Milano, il nuovo provvedimento anti smog: i commenti del giorno dopo
Milano: le misure anti smog decise dal tavolo provinciale in sostituzione della seconda parte dell’ordinanza comunale revocata fanno discutere. Segue una raccolta di pareri e commenti
29 November, 2011
Marcello Raimondi, Assessore regionale all’Ambiente
"Da tempo abbiamo messo in campo politiche strutturali condivise di volta in volta con i Comuni. Sono le più severe in Italia e tra le più rigide in Europa. Questo è il metodo che ci ha permesso di abbandonare provvedimenti emergenziali. Se i Comuni intendono introdurre comunque limitazioni ulteriori lo possono fare , va però detto che il blocco dei Diesel Euro 3 darebbe un apporto non rilevante al rientro nei parametri richiesti dall'Unione europea. La Regione, ogni volta che ha introdotto un qualsiasi divieto, "lo ha annunciato con più di un anno di anticipo per consentire ai cittadini di adeguarsi e organizzarsi per tempo.
Cristina Stancari, Assessore provinciale all’Ambiente
"L’incontro con i sindaci del territorio dimostra che è possibile giungere a soluzioni concrete ed efficaci attraverso la concertazione. Abbiamo inaugurato una nuova modalità: quella delle scelte condivise da realizzare assieme".
Pierfrancesco Maran, Assessore comunale all'Ambiente
"Sarebbe stato auspicabile un aiuto maggiore da parte della Regione per coinvolgere anche le altre province".
Fabrizio Ravelli, La Repubblica
“Dopo il blocco del traffico in centro, annullato in extremis con la giunta che sconfessa una decisione già presa, si può anche pensare che abbia trionfato il realismo. Oppositori e commercianti brindano, e si ricomincia da una difficile trattativa con i comuni dell´hinterland. Ma, al netto di una pessima organizzazione del blocco, messa in crisi dal tardivo allarme di Atm e vigilanza urbana sull´insufficienza dei mezzi, sarebbe il caso di ricordare che in questo campo il realismo non basta. Ovvio che, in questa battaglia per salvare i polmoni dei milanesi, servono programmazione sui tempi lunghi, coordinamento, nervi saldi di fronte alle inevitabili proteste.
Ma il messaggio da trasmettere è un altro, ed è ben più radicale di qualche misura dagli esiti insufficienti. Se la politica è mediazione di interessi, che lo sia a partire da una verità lampante: il traffico automobilistico sta distruggendo Milano. Non solo i nostri polmoni, ma anche la socialità e la convivenza. E non c´è libertà di spostamento (di merci, soprattutto) che possa pesare più del diritto alla salute e alla vita di relazione. Si deve programmare, sapendo che serviranno anni, se non decenni, per raggiungere l´obiettivo. Ma tenendo bene in mente che è indispensabile avere coraggio, e osare di più”. - da La Repubblica del 29.11.2011
Gianni Santucci, Il Corriere
Provvedimenti parziali e inefficaci, così le polveri continuano a correre: sembra il divieto più grottesco tra quelli stabiliti ieri dalla triangolazione Milano-Provincia-sindaci dell'hinterland. Il pacchetto di nuove regole partorito dopo la frettolosa revoca della chiusura del centro pone due problemi. Uno per i cittadini: che efficacia hanno le misure d'emergenza annunciate lunedì? E uno per la giunta Pisapia: quanto si sta incrinando il consenso verso l'amministrazione in un'estesa porzione della società civile che ha sostenuto il sindaco proprio sui temi ambientali?
(Leggi l'articolo completo a questo link).
Guido Viale, economista
"Gli Euro 3 come tutti i diesel sono inquinanti, ma non credo si possano avere risultati solo con questa misura. L'unica cosa che potrebbe fare la giunta sarebbe convocare le diverse categorie, dai commercianti agli artigiani, dai pendolari ai medici, e concordare con loro misure che consentano di muoversi esercitando le rispettive professioni limitando però il più possibile la circolazione".
Marco Donzelli, Codacons
"Bene, ma non può che essere solo l’inizio. Avevamo chiesto che al tavolo di oggi si decidesse qualunque cosa purché si cominciasse ad intervenire. Meglio questo, dunque, del nulla cosmico, ma il no alle targhe alterne è una pugnalata alla schiena per chi è ammalato di patologie respiratorie”.
Damiano Di Simine, Legambiente Lombardia
"Dopo il default del piano d'emergenza di Milano, ormai è chiaro che le misure emergenziali sono diventate il passatempo per movimentare le monotone giornate nebbiose degli inverni padani".
Simonpaolo Buongiardino, Confcommercio
“Iniziamo subito ad impostare la strategia per l’inverno 2012. Basta improvvisazioni”.
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