Regione Puglia si mobilita e “Salvaiciclisti”
Destinati 2,5 milioni di euro del finanziamento del Cremss (Centro regionale di monitoraggio della sicurezza stradale) alla messa in sicurezza degli utenti deboli della strada. Tra il 2001 e il 2011, infatti, si sono registrati in Puglia 2.847 incidenti in cui è stata coinvolta almeno una bicicletta. Le soluzioni: progetti di formazione di bicibus, pedibus e la realizzazione di 9 km di pista ciclabile tra Grumo e Altamura
22 March, 2012
“Destineremo a progetti di formazione e attivazione di buone pratiche per la messa in sicurezza degli utenti deboli della strada i 2,5 milioni di euro del finanziamento del Centro regionale di monitoraggio della sicurezza stradale”. L’assessore alla mobilità Guglielmo Minervini esprime così l’adesione della Regione Puglia al manifesto 'Salva i ciclisti'. Un'adesione, dunque, sostanziale e non solo una dichiarazione di intenti per la campagna partita con il ‘Cities fit for cycling’ del Times e rilanciata da decine di blogger e di siti dedicati al mondo delle mobilità ciclistica anche in Italia, tanto da aggregare i parlamentari anche su un disegno di legge per il suo integrale recepimento.
"In Puglia – ha spiegato Minervini – non siamo all'anno zero delle politiche per la mobilità ciclistica, ma faremo di più soprattutto per migliorare la sicurezza degli utenti deboli della strada, in particolare i ciclisti urbani. Ci sono delle misure che come Regione possiamo attuare direttamente e altre che sono già in fase di attuazione. Penso alla messa in sicurezza degli incroci pericolosi, già iniziata con gli interventi infrastrutturali di cui sono attuatori Comuni e Province attraverso i piani nazionali della sicurezza stradale che stiamo attentamente monitorando. Inoltre stiamo definendo i parametri per riconoscere un premio ai comuni 'bicicloni', ovvero quelli in cui non solo ci sono più infrastrutture ciclabili ma anche un effettivo utilizzo della bicicletta da parte dei cittadini”.
Indagine sulla mobilità. “In Puglia – ha aggiunto l’assessore – il Centro regionale di monitoraggio della sicurezza stradale (Cremss) è già in grado di fornirci dati sull'incidentalità ma dedicheremo nel prossimo report un capitolo assestante al tema per avere ulteriori informazioni di dettaglio sui black point dei ciclisti”.
I dati. Tra il 2001 e il 2011, si sono registrati in Puglia 2.847 incidenti in cui è stata coinvolta almeno una bicicletta con 116 morti e 3.250 feriti. Solo nel 2010 sono stati 423, con 10 ciclisti morti e il ferimento di 463 persone. “Dal 2001 ad oggi – ha raccontato Minervini – gli incidenti sono raddoppiati anche se il numero dei morti si è quasi dimezzato, ma anche una sola vittima resta insopportabile”.
Il tema della formazione di ciclisti e autisti. Bicibus e Pedibus. La Regione sta affrontando questo punto con specifici progetti nelle scuole che hanno vinto il bando per la messa in sicurezza dei percorsi per pedibus e bicibus. “Il finanziamento di Cicloattivi @ scuola – ha sottolineato Minervini - era vincolato a corsi per l’utilizzo in sicurezza delle bici per gli studenti e abbiamo già 50 scuole che lo stanno sperimentando e altre che si sono candidate nel nuovo bando”. Sul fronte degli automobilisti aggiunge: “Abbiamo incontrato i rappresentanti regionali delle associazioni di categoria delle autoscuole e promuoveremo, insieme, la realizzazione di un protocollo d’intesa finalizzato alla formazione degli autisti in modo che la salvaguardia dei ciclisti sia parte fondamentale dei test di guida”.
Infine il capitolo Anas. “C’è già una buona pratica da raccontare. Nei lavori di messa in sicurezza della SS96 è in fase avanzata la realizzazione di 9 km di pista ciclabile tra Grumo e Altamura. È il caso di dire che, quando ci saranno le condizioni, continueremo su questa strada”.