Ilva di Taranto, perizia chimica: l’Arpa Puglia invia una nota urgente al Ministero dell’Ambiente
Arpa Puglia ha inviato una nota al Ministero dell’Ambiente per una risposta ad una interrogazione parlamentare urgente relativa agli esiti della perizia chimica depositata presso il tribunale di Taranto. Secondo il direttore dell’Arpa Giorgio Assennato: “Dove esistono delle differenze tra i dati dell'Arpa e quelli dei periti non sono significative. Per esserlo devono essere 100 volte tanto”
08 March, 2012
Per una interrogazione parlamentare urgente l’Arpa Puglia ha trasmesso nella serata del 7 marzo al Ministero dell’Ambiente su richiesta pervenuta nel pomeriggio, una nota relativa alla perizia chimica effettuata dagli esperti del tribunale di Taranto.
L’urgenza della richiesta del Ministero era legata al fatto che nella mattina dell’8 marzo 2012, alla Camera dei Deputati, il Ministero dell’Ambiente avrebbe risposto ad un’interpellanza urgente degli onorevoli Bratti, Pecorella, Vico, Franceschini e Mariani.
I deputati chiedono al ministro dell’Ambiente di conoscere le iniziative che si assumeranno a seguito della comunicazione del procuratore Sebastio, anche in riferimento agli esiti della perizia chimica.
"Dove esistono delle differenze tra i dati dell'Arpa e quelli dei periti esse - ha precisato il direttore dell'Arpa Giorgio Assennato all'ADNKRONOS - "non sono significative. Per esserlo devono essere 100 volte tanto. In ogni caso denotano valori bassi" dei principali inquinanti. Infatti nelle conclusioni della nota inviata al Ministero, lo stesso Assennato scrive che "le misure nell'aria urbana adiacente all'area industriale di diossine misurate dai periti sono inferiori a quelle rilevate da Arpa Puglia. Permane, per quanto riguarda le diossine, nell'indagine peritale una criticita' relativa alle emissioni diffuse".
"Le misure effettuate in cokeria di idrocarburi policiclici aromatici e di benzo(a)pirene - ha dichiarato Assennato - mostrano valori inferiori a quelli recentemente osservati da Arpa Puglia in un'indagine effettuata in collaborazione con la Asl di Taranto, valori comunque generalmente inferiori ai limiti occupazionali. I valori misurati d benzo(a)pirene nell'aria urbana adiacente alla zona industriale - continua la relazione - mostrano valori inferiori a quelli rilevati nel corso degli ultimi anni da Arpa Puglia che nel 2011 ha evidenziato un valore medio di B(a)P superiore a 1 nanogrammo al metro cubo. Permangono - ha concluso il professore Assennato - le criticita' del Pm 10 nell'area urbana adiacente ad Ilva, gia' rilevate da Arpa Puglia, data l'assenza di interventi significativi sul parco minerale". Il direttore Assennato, in premessa, precisa che "dati i tempi brevissimi a disposizione, meno di quattro ore, in questa relazione l'Agenzia si limita a valutare i dati analitici contenuti nell'elaborato peritale, riservandosi di redigere eventuali ulteriori valutazioni".
Pubblichiamo di seguito la nota tecnica inviata dall’Arpa Puglia
Oggetto: Interrogazione Parlamentare - 8 marzo 2012
Spett.le Ministero,
dati i tempi brevissimi a disposizione (meno di quattro ore) in questa relazione l'Agenzia si limita a valutare i dati analitici contenuti nell'elaborato peritale, riservandosi di redigere eventuali ulteriori valutazioni.
La perizia chimica ha evidenziato che le concentrazioni di diossine nell'aria urbana nel Quartiere Tamburi, situato vicino all'ILVA, era pari a 5,84 fg/ m3 confrontabili con i 5.43 riscontrati nel centro della città.
Questi valori, in assoluto molto bassi, sono nettamente inferiori rispetto ai valori misurati da ARPA Puglia nelle stesse aree della città.
Il valore dei PCB è più alto, ma di difficile interpretazione in quanto nelle serie temporali degli ambienti urbani, ci si aspetta un valore decisamente più alto dei PCDD/PCDF (diossine e furani) rispetto ai PCB dioxin-like.
Per quanto riguarda i risultati delle analisi degli IPA si riporta una concentrazione di benzo[a]pirene nel quartiere Tamburi pari a 0,1 pg/m3, in cui riteniamo ci sia un errore dell'unità di misura (ng e non pg); la misura comunque di 0,10 ng/m3 è un ordine di grandezza inferiore rispetto alle concentrazioni medie annuali di benzoe[a]pirene riscontrate da ARPA Puglia dal2009 in poi.
Le misure riscontrate negli aghi di pino di diossine e PCB dioxin-like nel quartiere Tamburi sono corrispondenti a quelle riscontrate da ARPA nel 2009. Per quanto riguarda il top-soil sono state riscontrate quantità apprezzabili di diossine e PCB dioxin-like nella pavimentazione del tetto della scuola Deledda, ragionevolmente effetto di un inquinamento di lunga durata.
Negli alimenti, nel grasso e nel muscolo ovicaprino sono stati evidenziati alti valori di PCB dioxin-like, ma non di diossine mentre nei campioni di fegato sono stati rilevati valori alti sia di PCB dioxin-like che di diossine.
La somma dei PCB dioxin-like e delle diossine supera la soglia di 12 pg/g grassoTE.
Per quanto riguarda le misure dei contaminanti nell'aria ambiente in cokeria riportati a p.233 (tab 2-1I1C) si evidenzia che i livelli di benzo[a]pirene misurati dai periti sono sempre stati inferiori a 1,86 µg/m3 negli 11 campioni effettuati. In una recente indagine (ancora in corso di elaborazione) effettuata da ARPA e ASL nel medesimo ambiente di lavoro nel giugno 2011, che si allega per email (file excel allegato), per il B(a)P soltanto in un campione si rilevano 2,34 µm3 che è comunque inferiore ai 2,49 µm3 previsti dal NIOSH. Sia
nell'indagine peritale che nella nostra si osservano valori di idrocarburi policiclici aromatici totali (IPA) inferiori ai 200 µm3.
Per quanto riguardo l'impianto di agglomerazione, le misure a p.5l9 (Tab E-l) indicano concentrazioni di diossine all'emissione del camino E-3l2 puri a 0,27 ng-I-TEQ/Nm3 (valore medio su quattro campagne di monitoraggio), pari ad un flusso di massa annua pari a 7,1 g I-TEQ/anno.
Questi dati si sovrappongono ai dati ARPA del 2012 e confermano la notevole diminuzione sia nelle concentrazioni che nei flussi di massa annua di diossine verificatasi a seguito della messa in atto di modifiche tecnologiche indotte dall'emanazione della Legge regionale n.44/2008 e s.m.i. sulle diossine.
Per quanto riguarda la valutazione delle diossine nelle polveri degli elettro filtri MEEP ed ESP, illustrate a p.316 (l'ab 26-111D) della perizia gli alti valori osservati corrispondono sia da un punto di vista quantitativo che dal punto di vista del profilo dei congeneri a quelli osservati nelle indagini ARPA.
Per quanto riguarda i campioni massivi illustrati a p.312 (Tab. 23-IIID) si evidenzia un valore significativo nel materiale sulla pavimentazione esterna fronte ventola 44 indicativo di un impatto delle emissioni diffuse dall'impianto di agglomerazione che corrisponde a quanto già documentato da ARPA Puglia che riscontrò un valore pari a 350 ng/Kg TEQ nel 2008 in un'aiuola prospiciente all'impianto di agglomerazione.
In conclusione si può affermare che:
I) le misure effettuate dai periti corrispondono a quelle rilevate da ARPA Puglia;
2) più specificamente, per quanto riguarda l'impianto di agglomerazione, le misure dei periti confermano i dati di Arpa Puglia ed evidenziano il netto miglioramento del quadro emissivo delle diossine, verificatosi negli ultimi anni a seguito della legge regionale n.44/2008 e s.m.i..
3) Le misure nell'aria urbana adiacente all'area industriale di diossine misurate dai periti sono inferiori a quelle rilevate da Arpa Puglia.
4) Permane, per quanto riguarda le diossine, nell'indagine peritale una criticità relativa alle emissioni diffuse.
5) Le misure effettuate in cokeria di idrocarburi policiclici aromatici e di benzo(a)pirene mostrano valori inferiori a quelli recentemente osservati da Arpa Puglia in un'indagine effettuata in collaborazione con la ASL di Taranto, valori comunque generalmente inferiori ai limiti occupazionali;
5) i valori misurati di benzo(a)pirene nell'aria urbana adiacente alla zona industriale mostrano valori inferiori a quelli rilevati nel corso degli ultimi anni da Arpa Puglia, che nel 2011 ha evidenziato un valore medio di B(a) P superiore a l ng/m3.
6) permangono le criticità del PM 10 nell'area urbana adiacente ad ILVA, già rilevate da Arpa Puglia, data l'assenza di interventi significativi sul parco minerale.
Distinti saluti
Giorgio Assennato,
Direttore Generale Arpa Puglia