Efficienza energetica: il 98% delle case di Napoli è in classe G (la peggiore)
Anticipati i primi risultati di uno studio dell'Università Federico II di Napoli: la quasi totalità delle abitazioni partenopee presenta il grado più basso di efficienza energetica. I suggerimenti di Anea per correre ai ripari
01 March, 2012
La quasi totalità delle case di Napoli ha un grado di efficienza energetica bassissimo. Lo rivela uno studio realizzato dal Dipartimento di energetica termofluidodinamica applicata e condizionamenti ambientali dell'Università Federico II. L'indagine, che sarà presentata nel corso della fiera EnergyMed in programma dal 22 al 24 marzo, arriva a una conclusione davvero impietosa: addirittura il 98% delle abitazioni napoletane sarebbe in classe energetica G, la peggiore nella scala dell'efficienza in edilizia. L’1,5%, invece, risulterebbe in una condizione di efficienza appena migliore, in classe F, mentre va da sé che solo pochissime case garantiscono un grado di isolamento e una performance energetica più dignitosa.
Stando ai dati dell'ateneo napoletano, dunque, il parco immobiliare cittadino è in una condizione davvero preoccupante, con conseguenze significative in termini ambientali (emissioni in atmosfera) ed economici (sprechi energetici e deprezzamento degli immobili). Anea (Agenzia napoletana energia e ambiente) invita dunque i cittadini partenopei a correre al più presto ai ripari, programmando degli interventi di efficientamento energetico più o meno low-cost.
Diverse le soluzioni proposte dall'Agenzia, dalla sostituzione dello scaldacqua elettrico con modello a metano a camera stagna e accensione piezoelettrica (costo 600-1000 euro), alla sostituzione della caldaia esistente (1.250-1.400 euro), fino all'installazione di doppi vetri (7.000-10.000 euro) o all’isolamento termico delle pareti e delle coperture (10.000-15.000 euro). Investimenti che, ricorda Anea, possono essere ammortizzati con il risparmio energetico che garantiscono, oltre a permettere la rivalutazione dell'immobile. Per un’abitazione di 80-90 metri quadrati del valore di circa 300.000 mila euro, infatti, una bassa performance energetica potrebbe significare una perdita di valore di circa 90.000 euro.