Torino, bike-sharing ad ostacoli: bando di nuovo deserto
Sotto la Mole per la seconda volta nessuna azienda si presenta al bando per la gestione delle biciclette condivise. La crisi economica e del settore pubblicitario le cause principali. L'assessorato non molla: "Cercheremo nuove strade, la città vuole questo servizio". Tra le ipotesi la trattativa privata e un coinvolgimento di Gtt
12 February, 2009
Questa volta è colpa della crisi economica. Il bando per la gestione del bike-sharing torinese è andato deserto un'altra volta. Se a maggio i papabili gestori del servizio di biciclette condivise reputarono il bando troppo poco appetibile in quanto lo spazio concesso alla pubblicità era limitato a 2 metri quadri per stazione (passati a 12 in quest'ultimo bando), oggi, con un quadro economico dalle tinte fosche e un mercato pubblicitario alle strette, nessuna azienda si è arrischiata puntando sul servizio.
Non più quindi una questione di "forma" del bando ma di congiuntura economica sfavorevole. A confermarlo Clear Channel, che gestisce le bici condivise a Milano e che sembrava interessata a proporsi anche sulla piazza di Torino: "C’è un calo generalizzato e le aziende non si impegnano in questo momento in investimenti a rischio; oggi non avremmo partecipato nemmeno al bando di Milano".
Il bike-sharing rimane però nell'agenda dell'assessorato diretto da Domenico Mangone. A confermarcelo Gabriella Bianciardi: "La città vuole questo servizio e l'assessorato si attiverà per cercare strade nuove". Tra le ipotesi quella della trattativa privata con le aziende, ma si vocifera anche di un possibile coinvolgimento di Gtt.