Rincari del trasporto pubblico, le città a confronto: cosa succede a Milano, Torino, Roma e Napoli
Nell’ultimo anno le quattro più grandi città italiane hanno riorganizzato il sistema tariffario del trasporto pubblico locale (già in vigore a Napoli e Milano, in attesa di approvazione definitiva a Roma e Torino). I rincari hanno interessato la quasi totalità dei biglietti, ma con modalità molto diverse. Vediamo come
14 December, 2011
Milano, Torino, Roma e Napoli: nell’ultimo anno le quattro più grandi città italiane hanno riorganizzato il sistema tariffario del trasporto pubblico locale, con aumenti sulla quasi totalità dei biglietti. Le nuove tariffe a Napoli sono entrate in vigore già ad aprile 2011, a Milano a settembre, mentre Torino e Roma partiranno nel 2012, rispettivamente a febbraio e giugno. Le tariffe sono aumentate in tutte e quattro le città, ma con modalità molto diverse fra loro. Vediamole insieme.
Il Biglietto singolo
Nelle intenzioni delle amministrazioni comunali i rincari dovrebbero interessare più che altro i passeggeri occasionali, e non gravare troppo su chi invece sceglie di muoversi abitualmente con i mezzi pubblici. E infatti il biglietto singolo è aumentato del 50% a Milano, Torino e Roma, che passano tutte da 1 euro a 1,50 euro, mentre l’aumento resta decisamente contenuto (appena il 9%) a Napoli, che passa da 1,10 a 1,20 euro. (La validità per ciascuno di questi biglietti è di 90 minuti).
Il Biglietto Giornaliero
Lo stesso meccanismo vale per il giornaliero, che vale 24 ore: rincaro del 43% a Torino (da 3,5 a 5 euro), del 50% a Milano e Roma (rispettivamente da 3 a 4,5 euro e da 4 a 6 euro). Decisamente sotto la media Napoli, che aumenta del 16%: da 3,10 a 3,60 euro.
Il Biglietto Settimanale
Il settimanale invece è una formula interpretata in modi molto diversi: napoli non la prevede nemmeno. Torino e Milano sì, a prezzi relativamente contenuti (si è passati da 9,5 a 12 euro a Torino e da 9 a 11,3 euro a Milano), mentre Roma salterà dai 16 attuali a 21 euro. Praticamente è come se un settimanale costasse quanto 14 biglietti singoli, contro i 7,5 di Milano e gli 8 di Torino.
Il Biglietto Mensile
Passiamo al mensile: Milano resta invariato, così come l’annuale, proprio per favorire la fidelizzazione dei passeggeri. Leggero aumento per Roma, che passa da 30 a 35 euro, e per Napoli, da 36,7 a 40 euro, il prezzo più elevato. Rincaro di circa il 19% per Torino: da 32 a 38 euro. Dunque un mensile a Milano costa quanto 20 biglietti singoli, a Roma 23, a Torino 25, a Napoli 33.
Il Biglietto Annuale
Con le nuove tariffe l’abbonamento annuale standard più caro è quello di Torino: quello personale (che consente di viaggiare al solo intestatario) costerà 330 euro, ciò che prima si pagava per l’impersonale (utilizzabile da chiunque), che viene abolito. L’aumento è stato del 14%. Milano non ha ritoccato nulla (fermo a 300 euro), mentre Roma passa da 230 a 280 euro e Napoli da 251,5 a 276,6 euro.
Biglietti speciali:
Le riforme tariffarie hanno portato anche qualche novità: a Torino vengono introdotti per la prima volta biglietti validi per 2 e 3 giorni (numero di corse illimitate, prezzo rispettivamente 7,5 e 10 euro) e il biglietto BIG: un biglietto semplice che però dura 30 minuti in più (120) e soprattutto consente di scendere e salire dalla metro a piacimento, indipendentemente dal numero di corse. Napoli introduce il giornaliero del weekend, che costa 3 euro.