Nuova sede per l'Urban Center: "Una vetrina ragionata, terza e plurale sulle trasformazioni urbane"
Inaugurati in piazza Palazzo di Città i nuovi locali dell'associazione. Il sindaco Fassino: "È importante che i cittadini possano avere un luogo dove esprimere le proprie opinioni, essendo consapevoli di quanto è stato fatto e di quanto si vuole fare"
21 March, 2012
E' stata inaugurata la nuova sede pubblica dell'Urban Center Metropolitano di fronte al Municipio di Torino. L'Urban Center, nato nel settembre 2005 -attraverso un accordo tra la Città di Torino, la Compagnia di San Paolo e Torino Internazionale– e dal giugno 2010 associazione autonoma ha condotto nell’arco dei suoi primi sei anni di vita attività di supporto e accompagnamento alle amministrazioni e ad altri soggetti pubblici e privati del territorio, lavorando su progetti architettonici e urbanistici rilevanti. "Una nuova “vetrina” ragionata, terza e plurale -nelle intenzioni del direttore Carlo Olmo- della trasformazione urbana contemporanea e futura, in un luogo centrale e fortemente simbolico di Torino. Una struttura che opera in modo indipendente, che riflette criticamente e che si pone con terzietà nei confronti dei processi. La nuova sede documenta ma insieme ragiona, informa e al contempo dibatte. È uno spazio vivo e mutevole, da frequentare periodicamente per scoprire i nuovi progetti, per seguire i cicli di letture, le proiezioni, gli incontri".
I locali di piazza Palazzo di Città ospiteranno un’esposizione permanente ma in continuo aggiornamento, cicli di incontri, dibattiti e mostre temporanee, oltre a un punto informativo presidiato espressamente dedicato alla metamorfosi della città.
Nelle prime due sale, la sezione “Quattro racconti urbani”
illustra i molteplici progetti appena realizzati o in corso, suddivisi secondo quattro lenti di interpretazione:
- la Città Patrimonio, intendendo non solo la città storica nella sua fisicità, ma più in generale il sistema di valori e immaginari che essa genera
- la Città Condivisa, ossia la città rigenerata che nasce da processi di partecipazione e dalla sperimentazione di nuove pratiche sociali
- la Città Mobile, la città letta nelle infrastrutture, nelle connessioni, nell’accessibilità e negli spazi aperti
- la Città Innovativa e Sostenibile, la città che sperimenta nuove forme e processi di innovazione, da quella tecnologica a quella legata alla morfologia urbana, alla distribuzione spaziale, fino a quella architettonica.
Quattro monitor illustrano per ciascuna Città progetti appena terminati o ancora in divenire, aggiornati e sostituiti frequentemente. Temi, progetti e dibattiti riferiti alle quattro lenti possono essere approfonditi consultando ciascuna emeroteca, nella quale ogni giorno si espone una specifica rassegna stampa con relativo archivio. Un ulteriore approfondimento avviene nella lavagna delle inchieste, dove vengono selezionati ed esposti i principali progetti in corso di dibattito, illustrati e approfonditi con materiali grafici e interviste ai principali attori della città. La sezione “Scenari urbani”, nella terza sala, ospita testi, disegni e immagini che raccontano i futuri progetti di trasformazione di Torino e dell’area metropolitana. Elemento centrale è una mappa delle trasformazioni strategiche che raccoglie le principali progettualità in corso di realizzazione o che interesseranno il territorio urbano nei prossimi anni. Accanto ad essa, il focus ha invece lo scopo di illustrare –tramite elaborati grafici specifici e puntuali– progetti architettonici e urbani di particolare rilievo, oppure oggetto di dibattito mediatico, che non sono ancora noti al pubblico.
"Torino, negli ultimi quindici anni, ha radicalmente trasformato il suo territorio -ha detto il sindaco di Torino e presidente dell'Urban Center Piero Fassino- Ha riconvertito grandi aree industriali in quartieri residenziali, riqualificato i grandi quartieri operai sorti negli anni della crescita industriale, accresciuto il patrimonio verde. In sintesi, ha adeguato il suo territorio alle nuove esigenze economiche e sociali, recuperando spazi occupati da enormi stabilimenti in disuso. Questo percorso non è ancora terminato, e già si prospetta un nuovo modello di città, di smart city: sostenibile, intelligente, ad alto contenuto tecnologico, modello che guiderà le scelte future dell’Amministrazione comunale. L’Urban Center è una straordinaria opportunità per comunicare e accompagnare le trasformazioni in atto, ma anche l’idea di città che abbiamo in mente, in modo semplice ed efficace, non soltanto agli addetti ai lavori. È importante che i cittadini possano avere un luogo dove esprimere le proprie opinioni, essendo consapevoli di quanto è stato fatto e di quanto si vuole fare per migliorare la qualità urbanistica e architettonica, un tema centrale nel più ampio mosaico della qualità della vita».