Roma, continuano le proteste contro le discariche
Il Coordinamento Rifiuti zero annuncia lo sciopero della fame di uno dei membri e i cittadini della valle Galeria, in vista dell'incontro al Ministero tra Clini e i rappresentanti delle istituzioni previsto giovedì, domani monteranno una tenda sotto la sede del dicastero
20 March, 2012
La questione discariche a Roma si fa sempre più rovente. In attesa dell'incontro tra il ministro dell'Ambiente Corrado Clini e i vertici delle istituzioni locali sul tema, previsto per giovedì 22 marzo, continuano le proteste.
Ieri il Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio ha comunicato che uno dei suoi membri, Paolo Simonini, ha iniziato lo sciopero della fame ad oltranza a difesa dell'ambiente e della salute dei cittadini del Lazio. «Il ricorso a discariche ed inceneritori - sottolinea il coordinamento - è per l'ennesima volta l'unica soluzione che gli organi istituzionali propongono per risolvere un'emergenza rifiuti creata nel tempo a favore di interessi privati. Da mesi i Comitati Cittadini si battono perchè venga attuata l'unica soluzione possibile: la raccolta differenziata porta a porta. Sosteniamo Paolo in questa dura forma di protesta esempio di civile dissenso dalle logiche affaristiche!».
I cittadini di Corcolle hanno poi organizzato, sempre lunedì 19 marzo, un corteo di protesta fino al casello dell'A24, con sit-in per bloccare il traffico. E giovedì, giorno dell'incontro al Ministero, i diversi comitati manifesteranno sotto la sede di via Colombo per dire no alle discariche. Già da domani, mercoledì 21 marzo, inoltre, il comitato Il popolo della nebbia-No alla discarica a Monti dell'Ortaccio, in rappresentanza della Valle Galeria e in particolare dei quartieri Massimina, Malagrotta, Ponte Galeria, Piana del Sole, Monte Stallonara, Muratella, «monterà alle 15 la Tenda della Speranza di fronte alla sede del ministero dell'Ambiente in via Cristoforo Colombo 44 per ricordare al ministro Clini che le parole del Sindaco di Roma e del Presidente della Regione non possono essere in nessun modo calpestate, poiché garanzia prima di democraticità e legittimità delle scelte». Il comitato, «quello che vive tra i fumi di discariche, gassificatore, inceneritore, raffineria e altri impianti industriali, non vuole far morire la Valle Galeria, non puo' permettere che sorga una discarica a poco meno di un chilometro da dove sta chiudendo quella che è stata la più grande d'Europa. Ci avevano detto che si sarebbe fatto il gassificatore e che però sarebbe stata chiusa la discarica. Così ci vogliono far morire tutti».
"Sono uno zero. La lettera di Paolo Simonini al ministro Clini"