Scuole chiuse a Roma, ma c'è chi contesta la decisione di Alemanno
Per molti la decisione di chiudere le scuole è stata tardiva, ma secondo la deputata Pd Ileana Argentin l'interruzione dell'attività didattica «lede un diritto costituzionale». La Polverini invece si schiera con Alemanno: «Solo sua la responsabilità di scegliere»
04 February, 2012
Non si placano le polemiche per la gestione della copiosa nevicata su Roma da parte dell'amministrazione capitolina. Oltre ai problemi per viabilità e trasporti, le critiche riguardano soprattutto la decisione di chiudere le scuole, per qualcuno tardiva (inizialmente Alemanno aveva disposto l'interruzione delle attività didattiche per, ma gli istituti sarebbero dovuti rimanere aperti) e per altri eccessiva.
Dopo la lettera inviata al primo cittadino dai presidi Romani, in cui si chiedeva al sindaco di ordinare la chiusura delle scuole, anche il portale tematico Universinet ha contestato l'atteggiamento del Comune di Roma, giudicato poco chiaro. «Il nostro forum – ha dichiarato Renato Reggiani, direttore editoriale del sito - è stato preso d'assalto da genitori che non sapevano cosa fare».
Un'accusa, quella di aver creato confusione tra genitori e docenti, condivisa dal Pd romano, che ha contestato ad Alemanno soprattutto la scarsa efficacia della comunicazione alle scuole. Secondo la deputata del Pd Ileana Argentin, tra l'altro, la sospensione dell'attività didattica «lede un diritto costituzionale». Di opposto avviso il presidente della Regione Lazio Renata Polverini, secondo la quale la responsabilità della decisione spettava soltanto al sindaco e quindi nessuno avrebbe dovuto interferire con la sua scelta. «Peraltro – ha aggiunto il governatore - questa è una prassi che si può utilizzare».