Smog: a Milano durante i blocchi del traffico PM10 meno tossico del 33%
Pubblichiamo i dati di uno studio condotto a Milano dall'8 al 12 dicembre dal laboratorio SIMG sugli effetti dei blocchi del traffico. Anche quando non diminuisce in microgrammi il PM10 la sua componente più tossica, il black carbon, diminuisce sensibilmente
22 December, 2011
"Nel 2012 l'Unione Europea adotterà il black carbon come nuovo indicatore per la qualità dell'aria nelle nostre città, come già avviene negli Stati Uniti". E' questa la convinzione del Dott. Giovanni Invernizzi del Laboratorio di Ricerca Ambientale SIMG (Società Italiana di Medicina Generale) che ha appena concluso, in occasione delle recenti limitazioni al traffico milanesi, un nuovo studio sulla qualità del particolato respirato durante i blocchi del traffico. Già, perchè il "black carbon" è quella componente di PM10 più insidiosa che le misurazioni solitamente quantitative del particolato si dimenticano di analizzare. Si tratta di polveri più piccole di 0,1 micron in grado di insinuarsi facilmente in bronchi e polmoni e più suscettibili alle variazioni del traffico: "appena il traffico cessa -spiega Invernizzi- il black carbon scende, ma le particelle ricominciano a salire appena si conclude il blocco".
"Abbiamo analizzato -prosegue il ricercatore della SIMG facendo riferimento ai dati dello studio condotto a Milano da giovedì 8 a lunedì 12 dicembre- l'impatto del blocco del traffico sul contenuto percentuale di black carbon nel PM10 e abbiamo scoperto che la sua presenza si è ridotta del 33% durante le ore di blocco, mentre non si sono registrate differenze nelle concentrazioni del PM10, che anzi,a causa delle condizioni metereologiche, sono risultate anche superiori nelle giornate in cui la circolazione era limitata".
Insomma, non è automatico che il PM10 scenda durante i blocchi del traffico, ma la sua componente più tossica, il black carbon, sì, e in modo significativo.
"I blocchi del traffico -sottolinea il dottor Invernizzi- non sono interventi strutturali ma portano ad un beneficio temporaneo per la salute: una tregua importante soprattutto per i soggetti più deboli come bambini asmatici, persone cardiopatiche o con problemi respiratori che possono finalmente uscire di casa con minori rischi".