Tar Lecce: respinto il ricorso Ilva sull'aggiornamento delle tariffe dell'acqua
Salva la delibera del 28 ottobre scorso approvata dal Comitato di coordinamento regione Puglia – Basilicata che ridetermina le tariffe della componente ambientale dell'acqua. L'Assessore pugliese alle Opere pubbliche, Fabiano Amati: “Dal 2013 il costo dell'acqua per l'uso agricolo diminuirà del 25 % ma aumenterà per quello industriale nella misura del 250 % per il 2012 e del 500 % per il 2014”
13 March, 2012
"Il TAR di Lecce ha respinto, in sede cautelare, il ricorso di ILVA avverso la delibera del Comitato di coordinamento dell'accordo di programma Puglia - Basilicata, con la quale erano state rideterminate le tariffe della componente ambientale dell'acqua." Così l'Assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, dopo aver avuto notizia del deposito dell'ordinanza, avvenuto il 9 marzo.
La delibera impugnata era stata adottata il 28 ottobre scorso, su proposta della Regione Puglia, dal Comitato di coordinamento per l'accordo Puglia - Basilicata, e prevedeva la riduzione dal gennaio 2013 del costo dell'acqua per l'uso agricolo del 25 % e l'aumento per quello industriale nella misura del 250 % per il 2012, del 400 % per il 2013 e del 500 % per il 2014. Le variazioni stabilite riguardavano le imprese agricole ed industriali che utilizzano la risorsa prelevata dalla Regione Basilicata, calcolate sul costo sostenuto nel 2011.
Il braccio di ferro tra l'Ilva e la Regione Puglia sull'acqua del Sinni .
Finora, a causa della parificazione tariffaria della componente ambientale dell’acqua tra usi domestici, agricoli e industriali, l’Ilva di Taranto ha preferito prelevare, per i propri processi industriali i 250 litri al secondo di acqua potabile dal Sinni, con un costo annuo pari a 2,5 milioni di euro, piuttosto che approviggiarsi da altre fonti di acqua non potabile.
Da qui l’idea dell’assessore Amati, mediante l’inasprimento delle tariffe per gli usi industriali, di costringere l’Ilva a utilizzare le acque reflue affinate dal depuratore di Taranto Bellavista.
Le acque del Sinni, invece, verrebbero finalmente convogliate nell’invaso del Pappadai (vedi foto, ndr), la diga di Monteparano vuota da 27 anni, che con la sua capacità di oltre 12 milioni di metri cubi, potrebbe dare da bere a 49 comuni pugliesi, appartenenti alle province di Taranto, Brindisi e Lecce e irrigare campagne per 7.200 ettari.
Ma al progetto di risparmio idrico della regione Puglia, l’Ilva si è messa di traverso, facendo prima saltare a gennaio 2011 il tavolo istituzionale di concertazione aperto dalla regione (leggi la lettera dell’assessore Amati qui), poi, dopo l’approvazione della delibera, impugnandola di fronte al Tar Lecce.
La decisione assunta dal Comitato di coordinamento per la riduzione degli sprechi e dei consumi
"La decisione assunta dal Comitato di coordinamento aveva lo scopo - ha spiegato dunque Amati - di incentivare gli utilizzatori a contenere i consumi per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di tutela ambientale stabiliti dall'Unione Europea e di perseguire una politica gestionale più sostenibile delle risorse idriche attraverso le azioni di riduzione degli sprechi e dei consumi, il recupero quantitativo e qualitativo e il riuso. In particolare, la crescita della componente industriale rappresenta una misura di stimolo e sollecitazione all’utilizzo di fonti di approvvigionamento idrico alternative, quali il riutilizzo delle acque reflue affinate. Con la decisione odierna, il Giudice Amministrativo - ha concluso Amati - ha statuito, sia pur in via cautelare, la piena legittimità dell'operato delle Regioni Puglia e Basilicata."
Note tecniche
La delibera era stata impugnata dall'ILVA dinanzi al TAR di Lecce con ricorso depositato il 31.01.20012, e chiamato in deliberazione cautelare prima per l'udienza del 22.02.2012 e poi per quella del 7.3.2012. Hanno resistito al ricorso le Regioni Puglia e Basilicata, l'Autorità di Bacino della Puglia, il Ministero delle Infrastrutture, l'EIPLI e, con intervento ad opponendum, Acquedotto Pugliese.
Ilva e costo acqua. Amati: “Difenderemo con gran forza la nostra decisione” - da Inchiostroverde.it del 23 gennaio 2012
Monteparano, acqua lucana per l’invaso Pappadai: la Regione a caccia di soluzioni - da corrieredelgiorno.it del 22 febbraio 2012