Pulizia delle strade contro lo smog: botta e risposta fra Provincia e Regione
La sperimentazione voluta dalla Regione di prodotti chimici che fissino sul manto stradale le polveri sottili provoca la reazione dell'assessore della Provincia di Torino Roberto Ronco: "La Regione tralascia misure strutturali per inseguire più o meno pittoresche soluzioni tampone"
01 March, 2012
Dopo un articolo comparso su La Stampa è botta e risposta sulle misure anti-smog tra l'assessore all'Ambiente della Provincia di Torino Roberto Ronco e l'omologo alla Regione Roberto Ravello. La notizia che ha provocato la reazione di Ronco è la volontà da parte della Regione di procedere, per abbassare i livelli di PM10 nell'aria, alla "posa di inibitori delle polveri sulla pavimentazione di almeno due Comuni (Novara e Vercelli). Un terzo potrebbe riguardare un’amministrazionedell’area metropolitana torinese. Costo della sperimentazione, operata con un camion dedicato su strade o tratti di strade particolarmente inquinati: 100 euro a chilometro a carico della Regione e di Arpa Piemonte".
"La Regione intende tralasciare le misure strutturali di soluzione del problema-inquinamento per inseguire più o meno pittoresche soluzioni tampone -è stata la reazione di Roberto Ronco affidata sempre alle pagine de La Stampa-. E' demagogico proporre una sperimentazione dagli esiti dubbi, che comunque non risulterebbe fattibile per l'improponibilità dei costi: i 100 euro a chilometro dichiarati dalla Regione, moltiplicati per almeno cento giorni nel periodo invernale novembre-marzo e moltiplicati anche solo per mille chilometri di strade, significa un costo totale ipotetico di 10 milioni per la sola città di Torino».
Questa la contro-replica dell'assessore regionale Ravello:
“Apprendo dai giornali la decisione della Provincia di rinunciare a qualsiasi possibilità di sperimentazione dell'utilizzo di additivi volti ad impedire il risollevamento del particolato dal manto stradale" -afferma l'Assessore all'ambiente Roberto Ravello. Le argomentazioni a sostegno dell'inutilità delle azioni proposte risultano vaghe e strumentali: in primo luogo, trattandosi di una fase sperimentale, é oltremodo ovvio come l'efficacia del CMA e del BioFIX sia da approfondire e da confermare, anche se i precedenti di Londra, Stoccolma e della stessa Torino sono indubbiamente promettenti. Siamo di fronte ad una cosiddetta azione pilota, che pone basi tecniche su cui incardinare un'analisi, a posteriori, di fattibilità e di sostenibilità”.
“Definirla una soluzione tampone pittoresca -prosegue Ravello- é poi la dimostrazione di come vi sia un approccio emozionale e demagogico: quella degli inibitori è un'avanguardia tecnica che può realmente risultare utile nelle fasi acute di inquinamento.
Dinnanzi a noi ci sono due strade: la prima é quella che prevede divieti e blocchi, impedendo di fatto la mobilità ai torinesi, la seconda é quella di aprire un periodo di sperimentazione che permetta di individuare nuove soluzioni che non siano altrettanto impopolari ed inutili. É importante evitare, come più volte ribadito, l'adozione di azioni penalizzanti per i cittadini e per l'economia del territorio, senza che tale sacrificio valga un effettivo beneficio in termini ambientali". "Quanto detto -conclude l'Assessore- non é causa ostativa allo sviluppo di riforme strutturali e sistemiche della viabilità: anzi, deve essere visto come un elemento coadiuvante aggiuntivo e non sostitutivo. Siamo da sempre concentrati su riforme contestuali e non particolari, abbiamo contribuito e contribuiremo ad incidere sulla produzione di energia, sul rendimento energetico e sul rinnovo del parco mezzi del trasporto pubblico, contrariamente a chi, finora, ha applicato provvedimenti restrittivi rivelatisi infruttuosi. La Regione é quindi pronta, pur dovendo sottolineare con dispiacere il reiterarsi di posizioni legate all'ambientalismo radicale e l'impossibilità di una concertazione più ampia e costruttiva con altri Enti, a proseguire da sola nella realizzazione del progetto pilota sugli inibitori in altre aree critiche del Piemonte".
Lite Comune-Regione sul detersivo antismog - da La Stampa del 09.03.2012
Smog da primato, gli assessori litigano - da La Repubblica del 09.03.2012