Torino. Continua l’occupazione del grattacielo di Intesa San Paolo
I tre ferrovieri licenziati a dicembre rimangono “accampati” a 50 metri d’altezza, supportati da un piccolo presidio di colleghi che li segue dalla strada a ridosso del cantiere. In serata Trenitalia emette un comunicato in cui dice che si impegnerà al reinserimento di tutti i lavoratori nei prossimi due anni
23 December, 2011
I ferrovieri ex Wagon Lits che da mercoledì sera occupano il grattacielo in costruzione di Intesa San Paolo non mollano. Dopo una notte passata al freddo a 50 metri d’altezza, i tre lavoratori in lotta contro la soppressione dei treni notturni che di fatto ha decretato il loro licenziamento, si apprestano a passare anche quella di oggi, giovedì 22 dicembre, nelle medesime condizioni. A terra, fuori dal cantiere del grattacielo, un presidio approntato dai loro colleghi fin dai primi minuti dell’occupazione, li supporta con tenacia.
Su una delle due entrate principali del cantiere, lungo il muro di metallo, è stato appeso uno striscione che replica esattamente quello che i tre lavoratori hanno appeso sul balconcino del piano in costruzione su cui si sono sistemati: 800 licenziati treni notte, Trenitalia e Governo assenti. Davanti ad esso un piccolo gruppo di una decina di persone chiacchiera intorno ad un falò di fortuna. Sono tutti ex dipendenti Wagon Lits; qualcuno ha passato lì la notte, qualcun altro è arrivato da poco, accompagnato da mogli e compagne. Arrigo, 36 anni, uno dei due che mentre i suoi tre colleghi salivano ad occupare il grattacielo si è fermato sulla strada a fare presidio, racconta che è stato licenziato come tutti gli altri l’11 dicembre scorso dopo sei anni di lavoro, iniziati in concomitanza della nascita di suo figlio. Dice che gli operai del cantiere questa mattina hanno offerto caffè e biscotti ai suoi colleghi “accampati” ed espresso delle parole di solidarietà. Il cantiere, infatti, è visibilmente attivo; nonostante questa notte si parlasse di un blocco molto probabile, i lavori non si sono fermati. Un’occupazione “disciplinata” si potrebbe dire. Intorno alle undici vanno a buon fine le trattative per portare cibo e bevande calde agli occupanti; l’incaricato, previo accordo con la Digos, è il consigliere Michele Scurto di Sel, che sembra riesca a far avere loro anche un riduttore per la corrente elettrica. Intorno alle 12 e 15 arriva al presidio l’Assessore ai Trasporti del Comune di Torino Lubatti, che incontra i lavoratori licenziati a nome di tutta l’amministrazione. Consegna a tutti i presenti una copia delle mozione approvata lunedì scorso, in cui il Sindaco di Torino Piero Fassino e il sindaco di Milano Giuliano Pisapia si rivolgono all’amministratore di Trenitalia Mauro Moretti, chiedendo di “considerare tutte le possibili soluzioni” per mantenere i treni notturni la cui soppressione oltre ad eliminare un “servizio importante per i cittadini delle nostre città”, ha lasciato tanti lavoratori “senza una prospettiva occupazionale”.
Dopo un pomeriggio tranquillo, durante il quale l’onorevole del Pd Stefano Esposito è salito sul grattacielo per convincere i lavoratori a scendere, inizia a diffondersi la notizia di un tavolo straordinario a Roma tra Trenitalia e sindacati per discutere della situazione treni notturni e del reintegro del personale licenziato. Intorno alle 18 e 30 arriva la notizia che è saltato tutto. Gianni, 26 anni di servizio come conduttore della ex Wagon Lits, è totalmente sfiduciato: “Se addirittura richiamano delle persone licenziate insieme a noi per farle lavorare senza contratto, significa che la situazione è veramente grave “. Si riferisce a quei 240 lavoratori che starebbero lavorando sui treni di Bari, Roma e Napoli senza aver firmato alcun contratto, senza numero di matricola e dunque senza alcun tipo di tutela, se non quella della polizia ferroviaria che si dice li scorti a lavoro per paura di rappresaglie. Mentre si cerca di approfondire la questione, intorno alle 20 e 30 Trenitalia emette un comunicato ufficiale, in cui dice che “si assume fin d’ora l’impegno di garantire, entro i prossimi 24 mesi, la progressiva ricollocazione – mediante l’appalto di attività – a tutti coloro che non hanno ancora trovato occupazione nella prosecuzione dei precedenti appalti relativi ai servizi notte”.
Vedremo gli sviluppi della vicenda.
Ecco il testo integrale del comunicato di Trenitalia:
http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=109826