Pechino, la nube di smog ferma i voli ma per le autorità locali “The air is good”
Visibilità ridotta a 200 metri e Pm 2,5 7 volte oltre la media. Mentre l’aeroporto di Pechino era costretto a cancellare centinaia di voli a causa delle polveri inquinanti, il Beijing Municipal Environmental Monitoring Center valutava “good” lo stato dell’aria. Entro fine mese però, per la prima volta i dati sugli inquinanti saranno disponibili al pubblico
11 January, 2012
Nel 2009 il Ministero degli Affari Esteri cineserichiese ufficialmente all’ambasciata statunitense di smetterla di misurare l’inquinamento atmosferico a Pechino, e soprattutto di diffondere i dati tra la popolazione. Ufficialmente perché i dati americani non corrispondevano a quelli rilevati dai centri di monitoraggio locali – che comunque non erano di dominio pubblico - e rischiavano di alimentare confusione e conseguenze sociali indesiderabili. L'ambasciata però non accolse l'invito e continuò a diffondere bollettini giornalieri.
Oggi il problema si ripresenta: negare la gravità della situazione dell’aria di Pechino è impossibile: nella giornata del 10 genaio sono stati cancellati oltre 150 voli aerei perché la quantità di smog era tale da limitare la visibilità a 200 metri in alcune zone della metropoli. Solo pochi giorni prima le autorità cinesi avevano promesso che entro la fine del mese Pechino sarebbe stata la prima città di tutto il Paese a fornire i dati sulla qualità dell’aria, e in particolare quelli relativi al Pm 2.5, di gran lunga più allarmanti, e già diffusi via twitter dall’ambasciata americana.
Fino ad ora infatti l’unico parametro considerato dai centri di monitoraggio locali sarebbe stato il Pm10, ma anche così è davvero difficile capire come una nube di smog capace di far chiudere un aeroporto potesse rientrare nei limiti: il sito del Beijing Municipal Environmental Monitoring Center riportava infatti la dicitura “good”, nelle stesse ore in cui agli aerei veniva impedito di decollare. E infatti l’ambasciata statunitense indicava valori 7 volte oltre la media. (L’ultimo dato disponibile è 154 mgc/m3, contro i 20 mgc/m3 di valore medio).
Al di là dell’emergenza degli ultimi giorni, che l’aria di Pechino sia fra le meno respirabili del pianeta non è una novità: la media annuale del pm10 riportata dalla World Health Organization è di 121 mcg/m3: al 47° posto su una classifica di 1083 città. Solo nel 2010 a Pechino sono state bruciate 27.000.000 di tonnellate di carbone, e ogni giorno nella metropoli “circolano” circa 5 milioni di automobili, nella maggior parte dei casi veicoli di vecchia data, altamente inquinanti.