Da Napoli a Foggia. Arriva Raphael Rossi per fronteggiare l'emergenza rifiuti foggiana
L'ex presidente Asìa fortemente voluto del presidente della Regione, Nichi Vendola. Tra le difficoltà da affrontare, le basse percentuali di raccolta differenziata, la dichiarazione dello stato di insolvenza dell’azienza municipalizzata Amica. Rossi: “Venendo dalla città di Napoli, dico che la situazione è seria ma è totalmente affrontabile”
23 January, 2012
Il sindaco Gianni Mongelli ha deciso di avvalersi della collaborazione di Raphael Rossi, già vicepresidente dell’Azienda Multiservizi Igiene Ambientale di Torino, con l’obiettivo di “venir fuori, una volta per tutte, dall’emergenza rifiuti”. L’ufficializzazione dell’incarico c’è stata questa mattina 23 gennaio alla presenza del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che ha definito il tecnico torinese “un amministratore capace, un cittadino che porta la bandiera della legalità e della trasparenza”.
“Il sindaco di Foggia – ha dichiarato Vendola - ha avuto una bella idea: chiedere a Raphael Rossi di venire a dare una mano a Foggia, in un momento difficile, portando non solo la sua esperienza di amministratore in una cosa così complessa come il ciclo dei rifiuti, ma anche di amministratore capace con in mano la bandiera della legalità e della trasparenza”. “E’ un servitore della nostra comunità, non ha esitato un attimo. Devo dire che, sapendo di doverlo incontrare, pensavo che avrei dovuto applicare tutte le mie capacità di persuasione per aiutare il sindaco di Foggia Mongelli, e invece ho trovato di fronte a me una disponibilità entusiastica”.
Il 37enne manager ha da poco concluso l’esperienza nell’ASIA Napoli, di cui è stato presidente e amministratore fino al 31 dicembre, dove ha “lavorato con brillanti risultati alla soluzione di un’emergenza ben più grave”, ha continuato Vendola; anche “facendo il porta a porta nel quartiere di Scampia”, gli ha fatto eco Mongelli. Prima ancora, a Torino, ha “costruito un modello di rara efficienza – ha affermato il presidente della Regione – per cui sono certo che abbia il cuore e la testa necessari a mettere ordine in un contesto dalle molteplici e complesse implicazioni di ordine civico e legale”.
“Le difficoltà di Foggia le ho conosciute leggendo le cronache – ha affermato Raphael Rossi – così come ho avuto modo di sapere che ci sono anche assett strategici di grande rilievo sotto il profilo dell’impiantistica, il che mi induce ad essere fiducioso sulle possibilità di portare a termine il compito con successo”. “ E’necessario partire - ha quindi dichiarato Rossi - “dalla verifica della documentazione, poi comprendere gli scenari che l’amministrazione ha di fronte e le decisioni che in relazione ad essi sarà giusto prendere, dunque i pro e i contro di ciascuna possibilità”. “Certamente la situazione è complessa, - ha poi aggiunto - ma la volontà dell’amministrazione di procedere e di salvare la gestione dei rifiuti è altrettanto forte. Per questo la nostra valutazione tecnica consisterà nel verificare i pro e i contro di ogni aspetto, al fine di mettere l’amministrazione nelle condizioni di scegliere la migliore soluzione possibile. Venendo dalla città di Napoli, dico che la situazione è seria ma è totalmente affrontabile”.
Ma quale sarà la prima mossa? Sulla strategia da adottare Raphael Rossi non fa trapelare nulla, poiché non ha ancora condotto uno studio approfondito sulla città e non ha ancora visitato l’azienda. “E’ evidente però “ ha infine concluso Rossi - che i risultati della raccolta differenziata sono assolutamente insoddisfacenti e devono essere sviluppati. E’ uno dei temi sui quali si richiede in futuro uno sforzo”.
“Ora che abbiamo accertato la disponibilità finanziaria per coprire i costi dell’esercizio provvisorio del servizio di raccolta dei rifiuti – ha ripreso Mongelli – possiamo adoperarci con maggiore serenità a definire il modello organizzativo per il futuro del servizio. Su questo, com’è naturale sia, avrà un peso anche l’esito del percorso giudiziario (di qualche giorno fa la notizia di voler ricorrere contro il dispositivo del Tribunale di Foggia che ha decretato il fallimento dell’Amica), ma già a partire da oggi eleviamo il livello qualitativo dell’azione amministrativa, come chiesto anche dai dipendenti stessi di Amica SpA. Farlo potendo contare sul supporto così evidente e deciso del presidente della Giunta regionale, rafforza la nostra convinzione di aver intrapreso il percorso giusto”.
Curricul Vitae di Raphael Rossi
Nato nel 1974, doppia nazionalità, italiana e francese. Inizia il suo percorso professionale dopo la laurea scegliendo di lavorare all’inizio degli anni 2000 per sviluppare le raccolte differenziate collaborando con Achabgroup e con Sintesi, due società venete che nel loro territorio avevano già supportato tecnicamente e comunicativamente i comuni nelle raccolte differenziate porta a porta, quelle che garantiscono i risultati migliori. Per questo motivo nel 2002 è tra i tecnici che collaborano all’avvio dei primi comuni in Provincia di Torino che attiveranno le raccolte differenziate PaP (Porta a porta), con risultati eccellenti. I primi comuni in cui viene attivata la raccolta porta a porta sono Rosta (65% di RD) e Volpiano (59% di RD) ma poi anche Pianezza, San Mauro torinese, Ciriè, il Consorzio CO.VA.R.14 (Torino sud: per i comuni di Trofarello, Orbassano, Vinovo, Rivalta, Villastellone) e moltissimi altri tra cui la città di Asti. La crescita continua delle attività rende possibile lo spin off di una nuova società; AchabPiemonte che conta una decina di dipendenti e collaboratori. Raphael Rossi ne è direttore. Nel 2004 le forze della sinistra e gli ambientalisti concordano con l’amministrazione della Città di Torino di inserire nel programma elettorale l’estensione a tutta la città del sistema di raccolta porta a porta. Si trattava di una sfida assolutamente inedita, che molti, nella stessa azienda dei rifiuti di Torino, dicevano impossibile da realizzare. La prospettiva di attivare la raccolta differenziata PaP sulla città incontra fiere resistenze da più parti, anche nell’Amiat di Torino, dove i progetti in questa direzione hanno dato fino a quel momento risultati modesti. Nella scelta dei consiglieri di amministrazione dell’Amiat (Azienda Multiservizi Igiene Ambientale Torino), la sinistra e Rifondazione Comunista propongono al sindaco Chiamparino il nome di Raphael Rossi che oltre ad essere orientato a sinistra, è anche un tecnico nella materia. Raphael Rossi viene nominato nel CDA Amiat e si adopera da subito ad avviare le raccolte PaP sulla città. Poco tempo dopo, per non incorrere nemmeno in modo ipotetico in conflitti di interesse si dimette dal suo incarico precedente e viene chiamato a lavorare per la Scuola Agraria del Parco di Monza, un ente di ricerca in materia di compostaggio e raccolte differenziate. In veste di tecnico di tale ente lavora alla progettazione del sistema di raccolta PaP su molte città tra cui Bari e molte province tra cui Varese, Roma etc. Nel 2006 fonda con alcuni colleghi una società di ingegneria la ESPER – Ente di Studio per la Pianificazione Ecosostenibile dei Rifiuti, con la quale viene chiamato alla contribuire all’avvio del PaP di grandi città come Roma, Trento, Bari e poi, nell’epicentro dell’emergenza rifiuti anche a Napoli. Nel 2007 viene rinominato nel Cda Amiat e ne diviene vicepresidente proseguendo gli sforzi di estensione delle raccolte differenziate porta a porta che stanno producendo risultati inediti per una grande città italiana, quando nel 2010 scade il suo secondo mandato, l’Amiat ha coperto 410.000 abitati con servizi di raccolta PaP arrivando su questa parte di città al 60%di RD. Nel suo campo, la gestione integrata dei rifiuti e in particolare le raccolte differenziate PaP ha tenuto numerosissime docenze e seminari di studio per enti universitari, di ricerca e formazione cosi come ha pubblicato numerosi articoli tecnici e saggi di approfondimento. Il 16 giugno 2011, riceve l’incarico dal nuovo sindaco di Napoli Luigi De Magistris per guidare l’azienda della città che si occupa della raccolta rifiuti, l’Asia Napoli Spa. (www.asianapoli.it). Ne diventa Presidente e amministratore. Alla fine di giugno 2011 si dimette dal proprio ruolo in Esper, la società che aveva costituito sei anni prima e cede le proprie quote societarie ai colleghi rimasti.