Clini sui rifiuti di Napoli: “Il termovalorizzatore serve”
In una intervista al Mattino, il ministro dell'Ambiente fresco di nomina interviene sulla questione dell'immondizia napoletana, dichiarando che la raccolta differenziata è un punto di partenza fondamentale, ma occorre anche costruire gli impianti di trattamento necessari. Compreso il termovalorizzatore
30 November, 2011
“Dobbiamo adottare un piano che superi le difficoltà e le obiezioni della commissione, occorre muoversi secondo i criteri europei che sono ormai stabiliti da tempo: bisogna partire dal recupero e dal riciclaggio senza rinunciare allo smaltimento, preferibilmente in impianti tecnologici con recupero di energia lasciando una parte marginale alle discariche. Insomma, il termovalorizzatore serve”. Così il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini (foto Ansa), in una intervista al Mattino, interviene sulla questione dei rifiuti in Campania. Per il neo-ministro occorre cominciare dalla differenziata (“All'Europa dobbiamo spiegare come viene gestita, come avviene il recupero dei materiali”), ma per chiudere il ciclo dei rifiuti raccoglierli correttamente non è sufficiente.
“Sappiamo, come dimostra l'esperienza delle altre regioni italiane e dei Paesi europei, che gli impianti servono comunque – dichiara - Vanno adottate soluzioni tecnologiche senza pregiudizi e barriere ideologiche. Bisogna inoltre considerare che anche gli impianti di recupero energetico sono un elemento che può diventare marginale se fai il 70% di differenziata”. Napoli, in altri termini, non può fare al meno di un termovalorizzatore, almeno per il momento. Eppure la Giunta comunale ha più volte ribadito di non volere che nell'aria orientale della città venga costruito un inceneritore, per il quale tra l'altro, il bando di gara per l'affidamento dei lavori è andato deserto già due volte.
Le parole di Clini per l'amministrazione partenopea, comunque, sono di apprezzamento. ''Condivido la direzione di marcia del sindaco Luigi de Magistris e dell'assessore regionale Giovanni Romano: la differenziata va organizzata, richiede un sistema che favorisca il recupero e il riciclo - conclude - Il vetro, la plastica non devono finire in discarica, ma non bisogna mai dimenticare che la differenziata va inserita in un ciclo industriale di gestione dei rifiuti”. La differenziata, quindi, resta un punto di partenza fondamentale. “Se funziona la raccolta separata dei materiali il problema dei rifiuti è gestibile perché il numero degli impianti necessari diventa inferiore”.