Liberalizzazione gestione rifiuti da imballaggio. Il commento di Roberto Cavallo (Erica ed AICA)
"Mi pare che sia sfuggito il vero obiettivo". Il punto di vista di Roberto Cavallo sull'articolo 26 del decreto liberalizzazioni che modifica la gestione dei rifiuti da imballaggio. Il presidente di Erica ed AICA: "Penso che la cosa migliore sia che il Ministero alla luce della gerarchia dei rifiuti dettata dalla direttiva 98/2008 individui con il CONAI nuovi obiettivi gestionali per i prossimi anni"
06 March, 2012
Eco dalle Città ha raccolto il commento di Roberto Cavallo sulla norma del decreto liberalizzazioni che modifica la gestione dei rifiuti da imballaggio.
"La questione della liberalizzazione dei consorzi per la gestione dei rifiuti da imballaggi mi pare che risponda ancora una volta a logiche che prescindono dal merito". Esordisce così il presidente di Erica ed AICA. "Mi pare - spiega Roberto Cavallo - che sia sfuggito il vero obiettivo ma, come spesso accade in Italia, ci si accartocci su posizioni quasi personali, si vuole l’annientamento di un qualche cosa o di un qualcuno perdendo di vista il risultato migliore. Nella teoria dei conflitti si insegna come solo il confronto porti ai risultati migliori, in Italia invece passiamo da un’armonia apparente al contrasto accecante perdendoci il meglio".
Roberto Cavallo indica un'altra strada per perfezionare l'attuale sistema di gestione dei rifiuti da imballaggio: "Il CONAI è nato a seguito del decreto Ronchi ed ha dato vita in questi anni ad un sistema; il fatto che, dopo quasi quindici anni, l’esperienza da un lato e il cambiamento della nostra pattumiera dall’altro, sia perfettibile credo che siano d’accordo anche i rappresentanti e soci del CONAI stesso, ma che la soluzione ricercata sia quella di un articolo in un decreto mi pare sia una scorciatoia. Personalmente - afferma il presidente di Erica ed AICA - penso che la cosa migliore sia che il Ministero alla luce della gerarchia gestionale dei rifiuti dettata dalla direttiva 98/2008 individui con il CONAI nuovi obiettivi gestionali per i prossimi anni. Sono particolarmente legato alla prevenzione e al riuso e temo che una moltiplicazione dei consorzi porti esattamente al contrario".
Il presidente di Erica ed AICA lancia un invito: "Ribadisco come non comprendo l’obiettivo vero. Vorrei approfittare di questo spazio per invitare tutti a lavorare per contenere la quantità, anche in peso, di imballaggi immessi al consumo, di aumentarne la durata di migliorarne la riciclabilità studiando forme di incentivo per i monopolimeri o le raccolte monomateriali o per colore. Questo lavoro di ricerca e intervento - continua Cavallo - non può che venire da un confronto interno al sistema e spero davvero che, ora che il decreto è stato approvato, ci si possa occupare di sostenibilità di discutere anche in Italia del principio “dalla culla alla culla” come già avviene in altre parti d’Europa".
"Questa - conclude il presidente di Erica ed AICA - sarebbe la vera risposta alle preoccupazioni dell’ANCI, si metterebbe in valore la filiera di riciclo italiana senza dover esportare materie prime-seconde all’estero, si razionalizzerebbero le raccolte e si diminuirebbero i costi per il cittadino e dunque per le amministrazioni".