Riceviamo e pubblichiamo: "Il progetto "Poliba Elements" dimentica la mobilità sostenibile"
Per Raffaele Sforza, esperto di mobilità sostenibile il progetto "Poliba Elements" ha "dimenticato" la mobilità sostenibile non avendo predisposto un Piano degli spostamenti". Le auto che spariranno dai viali del Campus saranno parcheggiate nei futuri parcheggi interrati di Via Orabona e nella nuova zona dell'ex Scianatico
09 December, 2011
E' sicuramente meritevole di apprezzamento il progetto "Poliba Elements", redatto da docenti e studenti del Politecnico di Bari per la ristrutturazione e riqualificazione degli spazi interni al Campus di Bari. Tra gli interventi previsti: bar-mensa, sportelli informativi, librerie, negozi legati alla didattica; rifacimento della pavimentazione ai primi due piani, della viabilità interna e del verde. Su richiesta degli studenti anche la realizzazione di una zona per il riciclaggio delle apparecchiature elettroniche usate e di fontanine di acqua potabile all'ingresso di via re David. Previsti inoltre collegamenti con le nuove aree acquisite alla struttura del campus come le ex acciaierie Scianatico. In programma anche la costruzione di un "college" da 1.500 posti letto a Mungivacca.
Tra le altre novità, le auto spariranno dai viali del Campus. Ma non andranno via definitivamente per effetto di un piano di mobilità alternativa. Semplicemente troveranno posto comodamente e, immaginiamo anche gratuitamente, nei nuovi parcheggi interrati di Via Orabona e nella nuova zona dell'ex Scianatico. Considerato poi che anche il college di Mungivacca sarà munito di parcheggi, si presume che non solo gli spostamenti tra i due poli avverranno prioritariamente in auto ma che tutta la struttura universitaria si confermerà come grande attrattore di traffico urbano ed extraurbano con pesanti ricadute sull’intera viabilità. In barba ai decreti del Ministero dell’Ambiente, mai abrogati, del 1998 e del 2000, che prevedono a carico di aziende private e di enti pubblici, così come di grandi attrattori di traffico pur occasionali, l’adozione e l’attuazione dei Piani degli spostamenti casa-luoghi di studio e di lavoro.
Ma come, proprio il Politecnico di Bari che forma da anni intere generazioni di architetti, pianificatori, ingegneri ignora la mobilità sostenibile e crea parcheggi a go-go che, specie se gratuiti, sono da sempre la negazione delle politiche di mobility management? Stiamo parlando di un Politecnico che, a vario titolo, partecipa attivamente all’attività di pianificazione urbanistico-territoriale-paesaggistica e trasportistica della nostra realtà pugliese! Cosa apprenderanno gli studenti, da questa esperienza? Se questa è la filosofia, poi non dobbiamo meravigliarci se i vari piani di cui proprio in questi giorni parlano i giornali (ex Rossani, Carbonara, ecc.) abbiano una unica visione: edifici, parcheggi e nulla più. Né reti di trasporto pubblico locale, né ciclopedonale.
Il progetto “Poliba Elements”, potrebbe ancora rappresentare l’opportunità per il Politecnico di darsi un Piano degli spostamenti (di studenti e personale docente e non docente) istituendo tra l’altro l’Ufficio del Mobility Manager aziendale. Gli stessi studenti potrebbero essere coinvolti attivamente se fossero organizzate iniziative formative di settore, anche con l’ausilio di esperti esteri, entrare in progetti europei e crearsi nuovi sbocchi occupazionali. Il futuro è in quella direzione, visto anche il costo della benzina alle stelle.
Lello Sforza
Esperto di mobilità sostenibile