Il Wwf lancia cinque proposte per uscire dall'emergenza
Attivare un programma di prevenzione, raggiungere il 65% di raccolta differenziata, finanziare impianti di compostaggio, aumentare l'ecotassa e vincolata al sostegno alle attività di riciclaggio
28 March, 2012
Il Wwf Lazio lancia cinque proposte per uscire dall'emergenza rifiuti. Prima di tutto, «si deve immediatamente attivare un programma di prevenzione con precisi obiettivi e relative scadenze». Secondo, bisogna «raggiungere il 65% di raccolta differenziata spinta utilizzando il sistema porta a porta» e, terzo, «sostenere l'attività di riciclaggio attraverso il finanziamento di impianti di compostaggio, ma soprattutto curarne l'effettiva loro realizzazione». Le ultime due proposte riguardano invece l’ecotassa, che deve essere aumentata «per disincentivare il trattamento termico e lo smaltimento» e vincolata «al sostegno delle attività di prevenzione e di riciclaggio».
Un'ecotassa tra le più basse in Europa
L'85% dei rifiuti prodotti nel Lazio, spiega il Wwf, finisce nelle discariche e negli inceneritori per un totale di 2,8 milioni di tonnellate all'anno, mentre l'ecotassa è tra le più basse d'Italia e d'Europa. «Questo non fa altro che incentivare gli investimenti su impiantistica da combustione e realizzazione di discariche, il contrario di quello che chiede l'Europa», spiega il presidente del Wwf Lazio Vanessa Ranieri. «Da un confronto con gli altri stati europei in Italia i disincentivi fiscali per lo smaltimento sono molto bassi e questo quadro è aggravato dal fatto che i cosiddetti impianti di termovalorizzazione beneficiano di appositi incentivi mentre per quelli di riciclaggio non vi è alcuna previsione di sostegni finanziari». Per questo motivo il Wwf ritiene che il costo dell'ecotassa dovrebbe essere aumentato: «A pochi mesi dalla approvazione del Piano Regionale sui Rifiuti, pubblicato lo scorso 14 marzo, insomma, si ha già la convinzione che lo stesso non solo non possa portare quei benefici legati alla corretta pianificazione, prevista dalla gerarchia dei rifiuti comunitaria, ma addirittura ad una sicura condanna da parte della Comunità Europea avendo lo stesso di fatto puntato sulla realizzazione degli impianti per la produzione di CDR e sulla combustione dello stesso. Si aprano immediatamente i siti di compostaggio senza i quali è impensabile prevedere l'avvio di una serie puntuale raccolta differenziata porta a porta».