Ozono, pubblicato il rapporto dell’Agenzia Europea per l’Ambiente: Italia ultima in classifica
L’ European Environment Agency ha pubblicato uno studio sui livelli di ozono raggiunti nel 2011 negli Stati membri dell’Unione Europea: situazione tutt’altro che rassicurante, dal momento che le soglie di sicurezza sono state oltrepassate in 16 Paesi su 27. Neanche a dirlo, l’Italia è ultima in classifica, con 81 sforamenti nell’estate 2011
20 March, 2012
L’European Environment Agency ha pubblicato uno studio sui livelli di ozono raggiunti nel 2011 negli Stati membri dell’Unione Europea: situazione tutt’altro che rassicurante, dal momento che le soglie di sicurezza sono state oltrepassate in 16 Paesi su 27. Neanche a dirlo, l’Italia è ultima in classifica, e la distanza dagli altri Paesi è incredibilmente ampia. Secondo lo studio dell’AEA nell’arco di tempo preso in considerazione (aprile-settembre 2011) i giorni di sforamento della soglia-rischio in Italia sono stati 81.
In Austria 7, in Belgio 1, in Bulgaria 6, in Repubblica Ceca 1, in Francia 34, in Germania 9, in Grecia 42, in Ungheria 1, in Lussemburgo 1, a Malta 4, in Olanda 1, in Portogallo 16, 2 in Slovacchia, 3 in Slovenia e 32 in Spagna. In tutti gli altri (Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Svezia e Regno Unito) zero.
“L’ozono è ancora di uno dei più pericolosi inquinanti dell’aria che minaccia concretamente la qualità della vita delle persone” ha commentato Jacqueline McGlade, direttrice esecutiva dell’EEA. “Un dato che misurato anche solo dal mero punto di vista economico, costa alla sanità europea miliardi di euro ogni anno”.
In allegato il rapporto completo.