ad avviare l’iter autorizzativo di impianti di riciclaggio nei comuni del territorio, esclusa Roma Capitale, e a finanziarne la partenza, visto che di solito si tratta di project financing. Nel caso in cui invece un privato voglia realizzare autonomamente l’impianto, la Provincia si impegnerà comunque ad accelerare i tempi per le autorizzazioni», spiega Salvatore Pignalosa di Fare Verde Lazio. Un’apertura che, alla vigilia della manifestazione in piazza SS. Apostoli per dire no al piano discariche del commissario Pecoraro e chiedere una gestione più sostenibile dei rifiuti regionali, soddisfa il portavoce della Rete ZW Lazio Massimo Piras: «La Provincia è l’unica istituzione ad aver accolto la nostra richiesta di un incontro».
Nessun riscontro, invece, da parte del prefetto Pecoraro, della Presidente della Regione Polverini e del sindaco di Roma Alemanno, a cui la Rete ZW, in un documento inviato alcuni giorni fa, aveva chiesto un incontro e posto richieste precise.
«Al Prefetto, in qualità di garante del rispetto della legalità e dell’applicazione scrupolosa della legge, chiediamo l’emissione di una ordinanza urgente nei confronti del Sindaco di Roma e della soc. AMA S.p.a che fissi l’impegno certo all’avvio di un Piano straordinario di raccolta differenziata porta a porta spinta ed estesa all’intera città ed alla realizzazione di nuovi impianti di separazione meccanica dei rifiuti urbani differenziati per almeno il 65% del totale R.S.U. attualmente prodotto pari a 1,8 milioni di ton/anno», si legge nel documento. La Rete ZW insiste poi nel chiedere a Pecoraro la realizzazione di «impianti di selezione meccanica del multi materiale stradale pari ad almeno 1 milione di ton/anno, denunciando che attualmente i due impianti in esercizio di Rocca Cencia e Pomezia hanno una capacità di sole 60mila ton/anno pari quindi ad un quinto dello scarso 20% raccolto con il cassonetto multi materiale» e «la previsione urgente di nuovi impianti di separazione meccanica dei rifiuti indifferenziati, che escludano categoricamente la produzione di C.D.R».
Alla Presidente Polverini, si domanda «di aprire un confronto preventivo sull’iter della proposta di legge n. 241/2011 (legge di iniziativa popolare sul ciclo rifiuti regionale) oggi in fase di iscrizione all’odg dell’aula consiliare dopo oltre 18 mesi dal deposito delle dodicimila firma raccolte a cura dell’associazione Non Bruciamoci il Futuro». Proposta che prevede l’estensione del porta a porta in tutto il Lazio, la rottura del monopolio del gruppo Cerroni, inserendo la norma che l’azienda chi si occupa di smaltimento non possa occuparsi di raccolta/ riciclo e viceversa, l’esclusione dell’incenerimento e la proprietà pubblica dei siti di smaltimento. Alla governatrice si chiede anche «la modifica dell’adottato Piano rifiuti regionale in cui le previsioni dell’obiettivo di raccolta differenziata al 65% siano confortate dai dati».
«Al Sindaco di Roma – si legge nel documento – chiediamo pertanto l’impegno a varare in Consiglio comunale un Piano straordinario che impegni la soc. AMA s.p.a. all’avvio di concrete politiche di riduzione/riuso ed all’avvio di una urgente ed estesa campagna straordinaria di raccolta porta a porta spinta che fissi tempi certi, il rispetto dell’obiettivo di legge del 65% al 31/12/2012 e la realizzazione dell’impiantistica dedicata».
Insieme alla Rete Zero Waste Lazio, composta da una trentina di associazioni, domani alle 10 saranno in piazza SS. Apostoli il portavoce della Rete nazionale Rifiuti Zero e diverse delegazioni regionali, i sindaci di dodici Comuni laziali (Ladispoli, Cerveteri, Anquillara, Bracciano, Tevignano, Oriolo Romano, Corchiano, Manziana, Bassano, Gallicano, Rignano Flaminio, Capranica), e i rappresentanti di molte altre associazioni che hanno aderito alla protesta, tra cui Legambiente Lazio e Fare Verde Lazio.