Rinnovabili, collaborazione Facebook-Greenpeace per sviluppare l'energia verde
L'associazione ambientalista annuncia una collaborazione Facebook per convertire il popolare social network all'energia pulita. La collaborazione punta anche a convincere le altre aziende dell'IT a fare altrettanto
16 December, 2011
Il sociale network più popolare del mondo si converte alla sostenibilità. Facebook, infatti, ha avviato una collaborazione con Greenpeace per promuovere le energie rinnovabili, incoraggiare le grandi aziende che erogano energia a puntare sulle fonti pulite e sviluppare programmi che consentiranno agli utenti del social network di risparmiare elettricità e di coinvolgere le community in scelte a favore dell'energia verde.
L'intesa è stata siglata nell'ambito della campagna di Greenpeace "Unfriend Coal": in due anni 700 mila persone hanno chiesto a Facebook di alimentare i suoi data center con energia pulita e non con il carbone. "Greenpeace e Facebook lavoreranno da oggi insieme per convincere i principali produttori di energia ad abbandonare il carbone e a investire sulle rinnovabili. - annuncia Tzeporah Berman, co-direttrice della campagna Energia e Clima di Greenpeace International - Solo perseguendo la strada delle energie pulite sarà possibile lottare contro i cambiamenti climatici, rafforzare l'economia e tutelare la salute dei cittadini".
L'obiettivo di Facebook è di alimentare le sue attività, inclusi i data center, con energia pulita. "Facebook - afferma Marcy Scott Lynn del Facebook's sustainability program - guarda lontano, a un giorno in cui le fonti energetiche primarie saranno pulite e rinnovabili, e stiamo lavorando con Greenpeace e con altri per far sì che quel giorno sia sempre più vicino. Da oggi, la nostra politica sulla localizzazione dei data center favorirà l'accesso alle fonti rinnovabili e con Greenpeace metteremo la forza del nostro network al servizio del pianeta".
"L'impegno di Facebook rilancia la sfida alle altre aziende dell'IT e del cloud computing come Apple, IBM, Microsoft e Twitter - ricorda Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia - Abbiamo dimostrato che le persone, in ogni parte del mondo, vogliono che i social network, e più in generale la Rete, siano alimentati da fonti pulite e non dal carbone. Greenpeace continuerà a misurare, investigare e fare campagne sui progressi del settore verso il 'green cloud computing'". (Fonte: Ansa)