Legambiente, rinnovabili: nel Lazio energia pulita nel 94% dei Comuni
In ben 48 Comuni si produce da fonti rinnovabili più energia elettrica di quella necessaria alle famiglie residenti. Parlati (Legambiente Lazio): «Ma la Capitale va col freno tirato, al di là di alcuni importanti progetti privati mancano realizzazioni concrete»
28 March, 2012
In 355 Comuni del Lazio(94% del totale), c'è almeno un impianto da fonti rinnovabili e in ben 48 si produce da fonti rinnovabili più energia elettrica di quella necessaria alle famiglie residenti. Continua la corsa del fotovoltaico nel Lazio con 865 MW installati a fine 2011 rispetto ai 213 MW dell'anno precedente e ai 60 MW del 2009. Stabile risulta l'idroelettrico che tiene testa nel panorama delle energie pulite con 678 MW totali prodotti nel Lazio; sono confortanti i primi dati, ancora parziali, sul solare termico con 24.838 metri quadri complessivi di pannelli installati in 291 Comuni e qualcosa pure si muove sull'eolico (passato da 17,2 a 51 MW). Il geotermico continua ad essere il fanalino di coda, contribuendo al fabbisogno energetico regionale con 100 kWt all'anno. Questa è la fotografia del Lazio emersa dal Rapporto “Comuni rinnovabili 2012” di Legambiente presentato a Roma ed elaborato in base ai risultati del questionario rivolto ai Comuni, agli studi e ai rapporti di Gse, Enea, Fiper, Anev e alle informazioni di Regioni, Province ed aziende.
«Le rinnovabili crescono in modo incredibilmente veloce, costituiscono ormai una fonte energetica di primo piano, al pari e più delle fonti fossili costose e inquinanti, bisogna aiutare i cittadini e le imprese che scelgono le fonti pulite, applicando subito il regolamento regionale approvato dopo tanto tempo, che dovrà rendere operativi gli obblighi per il fotovoltaico e il solare termico in edilizia - dichiara Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio -. Nel Lazio si possono sfruttare meglio tutte le risorse, c'è spazio per il mini eolico nelle aziende agricole ad esempio, ma anche per impianti geotermici e pompe di calore. Servono molto buone politiche pubbliche, per questo oggi premiamo il bando della Provincia di Roma per il fotovoltaico sui tetti delle scuole, che ha già portato a realizzare oltre duecento piccoli impianti, sperando sia da stimolo per molti altri. Anche il coinvolgimento dei cittadini è fondamentale, Legambiente Lazio sta costituendo Gruppi di Acquisto Solare per abbattere i costi di acquisto e di installazione di impianti solari ai quali tutti si possono iscrivere, ed è sempre attivo il progetto eternit free, per sotituire tetti di amianto con pannelli solari. Ad oggi sono 10.200 mq le coperture in fase di analisi di fattibilità o richiesta di autorizzazione per i GAS e 25.945 mq le coperture, sulle oltre 104.700 mq segnalate, in fase di analsi di fattibilità o di realizzazione per le sostituzioni di tetti in eternit».
Con impianti diffusi in ben 348 Comuni (su 378), il fotovoltaico nel Lazio tiene la sua rotta positiva. I Comuni con la più alta diffusione di impianti fotovoltaici sono, in termini assoluti, Montalto di Castro(con quasi 140.000 MW), Roma(83.000 MW) e Latina(60.000 MW), ma considerando la diffusione in relazione al numero di abitanti il primo della classe è Cellere(7.500 MW), seguito da San Lorenzo Nuovo (5.800 MW) e Onano (oltre 2.000 MW).16 Comuni, su 38 che sfruttano l'idroelettrico, utilizzano impianti mini idroelettrici per una potenza complessiva di 24,9 MW, tra i quali spiccano Isola del Liri con impianti per 6.990 kW, Amatrice con 2500 kW e Tuscania con 2.475 kW. Per il solare termico, dove il censimento è più complesso poiché gli impianti non sono collegati alla rete elettrica, i primi dati evidenziano una diffusione molto capillare, con in testa alle classifiche Cittareale(309 metri quadri per abitante), Montenero Sabino (140 mq/ab.) e Bomarzo (85 mq/ab.) Impianti eolici sono attivi in 18 Comuni, tra i quali Piansano che produce 42.000 kW e Viticuso 7.000 kW. Per le biomasse i dati complessivi restano pressoché invariati rispetto all'anno scorso, con un totale di 23 Comuni coinvolti, tra i quali Guarcino, Anagni e Pastena.
Tra le buone pratiche, per questa edizione, viene premiata l'esperienza della Provincia di Roma per la diffusione nel solare fotovoltaico sui tetti delle scuole, con il miglioramento dell’efficienza nella gestione degli edifici. Sono stati realizzati 228 impianti fotovoltaici su 183 edifici scolastici, più altri 7 installati su altre strutture, per una potenza complessiva di 2.730 kWp.Grazie ad una produzione di energia elettrica annua stimata in circa 3,4 milioni di kWh, pari al fabbisogno medio di 1.450 famiglie, le scuole della provincia romana risparmieranno per i prossimi 30 anni circa 23.000 TEP di petrolio e circa 55.350 tonnellate di CO2. Questi interventi sono stati realizzati attraverso un investimento di 9 milioni di Euro della Provincia e un bando di project financing per un totale di 23,7 milioni. Nei prossimi mesi entreranno in funzione altri 60 impianti. In parallelo con gli investimenti nel solare fotovoltaico, la Provincia ha lanciato una gara per l’affidamento del servizio integrato energia e manutenzione degli impianti tecnologici del patrimonio immobiliare e ha stabilito di completare la certificazione energetica dal proprio patrimonio edilizio.
«La diffusione delle rinnovabili nel Lazio è enorme, quasi tutti i Comuni hanno almeno un impianto fotovoltaico, la produzione energetica distribuita nel territorio è la risposta sicura e praticabile al nucleare e alle fonti fossili inquinanti – afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio -. Purtroppo la Capitale va col freno tirato, al di là di alcuni importanti progetti privati mancano realizzazioni concrete, non si vedono pannelli sui tetti degli edifici, il bando per i tetti delle scuole è fermo e non ci sono aiuti per i condomini che vogliono percorrere la strada delle rinnovabili. Come afferma la CNA, centinaia di piccole medie imprese hanno investito in formazione e innovazione diventando il vero motore in questo settore, un tessuto di cittadini e aziende al quale devono essere assicurate certezze».