Bando dei sacchetti: in Gazzetta il testo del decreto
E' on line il testo del decreto sulla commercializzazione dei sacchetti di plastica,pubblicato anche in GAzzetta Ufficiale
24 January, 2012
Il testo del decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale:
Articolo 2: (Disposizioni in materia di commercializzazione di sacchi per asporto merci nel rispetto dell’ambiente)
1. Il termine previsto dell’articolo 1, comma 1130, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, come modificato dall’articolo 23, comma 21-novies, del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, ai fini del divieto di commercializzazione di sacchi per l’asporto merci, è prorogato fino all’adozione del decreto di cui al secondo periodo limitatamente alla commercializzazione dei sacchi per l’asporto delle merci conformi alla norma armonizzata UNI EN 13432:2002, secondo certificazioni rilasciate da organismi accreditati, e di quelli di spessore superiore, rispettivamente, ai 200 micron per i sacchi per l’asporto destinati all’uso alimentare e 100 micron per i sacchi per l’asporto destinati agli altri usi.
Con decreto di natura non regolamentare, adottato di concerto dal Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e dal Ministro dello sviluppo economico, sentite le competenti Commissioni parlamentari, e notificato secondo il diritto dell’Unione eEuropea, da adottarsi entro il 31 luglio 2012, sono individuate le eventuali ulteriori caratteristiche tecniche dei sacchi di cui al precedente periodo ai fini della loro commercializzazione e, in ogni caso, le modalità di informazione ai consumatori. In conformità al principio «chi inquina paga» sancito dall’articolo 174, comma 2, del Trattato delle Unioni europee e degli altri principi di cui all’articolo 3-ter del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazionihe ed integrazioni, la commercializzazione dei sacchi per l’asporto diversi da quelli di cui al primo periodo può essere consentita alle condizioni stabilite con decreto di natura non regolamentare adottato di concerto dal Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e dal Ministro dello sviluppo economico, sentito il competente Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
A decorrere dal 31 luglio 2012, la commercializzazione dei sacchi non conformi al presente comma è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da 2.500 euro a 25.000 euro, aumentata fino al quadruplo del massimo se la violazione del divieto riguarda quantità ingenti di sacchi per l’ asporto oppure un valore della merce superiore al 20 per cento% del fatturato del trasgressore.
Le sanzioni sono applicate ai sensi della legge 24 novembre 1981, n. 689. Fermo restando quanto previsto in ordine ai poteri di accertamento degli ufficiali e degli agenti di polizia giudiziaria dall’articolo 13 della predetta legge n. 689 del 1981, all’accertamento delle violazioni provvedono, d’ufficio o su denunzia, gli organi di polizia amministrativa. Il rapporto previsto dall’articolo 17 della medesima legge n. 689 del 1981 è presentato alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura della provincia nella quale è stata accertata la violazione.
Leggi anche Legambiente sui sacchetti: “Finalmente completata la rivoluzione iniziata nel 2007”
48 commenti
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11.02.2013 08:02
Il conflitto di interessi non è solo di Passera…e Legambiente? Legambiente è partner commerciale di Novamont Tutti i provvedimenti adottati dalle commissioni ambiente e senato su questa vicenda sono illegittimi perché Realacci, Ferrante e Della Seta non potevano votarli poiché dalla società Novamont unica beneficiaria di quel decreto ricevono benefici economici diretti, infatti:
Come possono, Ferrante e Della Seta intascare nella veste di membri della segreteria nazionale di Legambiente i sostanziosi finanziamenti di Novamont (i quattrini spesso confluisco in fondazioni create da Legambiente e dirette da dirigenti nazionali che poi percepiscono laute indennità e rimborsi…….) e poi discutere, condizionare , approvare, in commissione ambiente del senato , norme che non solo vedono coinvolta la società Novamont in senso lato ma che La favoriscono in modo univoco (conoscendo benissimo al contrario degli altri commissari le conseguenze di quello che approvano)
• Come può Ferrante approvare in commissione ambiente del senato norme che favoriscono Novamont la cui AD Katia Bastioli è Presidente di una società di cui egli è Vicepresidente. (Kyoto club)
• Come può Realacci occuparsi di questioni che riguardano Novamont quando la società e socio sostenitore (fornisce denari) della sua fondazione Symbola e la AD Katia Bastioli e membro del comitato scientifico, sempre di Symbola.
cosimo
11.02.2013 08:02
Il conflitto di interessi non è solo di Passera…e Legambiente? Legambiente è partner commerciale di Novamont Tutti i provvedimenti adottati dalle commissioni ambiente e senato su questa vicenda sono illegittimi perché Realacci, Ferrante e Della Seta non potevano votarli poiché dalla società Novamont unica beneficiaria di quel decreto ricevono benefici economici diretti, infatti:
Come possono, Ferrante e Della Seta intascare nella veste di membri della segreteria nazionale di Legambiente i sostanziosi finanziamenti di Novamont (i quattrini spesso confluisco in fondazioni create da Legambiente e dirette da dirigenti nazionali che poi percepiscono laute indennità e rimborsi…….) e poi discutere, condizionare , approvare, in commissione ambiente del senato , norme che non solo vedono coinvolta la società Novamont in senso lato ma che La favoriscono in modo univoco (conoscendo benissimo al contrario degli altri commissari le conseguenze di quello che approvano)
• Come può Ferrante approvare in commissione ambiente del senato norme che favoriscono Novamont la cui AD Katia Bastioli è Presidente di una società di cui egli è Vicepresidente. (Kyoto club)
• Come può Realacci occuparsi di questioni che riguardano Novamont quando la società e socio sostenitore (fornisce denari) della sua fondazione Symbola e la AD Katia Bastioli e membro del comitato scientifico, sempre di Symbola.
cosimo
11.02.2013 08:02
Il conflitto di interessi non è solo di Passera…e Legambiente? Legambiente è partner commerciale di Novamont Tutti i provvedimenti adottati dalle commissioni ambiente e senato su questa vicenda sono illegittimi perché Realacci, Ferrante e Della Seta non potevano votarli perchè dalla società Novamont unica beneficiaria di quel decreto ricevono benefici economici diretti, infatti:
Come possono, Ferrante e Della Seta intascare nella veste di membri della segreteria nazionale di Legambiente i sostanziosi finanziamenti di Novamont (i quattrini spesso confluisco in fondazioni create da Legambiente e dirette da dirigenti nazionali che poi percepiscono laute indennità e rimborsi…….) e poi discutere, condizionare , approvare, in commissione ambiente del senato , norme che non solo vedono coinvolta la società Novamont in senso lato ma che La favoriscono in modo univoco (conoscendo benissimo al contrario degli altri commissari le conseguenze di quello che approvano)
• Come può Ferrante approvare in commissione ambiente del senato norme che favoriscono Novamont la cui AD Katia Bastioli è Presidente di una società di cui egli è Vicepresidente. (Kyoto club)
• Come può Realacci occuparsi di questioni che riguardano Novamont quando la società e socio sostenitore (fornisce denari) della sua fondazione Symbola e la AD Katia Bastioli e membro del comitato scientifico, sempre di Symbola.
pasquale
27.01.2012 16:01
e' tutto inutile a mali estremi estremi rimedi. qua ci dobbiamo riunire tutti davanti al ministero e ci dobbiamo fare sentire. cia hanno dipinto come "inquinanti", siamo circondati da plastica in tutti i prodotti e in tutti i campi di applicazione possibili e immaginabili, ma ce l'hanno solo con le buste; e questo perche' un azienda "novamont" ha investito nella bio plastica, che e' una c----a pazzesca, e non sa cos'altro inventare per giustificare i suoi investimenti(presi chissa' come e chissa' da chi)
Sacchettaro
26.01.2012 21:01
ma scusate, che senso ha scindere "il per alimenti e non" ???
Se un sacchetto di 100 micron è considerato riutilizzabile e riciclabile (e lo definisce proprio questo decreto), vuol dire che per qualsiasi uso ha le stesse caratteristiche, quindi perchè x alimenti deve essere di 200 micron?
E' un controsenso non vi pare?
Secondo me, quì oltre a "mamma" NO... c'è dietro la lobby dei produttori di shopper in bioplastica, che vogliono prendersi tutto il mercato (alimentare e non) per non avere concorrenti scomodi.
Già perchè fino ad ora non sono più riusciti a prendersi i negozietti, come il panettiere, il macellaio, i mercati, ecc ecc, loro al momento servono solo la GDO, con questo decreto spazzano via tutte le piccole e medie imprese che servivano tutte queste categorie, e si fanno campo libero... BRAVI
Evviva AssoBioplastica! ma andate a.....
MAURO
26.01.2012 17:01
SCUSATE SE FACCIO QUESTA DOMANDA UN PO BANALE,CON QUESTO DECRETO VENGONO VIETATI TUTTI I SACCHI /SACCHETTI CHE NON SONO COMPOSTABILI O DI SPESSORE FOLLE< QUINDI SPARISCONO MA TUTTI I SACCHETTI PER L'ASPORTO MERCI> COMPRESO LE SPORTE ?
wglishoppers
26.01.2012 16:01
Praticamente per salvare l'ambiente bisogna:
1 usare sacchetti di carta (uccidere alberi)
2 usare sacchetti prodotti con il mais più il 40/50% di polietilene (sfruttamento totale dei terreni con concimi e fertilizzanti anche nocivi perchè il mais non va nella catena alimentare, consumo enorme di acqua,polietilene che va nei terreni sotto forma di compost )
3 usare sporte prodotte esclusivamente in cina .
Dove ci guadagna l'ambiente?
Claudio Maestrin
26.01.2012 16:01
Una piccola considerazione.
Se gli shopper compostabili piacessero così tanto ai cittadini come la lobby della bioplastica va dicendo, forse qualche cittadino entusiasta si prenderebbe la briga di scrivere su questo blog che lui è contento di potere usare solo quelli.
Che stiano tutti zitti e che qui ci siano solo voci contrarie non vorrà dire molto... ma qualcosa vorrà dire.
Se fossi in BANCA INTESA aumenterei la mia presenza nelle cartiere, perché non sono così sicuro che la bioplastica sarà l'affare che si aspettavano che fosse...
Salvo
26.01.2012 16:01
Ieri ci hanno detto che i sacchetti dovevano essere Biodrgradabili, oggi ci dicono invece che debbono essere Compostabili, domani ci diranno che dovranno essere fatti solo col Mais.... dopodomani solo in MaterBi...
Complimentoni!!
Sandro
26.01.2012 16:01
Gente come Francesco Ferrante stà smontando questo paese pezzo per pezzo,distrugge l'economia in nome del falso ambientalismo,non sà neanche di cosa parla quando argomenta di buste in plastica.Quello che gli interessa è entrare a far parte della spartizione di certe "torte".Sarebbe da spazzare via l'intera classe politica attuale.Quello sarebbe ripulire "l'ambiente"!!Altro che buste che danno lavoro a 30.000 persone!!Incapaci!
Collega sacchettaro
26.01.2012 16:01
Non sono esperto in materia.
C'è un margine più o meno ampio di modifica, dipende da vari fattori.
Innanzitutto il DL n 2 del 25 gennaio 2012 da oggi è in vigore e quindi è come se fosse una legge.
Però il Parlamento entro 60 giorni da oggi, deve convertire il DL in Legge a pena di decadenza.
Il Parlamento ovviamente in fase di discussione può apportare modifiche al DL da convertire, sempre se gli emendamenti sono approvati e non viene blindato il DL con il voto di fiducia.
Quindi per modificare questo DL bisogna che, in fase di conversione in legge non venga posta la fiducia, e poi che qualche parlamentare faccia degli emendamenti e che i seguenti vengano approvati a maggioranza.
Quindi, secondo me, è molto difficile che il testo venga modificato, ma potrei sbagliarmi.
Franco
26.01.2012 15:01
Quindi non c'è possibilità di alcuna modifica?
Collega sacchettaro
26.01.2012 15:01
Quindi,ricapitolando quello che dice la legge,correggetemi se sbaglio :
- da oggi al 31 luglio è possibile vendere qualsiasi cosa, visto che il termine del 1 gennaio 2011 è stato posticipato alla data in cui usciranno i decreti.Inoltre prima del 31 luglio non vengono comminate sanzioni.Poi, credo, che i supermercati e negozi che vendono alimentari, debbano usare, se non vogliono i sacchetti bio, quelli in plastica di spessore minimo di 200 my, i negozi che non vendono alimentari, quelli da 100my.
Tralasciando la difficile scelta dei 200 e 100 my fatta dal legislatore, che se resterà così, sancirà la definitiva morte dei sacchetti in plastica, sostituiti da sacchetti di carta o di altri materiali, tutto sommato, il legislatore ci lascia 6 mesi di tempo per smaltire le scorte e riconvertire/chiudere. Tralasciamo la fase di chiusura dell'azienda, e soffermiamoci sulla riconversione, difficile! Anche volendo, ci sono aziende che dovrebbero alzare i loro capannoni, altre dovrebbero acquistare macchinari nuovi.Chi riconverte paga il materiale 4 euro al kilo, alcuni anche in anticipo, e vendono a 90 gg, difficile!Ovviamente anche riconvertendo la produzione non sarà la medesima e quindi, mi spiace anche solo pensarlo, licenziamenti!In tutto ciò, visto che i soldi scarseggiano e per una piccola azienda acquistare un estrusore e una saldatrice parliamo si svariate centinaia di migliaia di euro, andiamo in banca e non ci fanno credito.Quindi analizzando bene, l'unica via di uscita è: la chiusura e se ci va male il fallimento!
Il parlamento ha 60 giorni di tempo per convertire il DL in Legge, altrimenti decade.Non sarà questo il caso, visto che tale DL riguarda anche i rifiuti in Campania è quasi obbligatorio che il governo lo converta in legge, per evitare pesanti sanzioni dall UE.Ultima speranza, è che il parlamento modifichi qualche articolo, parola o comma.
Ma non credo, che avverrà!
Gianfranco
26.01.2012 14:01
Scusate la mia ignoranza, ma qualcuno puo' spiegarmi bene questo passaggio del decreto?
<...spessore superiore, rispettivamente, ai 200 micron per i sacchi per l'asporto destinati all'uso alimentare e 100 micron per i sacchi per l'asporto destinati agli altri usi>.
Alberto
25.01.2012 23:01
Come mai la Novamont fa capo ad una holding con sede in Lussemburgo.Allora COMPOSTABILI sono le tasse che dovrebbe pagare in Italia.Che bel Paese l'Italia in cui aziende che da oltre 50 anni pagano le tasse vengono costrette a chiudere dai 'FURBETTI DELLA HOLDING COMPOSTABILE'?Basta con i Biomassoni!
Alberto
25.01.2012 22:01
La plastica biodegradabile e compostabile e' una grande bluf,
LIBERALIZZATECI DA QUESTO MONOPOLIO!
LA BIODEGRADABILITA' identificata con la compostabilita' e' l'unico modo che permette a NoVamont di vendere un prodotto scadente ,mal percepito dal consumatore (si rompe sempre nel trasportare la spesa).VERGOGNA!
franco
25.01.2012 19:01
segnalo www.bioplastica.it
REMI IN BARCA
25.01.2012 11:01
GRAZIE BERLUSCONI GRAZIE PRESTIGIACOMO GRAZIE MONTI GRAZIE PASSERA GRAZIE CLINI SPERO DI NON SENTIRVI PIU IO ME NE VADO GRAZIE A TUTTI SIETE STATI FORMIDABILI A FAR CHIUDERE CENTINAIA D'AZIENDE
sacchettificio
25.01.2012 11:01
Nessuno che ci aggiorna da Roma?
articolo
25.01.2012 10:01
Articolo sul convegno di oggi a Roma, aprtecipano numerosi politici.
http://www.viniesapori.net/articolo/fareambiente-pepe-pronti-a-mobilitarci-contro-il-decreto-sui-bioshopper-2401.html
Collega sacchettaro
25.01.2012 09:01
La cosa bella è che oggi si è fatta la guerra contro la plastica, dicendo che la bioplastica (prodotta con mais, quindi prodotti agricoli) è la soluzione, ma tra un anno circa quando l'accordo tra Novamont, M&G e Genomatica, darà i suoi frutti (BioBDO, da fonti non concorrenti con il consumo alimentare) si farà la guerra contro le altre bioplastiche, cioè quelle prodotte con amido di mais/patate...e quindi resterà un unica azienda.
Non so se questo accadrà fatto stà che come scenario non è da escludere.Spero di sbagliarmi, ma lo speravo anche con il bando un'anno fà, eppure non mi sono sbagliato!
Mostro
25.01.2012 08:01
"Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere 'superato'.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell'incompetenza. L' inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c'è merito. E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla."
Albert Einstein
Alberto
24.01.2012 22:01
Bobbio di Polieco,socio fondatore di Assobioplastica tramite la Fondazione Santa Chiara,sostiene le buste riutilizzabili in materiale rigenerato per sottrarre contribuenti al Conai,assoggettando i sacchetti a contributo Polieco anziché" a Conai,con la differenza che l'adesione al Conai e' obbligatoria,mentre quella a Polieco e' volontaria.Pertanto il Signor Bobbio recita tante parti in commedia da un lato aderisce alla medesima associazione di Novamont,dall'altra cerca di indirizzare il mercato verso prodotti riutilizzabili che possano far aumentare gli iscritti al suo consorzio volontario,il Polieco,In tutto questo di ecologico non ci vedo nulla se non un bieco opportunismo sulle spalle delle nostre aziende che chiuderanno anche grazie a Lui.
Alberto
24.01.2012 22:01
Unionplast ed Ippr non potranno mai rappresentare i nostri interessi di produttori di materie plastiche,la cui speranza di riconversione verde passa solo attraverso gli additivi efficaci.Ippr pubblicizza una busta in TNT prodotta in Cina sul portale di Plastica Verde,trattasi di prodotto diffuso grazie ai certificati verdi,pertanto pur essendo non meno impattante dei prodotti plastici che si vogliono abolire vengono legittimati grazie a comportamenti verdi che non spostano la scarsa eco compatibilità' del prodotto venduto.Il presidente di Unionplast Bonsignorri il 9 Gennaio ha ritenuto di partecipare alla conferenza stampa di Novamont accompagnando la Bossi & Ghisolfi,assistendo alla demonizzazione della' vecchia industria della chimica 'basata sulla Virgin nafta' da parte di Clini,mentre lo stesso Bonsignori ha ritenuto di non dover partecipare il giorno precedente ad una riunione di Fare Ambiente da parte di aziende produttrici che chiedevano che gli additivi potessero essere presi in considerazione in un tavolo tecnico con il ministero.Se Unionplast ed Ippr sono quelle che dovrebbero tutelare i miei interessi siamo a posto,evidentemente ritengono piu' vicini a loro gli interessi di Novamont rispetto a quelli dei propri associati
Alberto
24.01.2012 22:01
La biodegradabilita' identificata con la compostabilita' e' una barzelletta che rende ridicolo fare impresa in questo Paese,in cui aziende che hanno operato nel settore della plastica per oltre 30/40 anni vengono spazzate via da un decreto creato ad hoc per favorire un'azienda come la Novamont,partecipata da Banca Intesa,la quale dovendo imporre al mercato un prodotto scadente ed esteticamente sgradevole quale veicolo promozionale,ha venduto direttamente il materbi alla politica,creando un monopolio.La Vera liberalizzazione sarebbe quella di liberarci dal monopolio dei BIOMASSONI...
Luigi
24.01.2012 21:01
chi glielo dice ai miei tre dipendenti che devono cercarsi un altro lavoro? Proprio adesso che ogni giorno arriva qualcuno per chiedere impiego?
Sono ottimista e prima o poi torneranno indietro. Ma chissa quanto ci vorrà perche si accorgano del loro errore. Nel frattempo chiuderemo molte aziende e lo stato non avrà più le nostre tasse. Questa la mia unica magra consolazione, in una Italia che sento sempre meno mia.
Sacchettaro
24.01.2012 20:01
...dimenticavo a proposito di MONOPOLIO
nel testo si fa riferimento alla EN13432:2002,
voi direte beh cosa c'è di strano?
C'è che non tutti i biopolimeri sono certificati 13432:2002, o meglio solo uno o due hanno questa certificazione, gli altri hanno la certificazione 13432:2000, indovinate un po' chi ce l'ha???
Quindi è il monopolio del monopolio....
ANGELA
24.01.2012 20:01
SONO FORTEMENTE INDIGNATA!!! SI PARLA TANTO DI LIBERALIZZAZIONI E POI NOI.... DOVREMO CERCARE DI SOPRAVVIVERE IN UN OLIGOPOLIO PER NON DIRE MONOPOLIO!!!! CREDO DI VIVERE IN UN PAESE IPOCRITA E SORRETTO SOLO SUGLI INTERESSI.. FORSE SAREBBE BENE ANDARSENE DALL'ITALIA E DAL SUO MODO DI PENSARE...
realista
24.01.2012 19:01
vedo che abbiamo tutti + o - una stessa idea sulla questione.
sappiamo tutti che Qualcuno (lo metto kon la q maiuscola solo per identificarlo e nn di certo per rispetto)
ci sta sottoponendo ad una regola ASSURDA !!!
che abbiano il coraggio di dire che:
"si, fare i sacchetti in 200 microns in HDPE/LDPE è possibile!"
magari qualcuno, che pagando un tecnico ke lo dica, ci potra' anche essere...
ma io ribadisco:
chi ***** li compra i sacchi da 200 microns!!!vorrei sapere io!!!
Chiunque abbia proposto cio' o condivida cio'... ha qualche titolo di studio/ o ci capisce qualcosa della produzione?
O parla solo perche' fa parte di una "casta" pagata da noi cittadini e che ha solo interessi a guadagnare sempre piu' finke puo'!?!?!?
Contrario alla gdo
24.01.2012 18:01
Un'aspetto, mai sottolineato che esula un pò dal bando in questione, ma che mi sono sempre chiesto.
E' bello andare a fare la spesa, sopratutto nella GDO, ma non solo, e trovare pubblicità sull'ETICA, l'AMBIENTE, il rispetto per i DIPENDENTI, poi entrare avvicinarsi a qualsiasi bancone, in questo caso parlo dei sacchetti per l'indifferneziata, le pellicole di plastica/carta/alluminio, i sacchetti gelo e vedere la scritta :
-MARCHIO DELLA CATENA
-PRODOTTO PER "AZIENDA ITALIANA"
- DA "AZIENDA ESTERA" di solito Cina e altri paesi...
Che bello!!! In Italia facciamo chiudere le aziende perchè producono plastica, danno lavoro a qualche migliaio di operai, pagano le tasse e poi noi dobbiamo comprare i prodotti in Plastica che vengono per giunta dall'estero, dove non ci sono controlli sugli stabilimenti ecc...
Che bello!!! E viva l'italia!!!E queste grandi catene che si puliscono la bocca parlando di ambiente, dipendenti, cooperative, verde e poi...e poi...ce lo mettono, ops, lasciamo stare!!!
Collega sacchettaro
24.01.2012 18:01
Cari colleghi,
come dice una canzone di Vasco Rossi "Ormai è tardi"...
E si, la strada è quella, può piacere o meno ma è segnata,i sacchetti in plastica non esisteranno più, o quasi. Questione di tempo, poco tempo!
Però, noi, come ha già detto un collega prima, abbiamo, secondo il mio modesto parere, una grossa parte della colpa, perchè,ci siamo fidati prima di coloro che ci garantivano che la norma "non passava" e poi ci hanno garantito che sarebbe stata modificata/eliminata.
Però, noi, nel frattempo abbiamo fatto finta di niente, chi più e chi meno, abbiamo continuato ad estrudere plastica additivata non pensando che prima o poi la giostra finiva.ora è giunta quasi al termine.
Vi posso confidare una cosa? Sono contento, almeno si esce da questa giungla, dove non si capiva più niente, additivi, bio, EN, Compostable,Biodegradabile. Almeno, da quando uscirà il decreto, sò cosa posso fare legalmente, poi vedrò se lo posso fare materialmente e se mi conviene...sarà un peccato chiudere se non mi conviene e sarà doloroso per i dipendenti ma più di questo non so che fare. Soldi non ce ne sono, anzi già mancano cosi.
ma ora credo che sia tardi per piangersi addosso.Quello che non abbiamo fatto in questo anno che è passato non possiamo farlo in qualche giorno...
RITA
24.01.2012 17:01
Sono anni che si soffre in silenzio o quasi. Sono anni che verdi, ecologisti, falsi custodi del pianeta, green attivisti, ecc padroni di slogan e TV, di reti nazionali, sponsorizzati nostro malgrato dalla economia reale, applicano una politica di lavaggio sistematico del cervello a coloro che si lasciano abbindolare dall'aspetto esteriore che viene manifestato e che purtroppo non si domandano dove vogliono arrivare questi signori, alle spalle di cosa, di chi partecipano a tavoli altolocati ignorando che i paesi bisognosi non sono quelli emergenti ma quelli che emersi negli anni 60-70 ora stanno affondando. Bravi illusionisti, eccellenti manovratori. Se nel 2030 ancora ci saremo come Italia e come Europa, osanneremo la vostra attività per aver contribuito a raggiungere un parametro che non ci servirà a nulla e di cui Cina, India ed altri ignorano.
bioplastico
24.01.2012 17:01
Io vorrei segnalare una cosa un po' piu' grave: il settore è messo sotto accusa in quanto preduce articoli considerati dannosi per l'ambiente in quanto composti da derivati del petrolio. Questo significa che chi va a fare la spesa si rende oggi conto (direi a giusta causa) che utilizzando uno shopper tradizionale oggi, domani andrà a buttarlo in una discarica. Fermiamoci un attimo prima: uno shopper viene utilizzato per metterci dentro tutto ciò che acqustiamo. E QUI CASCA L'ASINO!!!!! MA CI RENDIAMO CONTO DI QUELLO CHE METTIAMO NELLO SHOPPER? ABBIAMO MAI FATTO CASO A COME CI FANNO PORTARE A CASA LE COSE CHE COMPRIAMO? NO? VE LO DICO IO: TANTA, TANTA, TANTA PLASTICA!!!!! BOTTIGLIE, IMBALLI PER PASTA, DETERGENTI, FINANCHE I PRODOTTI BIOLOGICI CE LI DANNO NELLA PLASTICA!!!! E ATTACCANO UN SETTORE CATALOGATO COME INQUINANTE CHE SI E NO VALE IL 7-8% DELLE PLASTICHE UTILIZZATE IN ITALIA!!! VERGOGNA, VERGOGNA E SOLO VERGOGNA!!!!
GIANFRANCO
24.01.2012 17:01
DITE AL MINISTRO CLINI E AL PRESIDENTE MONTI CHE IL 1 AGOSTO 2012 DEVONO VENIRE LORO AD APRIRE LA MIA AZIENDA VISTO CHE GLI SPEDIRO' LE CHIAVI.
E MI RACCOMANDO CHE SIANO PUNTUALI ALLE 6 DI MATTINA ALTRIMENTI I MIEI 8 DIPENDENTI ANDRANNO A MANGIARE A CASA LORO
alberto
24.01.2012 15:01
Complimenti a Ferrante,eletto nel collegio di Terni,sede operativa di Novamont,rallegramenti a Bobbio di Polieco,associato di Assobioplastica (=Novamont) tramite la fondazione Santa Chiara,ed infine complimenti a Banca Intesa e Passera per il mostruoso conflitto di interessi.
dipendente plasticaro
24.01.2012 15:01
so che il bando, che riale alla finanziaria 2007, serviva per diminuire le immisioni di co2 in atmosfera e che doveva partire un programma di sperimentazione sovvenzionato con soldini noastri.
morale della favola alla fine il programma non ci e' mai stato e per di piu' con il bando dei sacchetti di plastica aumentano pure le immissioni di co2, perche per fare le buste di carta e le bio ci vuole molta piu' energia.....
siete dei geni davvero impareggiabili. ma la genialita' sta nel fatto che qui c'e' una crisi senza precedenti e si vuole penalizzare uno dei settori piu' integrati del paese .... davvero dei geni.. w l'italia...?????????????????????????????????????????????
Mariano
24.01.2012 15:01
Si ha ragione signora Luigia.
pero' se si fanno i sacchetti con le patate per portare le patate si possono utilizzare quelli con spessore 20 MICRO.
tanto sono patate!!!!!!!
irene
24.01.2012 15:01
solo l'Italia puo' permettersi, in questo momento,
di perdere migliaia di posti di lavoro certi
distribuiti su tutto il territorio
a fronte di ipotetici posti da creare "forse"
a Porto Torres
Buon Trasferimento ai lavoratori, come me,
dell'industria che produce sacchetti
Luigia
24.01.2012 15:01
HO CAPITO BENE ?
ALLA CASSA DEL NEGOZIO DEVO UTILIZZARE UN SACCHETTO DA 200 MICRON PER LE PATATE
E UN ALTRO DA 100 PER GLI ASCIUGAMANI
roberto
24.01.2012 15:01
al Sig. Monti:
sono queste le liberalizzazioni?
CREARE UN MONOPOLIO DI NOME NOVAMONT?
antonio
24.01.2012 14:01
SAPPIAMO TUTTI QUAL'E' L'ISTITUTO BANCARIO CHE C'E' DIETRO LA NOVAMONT. ANDIAMO AL CONTRATTACCO CONTRO QUESTA BANCA CHE IN MOLTI CASI LAVORA CON I SOLDI DELLE NOSTRA AZIENDE E DEL LAVORATORI...CHIUDIAMO TUTTI I NS. CONTO CORRENTI.
INFINE PERCHE' NON CI RIVOLGIAMO ALLA CORTE SUPERIORE DI STRASBURGO?
plastica
24.01.2012 14:01
massi'dai cosa importa se vedremo:
-il mais, o chi per esso, trasformato in buste MAI riutilizzabili (vorrei sapere chi usa il sacchettino farmacia per l' umido...)
togliendo cibo a chi gia' non ne ha.
-gli alberi morire per fare i sacchetti di carta
(sono per caso buoni per l ambiente se abbandonati?
-migliaia di lavoratori disoccupati
(forse non tutti calcolano l indotto che c'e' collegato)
CONCORDO: chiunque perdera' il lavoro verra' assunto a PORTO TORRES?!?!?!
mi chiedo perche' nessuno dell altra parte commenta qui....
lo dico io perche': non sanno ribattere.non hanno prove che il loro prodotto da monopolio sia il migliore
un'altro sacchettaro
24.01.2012 14:01
Il Parlamento Europeo chiede misure urgenti per dimezzare lo spreco alimentare nell'UE, e noi ITALIANI cosa facciamo! Vogliamo i sacchetti COMPOSTABILI,prodotti con patate e mais.
Il Governo sta liberalizzando tutte le attivita',ma nel nostro settore lo monopolizza per favorire l'unica azienda che sta producendo (ancora in fase sperimentale) le bioplastiche".
Si chiudono aziende o si mettono i lavoratori in cassa integrazione o si licenzia (2400/3000 AZIENDE con oltre 40.000 persone con l'indotto) ,per favorire il consolidamento di una sola azienda Italiana che vuole insediare a PORTO TORRES uno stabilimento per la produzione di bioplastiche.
Mi auguro che tutti i dipendenti che si ritroveranno senza lavoro vengano (tutti)reimpiegati a PORTO TORRES,dove sembra esserci questa priorita'.
Nel resto del PIANETA TERRA non esiste nessuna imposizione come quì da noi per le bioplastiche,anzi se ne ravvedono specialmente in momenti come questi di crisi lavorativa e di fame.
Nicola Guglielmini
24.01.2012 13:01
E' vergognoso che non ci sia stato un vero tavolo di discussione.
Qundo mai sono state convocate tutte le parti in questione ?
Agli utilizzatori di plastica con additivi oxo-biodegradabili non è mai stata data la possibilità di far sentire le proprie ragioni in una sede istituzionale.
Perchè non si vuole ascoltare il parere di un ente terzo come l'UNI ?
Che scandalo la pubblicazione di testo di legge sul sito di un politico, prima che venga pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica !
Avevate dei dubbi su chi ci fosse dietro a tutto ciò, ora è conclamato.
Speriamo in un corretto confronto parlamentare per la conversione del decreto.
LUISA
24.01.2012 13:01
e il Sig. Ferrante si definisce "ambientalista" ?
questo decreto e' la condanna a morte di milioni
di alberi: la natura ringrazia.....
Claudio Maestrini
24.01.2012 13:01
Concordo.
Bisognava darsi da fare prima, ma i numerosi appelli fatti nel corso del 2011 sono caduti tutti nel vuoto dell'indifferenza...
Quindi lamentarsi adesso non ha senso.
Però forse non è troppo tardi e non tutto è perduto.
E' sconvolgente che il testo del Decreto si trovi sul sito di un senatore, prima che sul tavolo del Presidente della Repubblica... di un senatore che della sua vicinanza all'unico produttore di biopolimeri italiano - principale (solo?) beneficiario del decreto stesso - ha fatto una vera e propria bandiera...
Ma questa è solo l'ultima di una lunga serie di assurde circostanze di cui questa triste vicenda è costellata.
Domani a Roma alle 11:00 in Piazza Montecitorio c'è una mobilitazione organizzata tra gli altri anche da FAREAMBIENTE. Partecipiamo in massa, e finalmente cerchiamo di sgretolare il muro di disinformazione che è stato costruito ai nostri danni.
Non vorrei suonare catastrofico: ma QUESTA E' VERAMENTE L'ULTIMA POSSIBILITA' PER ESSERCI E PER CONTARE QUALCOSA.
Questa non è una battaglia vecchia o di retroguardia.
La bioplastica non ha il monopolio dell'ambientalismo... anzi dal punto di vista ambientale è un prodotto alquanto controverso.
Bisogna dirlo... così come bisogna dire che gli additivi oxo-biodegrdabili funzionano: ci sono prove scientifiche inoppugnabili.
Se lo dico io no va bene perchè sono di parte?
Perché allora non si affida l'incarico ad un ente imparziale di verificare se è vero o no?
E' una cosa così complicata?
Non è forse nell'interesse dell'economia e del consumatore dare più opzioni eco-compatibili al mercato?
Ma se è vero, se gli additivi oxo-biodegradabili sono veramente efficaci come andiamo predicando da un anno (e se non fosse vero non credete che i nostri aversari ci avrebbero già inondati di studi e ricerche per distruggerci?)... se è vero, gli additivi oxo-biodegradabili devono poter essere usati al pari della bioplastica in tutte le applicazioni che non prevedano il compostaggio come destinazione finale.
Perché no?
A questa semplice domanda nessuno ad oggi ha dato una risposta veramente convincente.
Io credo che non se faremo fino in fondo questa battaglia insieme per proporre al consumatore una plastica eco-compatibile e biodegrdabile, complementare alla bioplastica compostabile, assisteremo al progressivo sgretolarsi di tutto il settore sotto i colpi di una propaganda ambientialista di facciata, che però nasconde ben precisi ed importanti interessi economici e finanziari.
Grazie a tutti e... in bocca al lupo.
Sacchettaro
24.01.2012 12:01
Mi auguro solo che non sia il testo definitivo...
W il MONOPOLIO !
Già perché alla fine sarà così! Scatto matto a tutti i sacchettari !
..chi sperava in una discussione al tavolo con i ministeri, chi sperava nello spessore, chi negli additivi ed alla fine ha vinto uno solo, chiaramente il più forte. Già perché tutto ciò, è anche colpa di tutti i sacchettari che in un anno non hanno fatto niente per unirsi e controbattere insieme a tale indecenza, tutti hanno pensato a far girare i macchinari fin che si è potuto, mentre la macchina guidata da una sola azienda ha raggiunto il suo scopo, monopolizzare il mercato italiano a suo piacimento.
Ed ora? Sono proprio curioso, di vedere cosa succederà...ora tutti a piangere e gridare vergogna, ma forse è un po' troppo tardi, non credete? Prima di scrivere fiumi di parole lamentandovi e piangendo, fatevi un esame di coscienza di quanto e cosa avete fatto per far fronte a tutto ciò.
Firmato: Un sacchettaro come voi, che almeno si è battuto fino alla fine.
Dario
24.01.2012 11:01
Dovete vergognarvi, Ferrante, Clini, Prestigiacomo e tutta la compagnia !!!!
Altro che natura... l'unico aringraziarvi sarà solo il vostro (già vergonoso) conto in banca.