Incendio Ilva: PeaceLink chiede all'Arpa Puglia se il liquido incendiato sia cancerogeno
L'Associazione PeaceLink scrive alla Direzione Generale dell'Arpa per sapere se il liquido contenuto nel trasformatore che ha preso fuoco nell'Ilva sia liquido cancerogeno e mutageno e se quanto finito nelle fognature possa avere un effetto cancerogeno e mutageno
02 March, 2012
Al prof. Giorgio Assennato Direttore Generale dell'Arpa Puglia
Oggetto: Incendio Ilva di Taranto
Gentile Direttore,
invio questa richiesta di informazioni preoccupato per l'incendio al trasformatore dell'Ilva e per lo sversamento del liquido dielettrico in esso contenuto.
Chiedo in particolare:
se l'olio minerale del trasformatore Ilva incendiatosi ammonti a 38 tonnellate e quanta parte sia andata dispersa nell'ambiente;
- se sia olio naftenico e paraffinico
- se tale olio sia mutageno e cancerogeno
- se sia stato analizzato dall'Arpa
se nella scheda di sicurezza del liquido che i lavoratori hanno diritto di consultare - in base alle normative vigenti sulla sicurezza - appaiano le frasi "può provocare il cancro" e "può provocare alterazioni genetiche ereditarie"
se risulta corretto dire - sulla base dei dati Minambiente (http://www.dsa.minambiente.it/SITODESC/Show.aspx?Id=887) - che a tali sostanze (oli naftenici paraffinici) si possano associare queste FRASI DI RISCHIO:
Frasi di rischio:
Codice Descrizione
R45 - Può provocare il cancro.
R46 - Può provocare alterazioni genetiche ereditarie.
R65 - Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione.
- se sia stato rispettato da Ilva il comma 4 dell'art. 72-quater (Valutazione dei rischi) della 626 (oggi trasfusa nel testo unico)
e se quindi nel DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI dell'Ilva vi sia l'informazione ai lavoratori circa il fatto che quell'olio PUO' PROVOCARE IL CANCRO.
- dove sia finito l'olio sversato, se nel Mar Grande o nel Mar Piccolo.
Chiedo infine se la Procura della Repubbliva abbia a disposizione
informazioni complete per poter valutare la sussistenza o meno di notizie di reato. Tengo a precisare che tali richieste sono inviate all'Arpa sulla base del principio collaborativo e con la piena fiducia nell'operato dell'agenzia da Lei diretta, e sono inoltre ispirate al "principio di precauzione". Non vogliono in alcun modo generare un ingiustificato pubblico allarme ma solo una migliore conoscenza scientifica e sociale dell'impatto di queste sostanze sull'ambiente e sulla salute dei lavoratori e dei cittadini.
Alessandro Marescotti (Presidente di Peacelink)
Comunicato stampa PeaceLink