Auto condivisa, è boom: Postoinauto.it triplica per le vacanze pasquali
16mila posti condivisi sul sito car pooling Postoinauto.it nelle ultime quattro settimane: crisi e caro benzina spingono il viaggiare insieme. Il portale italiano dedicato all’auto condivisa dichiara di aver triplicato i contatti rispetto a Pasqua 2011
03 April, 2012
Sedicimila posti condivisi nelle ultime quattro settimane, pari a ventotto treni Frecciarossa pieni fino all’ultimo posto: in tempi di crisi economica e caro benzina gli italiani si affidano a nuove modalità di trasporto per non dover rinunciare alle vacanze pasquali. Cifre da record, quelle registrate da postoinauto.it, il sito italiano dedicato all’auto condivisa: l’anno scorso, nello stesso periodo i posti offerti erano stati meno di seimila, appena un terzo di quelli di oggi.
Con la benzina ormai vicina alla soglia dei due euro al litro, trovare delle alternative al viaggio solitario in auto sta diventando sempre più una necessità. C’è chi si affida alle cosiddette pompe bianche, c’è chi riduce la pressione sul pedale dell’acceleratore per far diminuire i consumi, e c’è chi mette a disposizione i propri posti liberi in auto “affittandoli” ad altre persone intenzionate a percorrere la stessa tratta. In quest’ultimo caso i vantaggi economici sono netti: si risparmia subito almeno il 50, riempendo l’auto addirittura il 75 o l’80 percento. E così, mentre gli automobilisti “normali” devono sborsare in media 1,90 euro per un litro di verde, chi divide le spese spende – a seconda del numero di passeggeri – appena 95, 60 o se si è in quattro meno di 50 centesimi al litro. Tradotto sulla tratta più richiesta, la Milano-Roma, il viaggio condiviso viene a costare, anziché 120 euro tra benzina e pedaggio, appena 30 euro. Una cifra impensabile con qualsiasi altro mezzo di trasporto.
La notevole crescita del fenomeno dell’auto condivisa si riflette nel gran numero di offerte di passaggio presenti in questi giorni su postoinauto.it: da nord a sud, da est a ovest sono migliaia gli automobilisti che, in occasione delle vacanze pasquali, hanno deciso di cercare dei compagni di viaggio. Molti di essi per la prima volta: “Fino a qualche settimana fa non avrei mai immaginato di far salire degli sconosciuti nella mia auto – racconta Sergio, 48 anni, ingegnere di Bologna –. Ma quando ho pagato per la prima volta più di cento euro per un pieno ho deciso di reagire, ed effettivamente condividere i posti in auto può essere molto divertente”. Soprattutto se si ha la possibilità di conoscersi prima, visualizzando ad esempio la foto, gli interessi, il profilo Facebook o i commenti di feedback ricevuti dall’utente con cui si andrà a condividere il viaggio. In generale, il successo di postoinauto.it è da attribuire certamente anche alle misure di sicurezza implementate, in parte uniche nel loro genere, dal viaggio rosa per le donne al controllo del numero di targa fino alla verifica dell’account con un documento di identità.
“Finalmente anche in Italia i passaggi condivisi prendono piede – spiega Olivier Bremer, co-fondatore di postoinauto.it –. In Francia e Germania milioni di persone condividono l’auto ogni mese e anche in paesi mediterranei come la Spagna il fenomeno sta decollando. Per la prima volta assistiamo, in Italia, a un vero incontro tra domanda e offerta di passaggi, con migliaia di persone che effettivamente riescono a trovare un passaggio su internet per le prossime vacanze pasquali”. Sulla presunta concorrenza al treno Bremer è cauto: “Certo, i numeri di postoinauto.it cominciano a essere importanti. Ma noi offriamo un servizio diverso: a differenza delle ferrovie noi non puntiamo all’alta velocità, che nel caso dei viaggi in auto non sarebbe di certo un aspetto positivo, ma al prezzo concorrenziale, anche per chi decide all’ultimo minuto. E soprattutto offriamo la possibilità di viaggiare in compagnia: il viaggiare insieme in uno spazio ristretto come quello di un’automobile è la modalità di trasporto più sociale in assoluto, in quanto incentiva i partecipanti a interagire tra loro, e non è così raro che i contatti proseguano anche dopo la conclusione del viaggio”.