Il blocco del traffico del giovedì: a Forlì è totale? Intervista all'assessore Bellini
Forlì è l’unico capoluogo dell’Emilia Romagna che applica il blocco totale di giovedì, mentre gli altri hanno scelto di limitarlo fino agli Euro 3. L’assessore all’Ambiente Alberto Bellini ci spiega perché "in realtà questo non è un blocco ma una rimodellazione della viabilità cittadina”
12 January, 2012
Assessore, Forlì è l’unico capoluogo dell’Emilia Romagna che applica il blocco totale di giovedì, mentre gli altri hanno scelto di limitarlo fino agli Euro 3. Come mai?
Il nostro non è un blocco, ma una rimodellazione della viabilità: tre anni fa, quando sottoscrivemmo l’Accordo Regionale sulla Qualità del’Aria, concordammo una variazione importante: la possibilità di fermare la circolazione di tutte le auto, ma solo in una zona limitata della città, sostanzialmente il centro storico, un’area di circa 1 km per 700 metri. Abbiamo voluto creare dei percorsi alternativi, dei corridoi all’interno dell’area protetta che permettono di raggiungere i parcheggi. A questo provvedimento abbiamo affiancato delle navette gratuite, che circolando di giovedì e di sabato. Per noi era importante creare una piccola “rivoluzione” della mobilità piuttosto che bloccare determinate categorie di auto: una scelta che personalmente non ritengo efficace. Ciò che ha dichiarato il Ministro Clini noi lo diciamo da tre anni: ciò che serve sono i provvedimenti strutturali.Bloccare le auto fino agli Euro 3 ha senso fino a un certo punto, perché più della metà delle polveri inquiananti non derivano dal tubo di scappamento ma dal sollevamento causato dal passaggio delle automobili, anche di quelle più ecologiche. Dunque l’unico modo per evitarle è il blocco totale.
Ma chiudere il traffico nel centro storico e lasciar circolare le auto nel resto della città non è ugualmente poco utile?
Confermo: e infatti abbiamo bisogno di investire sul trasporto pubblico e su misure che cambino davvero lamobilità di una città, non bastano i blocchi. Per questo speriamo che le promesse fatte dal Ministero abbiano seguito: c’è bisogno di fondi per incrementare i servizi pubblici.
Le navette gratuite sono state apprezzate?
Sarò sincero: l’utilizzazione è ancora bassa. Ma questi sono cambiamenti culturali che richiedono tempo: tre anni fa quando introducemmo il provvedimento ci massacrarono, poi man mano i cittadini si abituano e cominciano ad apprezzare la scelta. Anche perché in una giornata bella come oggi vi garantisco che camminare per il centro senza auto è davvero una meraviglia.