Mediterre 2012: le Arpa del Mezzogiorno faranno "rete" con un protocollo di intesa
Giorgio Assennato, Direttore Generale dell’Arpa Puglia e presidente dell’AssoArpa promuove un protocollo di intesa tra tutti i responsabili delle Arpa del sud Italia (Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente) al fine di incentivare la cooperazione e di limitare il gap di budget e di perfomance ambientale con le Arpa del Nord. Tra un mese la firma
01 February, 2012
A Mediterre 2012, il 31 gennaio 2012, si è svolto il seminario sul Sistema Agenziale per lo Sviluppo Ecosostenibile del Mezzogiorno. I responsabili di tutte le Arpa del sud Italia hanno affrontato il tema del ruolo del sistema agenziale nella governance ambientale del Mediterraneo e hanno presentato il protocollo d’intesa che sarà firmato tra un mese tra tutte le Arpa del Mezzogiorno al fine di incrementare la loro collaborazione scientifica.
Sono intervenuti Lorenzo Nicastro, Assessore alla Qualità dell’Ambiente Lorenzo Nicastro, Giorgio Assennato, Direttore Generale (DG) di Arpa Puglia e Presidente AssoArpa (alla quale hanno aderito tutti i direttori generali delle Arpa del Mezzogiorno, escluse le isole), Massimo Blonda (Direttore scientifico Arpa Puglia), Stefano Laporta, DG di Ispra Roma, Antonio Episcopo (DG) di Arpa Campania, Quintino Pallante (commissario straordinario Arpa Molise), Raffaele De Vita (DG) Arpa Basilicata, Sabrina Santagati (DG) Arpa Calabria, Luca Marchesi coordinatore scientifico dell’Arpa Lombardia e nucleo di valutazione dell’Arpa Puglia, Alberto Manfredi Selvaggi, Direttore Amministrativo dell’Arpa Molise e nucleo di valutazione dell’Arpa Puglia.
L’assessore Nicastro ha aperto il convegno esprimendo il suo consenso sul protocollo di intesa che sarà firmata dalle Arpa del Mezzogiorno, sottolineando come dal 1982 (anni in cui vigeva il Decreto del Presidente della Repubblica n. 915/82) a oggi si siano fatti passi notevoli in avanti nella normativa ambientale. “Si è passati – ha dichiarato Nicastro - dalla spade di latta – a strumenti normativi sempre più specifici e sanzionatori”. A proposito della cooperazione tra Agenzie, Nicastro ha inoltre ricordato l’Operazione Solidarietà Campania, che stabiliva le regole di trasferimento dei rifiuti solidi urbani dalla Campania alle discariche di Taranto. “Il Protocollo di Intesa firmato tra l’Arpa Campania e l’Arpa Puglia – ha detto Nicastro – ha rappresentato e rappresenta tutt’oggi un’ottima soluzione amministrativa, ed è un valido esempio di collaborazione tra agenzie regionali ambientali, ma è rimasto inattuato purtroppo per circostanze giudiziarie esterne”.
Riguardo al ruolo delle Arpa, il Direttore Generale Giorgio Assennato ha spiegato che “Il sistema Arpa aspira a svolgere un autonomo ruolo di tipo tecnico-scientifico e non di mero braccio operativo delle amministrazioni pubbliche di riferimento e integra le tradizionali funzioni di comando e controllo proprie degli enti di controllo”. Su questo, Assennato ha inoltre criticato l’analisi del rapporto OCSE Italia 2011, che ha declassato” l’ISPRA e l’ARPA a agenzie di supporto tecnico scientifico del Ministero dell’Ambiente”. Inoltre “sull’asimmetria Nord-Sud nella disponibilità di risorse e nelle performance ambientali” – ha dichiarato Assennato – è sbagliato il ritorno all’antistorico centralismo statale, mentre sarebbe più opportuno per l’ISPRA un lavoro di misurazione dei propri servizi (benchmarking), per le Arpa invece consigliate le integrazioni orizzontali e sinergiche tra Agenzie territoriali regionali. Tutto questo – ha concluso Assennato - nella sfera di un rigido controllo contabile volontario (spending rewiew), con la finalità di spiegare mediante un sistema di controllo di gestione adeguato tutti i servizi essenziali che un'agenzia ambientale svolge”.
Stefano Laporta, DG di Ispra Roma, ha messo in evidenza tre aspetti che dovrebbero essere considerati : “la caratterizzazione dei prodotti, la valorizzazione del sistema Arpa, e i livelli minimi di misurazione ambientale”.
Luca Marchesi del nucleo di valutazione dell’Arpa Puglia, ha dichiarato che “il tema della rete è molto attuale proprio perché non è più possibile espandere la spesa pubblica, dunque, sinergia e “fare rete” sono essenziali al fine di rispondere con organismi adeguati a masse critiche diverse”. Infine Marchesi ha sottolineato come l’organico del personale delle Arpa del Sud è sottodimensionato per numero di abitante e per chilometro quadrato a quello delle agenzie del Nord. Ciononostante le Arpa del sud sono riusciti a formare delle compenteze superspecialistiche (diossina, microinquinanti).
Massimo Blonda, direttore scientifico dell’Arpa Puglia, ha spiegato con un piccolo esempio l’importanza di sottoscrivere un protocollo di intesa tra Arpa diverse. Ad esempio, pochi mesi fa, tra Arpa Puglia e Arpa Basilicata la cooperazione è stata imposta da parte dei carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico (NOE), al fine di allineare i prelievi da effettuare al torrente Gravina che percorre appunto le due regioni. Con una convenzione già aperta, ha spiegato Blonda, la cooperazione sarebbe potuta nascere senza querelle e senza l’ordine dei NOE.