Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica andranno gettati nella raccolta differenziata: Speciale “Piatti puliti”
Il Comitato di Coordinamento ANCI-CONAI ha deliberato l'estensione della raccolta differenziata a piatti e bicchieri di plastica usa e getta - che fino ad ora andavano gettati nell'indifferenziato - a partire dal 1° maggio 2012. Come funziona fuori dall'Italia? Ma i piatti si possono riciclare? Tutti i commenti e gli approfondimenti di Eco dalle Città
23 March, 2012
Come annunciato più volte, a partire dal 1° maggio 2012 i piatti e i bicchieri di plastica entreranno a far parte dei prodotti che è possibile inserire nella raccolta differenziata degli imballaggi in plastica e conferire quindi al Consorzio Corepla. Attenzione: la novità interessa esclusivamente i piatti e i bicchieri, considerati imballaggi anche dalla Direttiva 2004/12/CE del Parlamento Europeo, e non le posate, che bisognerà invece continuare a gettare nell’indifferenziata.
I "nuovi arrivati" nel cassonetto della plastica dovranno però essere accuratamente ripuliti, proprio per non danneggiare la qualità della raccolta, come ricordava il responsabile comunicazione di Corepla Gianluca Bertazzoli in una nostra intervista di qualche mese fa: "La nostra grande paura è che la raccolta di piatti e bicchieri si trascini dietro del rifiuto organico. Anche da parte di Anci e Federambiente c'è questa preoccupazione. Su questo aspetto ci sarà bisogno di informazione e comunicazione. Bisognerà lavorare molto sulla sensibilizzazione, facendo capire alla gente che dovrà fare un piccolo sforzo: non si tratta di lavare piatti e bicchieri ma di certo, come tutti gli imballaggi, vanno svuotati senza lasciare avanzi di cibo".
Quaranta giorni di tempo per far capire la novità ai cittadini non sono molti, ma è anche vero che buona parte di questi stanno già conferendo nella plastica questi prodotti, senza sospettare di essere in errore. Buon viso a cattivo gioco, insomma. Ma una volta che saranno raccolti assieme alla plastica, cosa succederà a piatti e bicchieri? L’abbiamo chiesto all’assessore all’Ambiente della Provincia di Torino, Roberto Ronco:
“Innanzitutto, teniamo presente che, come evidenziato dal nostro ultimo rapporto annuale sui rifiuti, il 33% del materiale di plastica raccolto con la differenziata non viene portato al riciclo ma all'incenerimento, perché inadatto alle attuali filiere di recupero – ci spiega l’assessore.
“E questo perché si tratta dei cosiddetti imballaggi misti, materiali molto diversi tra loro. Le filiere che funzionano meglio sono quelle relative alle bottiglie, ai flaconi, ai film, ai sacchetti e alle cassette ( sempre di plastica) dell'ortofrutta. I piatti monouso di plastica sono fatti con tipi di plastica diversi (alcuni polistirolo, altri polietilene, altri pla) ma allo stato attuale nessuno di questi tipi andrebbe a un effettivo riciclo. Ci sono due opzioni: potrebbero essere messi subito assieme agli imballaggi misti e destinati all'incenerimento, oppure assieme ai flaconi e scartati successivamente come materiale incongruo. E quindi, di nuovo, finirebbero o in discarica o inceneriti. A questo punto dobbiamo auspicare che effettivamente - come accennato da Corepla – venga attivata una nuova filiera, per rendere effettivamente utile l'inserimento di piatti e bicchieri monouso nella raccolta differenziata della plastica”.
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