Obama: contro la crisi ambiente e auto elettriche
Durante il suo tour in California, il presidente USA lancia un messaggio ai colossi di Detroit: puntare sulle auto verdi!
19 March, 2009
E' un tour pubblicitario quello che Barack Obama comincia oggi in California: il presidente ha bisogno di consolidare il sostegno popolare per la sua politica economica, soprattutto dopo le polemiche scatenate dallo scandalo dei superbonus ai manager Aig. Dopo aver diffuso su Internet un nuovo video che incita la gente a far pressione per l'approvazione della manovra finanziaria, Obama oggi si invola verso il Golden State. Lo aspettano bagni di folla, e domani sera una inedita apparizione al programma 'Tonight Show' del comico Jay Leno.
Mai un presidente ha osato tanto; si rivolgerà direttamente al popolo da un talk show e invece snobberà, sabato, la superesclusiva cena dei giornalisti del Gridiron Club, appuntamento annuale considerato un must. E di che parlerà Obama in tv? Secondo il portavoce Robert Gibbs, "è un modo di discutere la situazione economica in cui ci troviamo. La California è uno dei quattro Stati del paese con la disoccupazione a doppia cifra".
Così, nel quadro del tour 'pubblicitario' di Obama trova spazio anche una tappa, domani, al Centro Tecnico per i veicoli elettrici Edison a Pomona, un laboratorio che lavora dal 1993 sullo sviluppo di auto non inquinanti, con prototipi a idrogeno e a batteria. Il messaggio è chiaro: la 'crescita verde' fa bene all'ambiente e all'economia, e l'amministrazione non si scorda delle sue promesse circa l'energia pulita; anche mentre si appresta a sborsare forse altri 20 miliardi di dollari per evitare la bancarotta dei colossi dell'automobile di Detroit.
In campagna elettorale, Obama promise di mettere su strada entro il 2015 "un milione di auto ibride" anche a carica elettrica, e contro la crisi, di tirar fuori posti di lavoro dall'ambiente: fino a 5 milioni di posti di lavoro.
In teoria la California dove il governatore repubblicano Arnold Schwarzenegger insiste da anni per regolamentare le emissioni delle auto a benzina, in modo da scoraggiarne la produzione il posto giusto per parlare di promesse 'verdi'.
I democratici intendevano vincolare ulteriori fondi ai colossi dell'auto all'investimento da parte di Detroit nella produzione di veicoli non inquinanti. I giganti di Detroit Chrysler e GM hanno già ottenuto 17,4 miliardi di prestiti e la Casa Bianca dovrebbe decidere entro il 31 marzo se iniettare nelle loro casse fino ad altri 21,6 miliardi per evitare la bancarotta. In dicembre, i presidenti delle due industrie - sgridati per l'utilizzo dei jet aziendali - si recarono a Washington in auto elettrica. E alcuni modelli li hanno sviluppati: due consiglieri del 'team auto' di Obama, Steven Rattner e Ron Bloom, erano lunedì scorso nella città anche per testare la Chevrolet Volt, auto elettrica di GM.
Il prezzo della benzina in costante calo (in California ora a 2,1 dollari a gallone, in estate era quasi a 5) non incoraggia però l'industria in grave crisi a pensare che il pubblico voglia comprarsi macchine 'verdi'. E' vero, come scrive il sito Cnn Money, che il pacchetto di stimoli di Obama prevede sgravi fiscali per chi compra veicoli puliti, a quattro, tre o due ruote; ma non è ancora chiaro come e in entità saranno applicati. Cnn consiglia: "consultate il commercialista".
Le macchinette elettriche più piccole come la Zap Xebra o i modelli della Gem (quest'ultima una sussidiaria di Chrysler) costano fra i 7mila e i 13mila dollari, ma sono gnomi rispetto ai macchinoni americani. Una Chevrolet Volt, parecchio più grossa, ne costa 38mila. Carissima è la conversione all'alimentazione ibrida, peraltro difficile da ottenere; la Ev Innovations converte la MiniCooper per la cifra di 57.500 dollari, sempre secondo Cnn Money.
A studiare le cifre il mercato offre degli spazi. In febbraio il mercato statunitense delle utilitarie ibride ha visto un calo delle vendite del 29% (in tutto ha venduto 16.020 unità), ma il mercato delle utilitarie in generale ha subito una flessione del 41%. Il problema semmai è sviluppare veicoli a costo minore, e a svilupparli anche la Fiat potrebbe certamente aiutare l'industria americana.
Intanto, Obama fa pubblicità alle auto 'verdi'. Forse è uno specchietto per le allodole, ma è chiaro che l'amministrazione non intende in ogni caso consentire il fallimento di un settore che avrebbe conseguenze disastrose in tutto il paese.