Smog alle stelle, via ai minidivieti, blocchi solo in 33 Comuni su 134
da La Repubblica del 21.01.2012
22 January, 2012
Scatta lunedì il piano provinciale: fermi i diesel Euro 3. Disagi ai pendolari sulla linea Gialla
Area C chiude la prima settimana confermando il taglio del 40% sulle auto entrate in centro
di ILARIA CARRA
Scatta l’alleanza del Comune con la Provincia per contenere lo smog. Da lunedì via ai nuovi divieti a Milano e in 32 (su 134) Comuni dell’hinterland: blocco dei diesel Euro 3 a fasce orarie differenziate (8.3018 i privati, 7.3010 i mezzi commerciali), stretta sui riscaldamenti con un grado in meno delle caldaie e l’invito ai negozianti a tenere chiuse le porte.
SPECIALE La guida al nuovo ticket IL DOSSIER Chi paga Come si paga I residenti Le deroghe I mezzi pubblici
I mezzi alternativi
Un protocollo, piuttosto blando, che entra in vigore proprio quando i livelli di Pm10 sono in forte crescita: in città e in provincia sono dieci i giorni consecutivi di sforamento della soglia consentita di 50 microgrammi, a Milano 15 in tutto da inizio anno (già quasi la metà del bonus concesso dall’Europa). Le centraline cittadine, giovedì, hanno registrato il triplo del valore consentito con il picco al Verziere, 171. Di più: l’aria milanese, stando all’indagine di Legambiente, si conferma la peggiore della Lombardia — la regione più avvelenata d’Italia — e la seconda dopo Torino nella classifica nazionale.
Sono otto i capoluoghi lombardi che si posizionano tra i primi 16 posti della classifica nazionale del dossier 'Mal’aria' sull’inquinamento atmosferico. Da lunedì, allora, via al nuovo protocollo provinciale a cui il Comune ha aderito ieri. «Un primo passo importante nella lotta all’inquinamento su scala metropolitana», assicura l’assessore provinciale all’Ambiente, Cristina Stancari.
Così, al quarto giorno di Area C, lo smog non accenna a diminuire. Scende invece il traffico: anche ieri mattina, dalle 7.30 alle 12, le telecamere hanno registrato circa 32mila ingressi di veicoli nella Ztl, cioè 19.400 in meno rispetto alla stessa fascia oraria della settimana scorsa. Una riduzione di auto del 38 per cento verso il centro. E traffico regolare fuori dalla Cerchia dei Bastioni: «Sostanziale assenza di nuove criticità», assicura un test sul campo di Amat, l’Agenzia per la mobilità del Comune.
Tre giri a bordo di un’auto elettrica fuori dalla Cerchia dei Bastioni a verificare eventuali code e tempi di smaltimento. Il primo alle 7.15 è stato compiuto in 27 minuti, il secondo tra le 8 e le 8.30 ha incontrato come punti più critici Ariosto-Conciliazione, Beatrice d’Este-Filippetti, viale Regina Margherita, Porta Venezia e da viale Elvezia a Lega Lombarda. Mentre nel terzo giro, tra le 8.30 e le 9, a intralciare sono stati soprattutto i cantieri di Porta Nuova.
Nulla di nuovo rispetto a prima, dice in pratica Amat. Ma, ancora ieri, qualche disagio c’è stato sui mezzi pubblici. Soprattutto a causa di un tentato suicidio, alle 7.30 a Porta Romana, sulla linea 3: il macchinista è riuscito a frenare in tempo, ma la linea è rimasta interrotta tra Centrale e Lodi per mezz’ora, con navette a collegare le due fermate. Più tardi sempre la linea Gialla ha avuto ancora qualche problema, probabilmente per un guasto: intorno a mezzogiorno, per viaggiare verso il centro, si sono raggiunti i venticinque minuti di attesa.
Su Area C il Comune ribadisce: «Noi stiamo facendo la nostra parte — dice l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran — speriamo che facciano lo stesso anche gli altri». Ma è proprio all’appello antitraffico e antismog lanciato nei giorni scorsi dal sindaco Pisapia che il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, chiude la porta: «Se l’Area C non dà i risultati sperati non è certamente colpa della Regione: non è vero che non stiamo facendo nulla, al contrario siamo quelli che dal 1997 conduciamo questa battaglia».