Dal Treno Verde: a Venezia smog e rumore osservati speciali, decibel sempre oltre i limiti
Il quadro emerge dalle analisi compiute dal Treno Verde, la storica campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane. Seppur salvata dal vento di questi giorni, Venezia, già a quota 55 sforamenti dall'inizio del 2012 non può certo dirsi fuori dall'allarme smog. Sotto inchiesta anche l'inquinamento acustico
06 April, 2012
Sono rimasti entro i limiti i valori del Pm10, nei 3 giorni di monitoraggio in Piazzale Roma - S.Croce a Venezia, ma in Veneto c'è mal' aria. A soli tre mesi dall'inizio dell'anno, tutte le città della regione, ad esclusione di Belluno, hanno già esaurito il bonus di 35 giorni di superamento della soglia di 50mg/m3 per le polveri di Pm10 che l'Europa considera tollerabile per la salute umana nell'arco dell'intero anno. Seppur salvata dal vento di questi giorni, Venezia, a quota 55, non può certo dirsi fuori dall'allarme smog. Sotto inchiesta anche l'inquinamento acustico. In città il rumore è sempre fuori legge. Oltre i limiti concessi i decibel registrati, tre giorni su tre, sia di giorno che di notte.
E' questo il quadro che emerge dalle analisi compiute a Venezia in Piazzale Roma - S.Croce, all'altezza del civico 496, in prossimità dell'ingresso dell'Autorimessa Comunale, dal Treno Verde, la storica campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane, realizzata con la partecipazione del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e con il contributo di Enel Green Power.
I dati del monitoraggio, sono stati presentati in conferenza stampa a bordo del convoglio ambientalista in sosta al binario 14 della stazione di Venezia Santa Lucia da Gigi Lazzaro, Presidente Legambiente Veneto, Rossella Muroni, Direttrice generale Legambiente, Gianfranco Bettin, Assessore Ambiente e Città Sostenibile, Città di Venezia, Luca Ricciardi, Responsabile Laboratorio mobile di Rfi e da Claudio Fiorentini, Responsabile Enel Relazioni Esterne Macro Area Nord.
L'inquinamento atmosferico
Le analisi commentate sono il frutto delle 72 ore di monitoraggio realizzate dal laboratorio mobile della Struttura Operativa "Laboratori di Prove e Misure" di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana), nelle intere giornate di domenica 1, lunedì 2 e martedì 3 aprile. Secondo quanto emerso nei tre giorni di monitoraggio, sono risultati sotto controllo i valori di benzene, biossido di zolfo, monossido di azoto, monossido di carbonio e ozono. Per quanto concerne i valori relativi alle polveri sottili, queste si sono attestate al di sotto della soglia di guardia, non superando mai il limite giornaliero di 50 mg/m3 previsto dal DL n. 155 del 13/08/2010. La media giornaliera di Pm10 più alta è stata di 40 mg/m3, registrata nel primo giorno di osservazione.
Analoghe osservazioni emergono anche dalle analisi compiute dall'equipaggio del Treno Verde che, con strumenti scientifici forniti da Con.Tec, una centralina portatile che consente di fare monitoraggi itineranti, ha effettuato un'istantanea delle polveri sottili ad "altezza uomo", camminando per le strade veneziane lunedì 2 e martedì 3 aprile.
Nella giornata di lunedì, dalle ore 16.45 alle 19.55, il tragitto dei volontari ha interessato Piazzale Roma, i giardini Papadopoli, San Basilio, Santa Margherita, San Sebastiano (università), San Marco e il ponte di Rialto. Durante il percorso, la media oraria registrata, è stata di 17,47 mg/m3 di Pm10, con un 7,45% costituito da PM2,5. Martedì 3, il monitoraggio si è svolto dalle ore 09.30 alle 11.10. Il rilevamento ha interessato l'intera area di Piazzale Roma: la media oraria di PM10 riportata è stata di 48,27 mg/m3 con un 20,5 % costituito da PM2,5.
Eppure c'è ancora mal aria...
Ma tutto ciò non implica che si possa tirare un sospiro di sollievo. Infatti, se nelle giornate appena trascorse, agenti atmosferici come il vento e la pioggia hanno contribuito alla dispersione degli inquinanti nell'aria, l'Arpa Veneto conferma l'allarme smog per tutta la regione: i capoluoghi di provincia veneti sono tra i primi in classifica nella black list italiana per numero di giorni di sforamento dei valori del Pm10.
In testa alla classifica regionale a soli 3 mesi dall'inizio dell'anno: Vicenza con 68 superamenti, Verona fa registrare 60 sforamenti, Padova è a quota 57, Venezia 55, Rovigo e Treviso 54. Solo Belluno respira: sono i 7 superamenti dall'inizio dell'anno. La lotta contro l'aumento di traffico e smog in Veneto è una partita ancora tutta aperta.
"Non sono più rimandabili - Gigi Lazzaro- azioni mirate a favorire la mobilità alternativa all'auto. In tutta l'area metropolitana della laguna è indispensabile potenziare i mezzi di trasporto pubblico istituendo corsie preferenziali e percorsi dedicati ma anche promuovendo in questo senso un'opera di sensibilizzazione verso i cittadini. Altra necessità riguarda il servizio metropolitano regionale, ad oggi, sotto dimensionato per numero di corse e vittima di tagli e finanziamenti ridotti. Del resto, i numeri che indicano la spesa regionale per le infrastrutture, parlano chiaro: per il 92,3% le risorse sono dirette al settore delle strade e delle autostrade".
L'inquinamento acustico
Il monito conseguente ai commenti dei dati rilevati dal Treno Verde riguarda anche la situazione dell'inquinamento acustico, un fattore spesso sottovalutato ma che invece influisce negativamente sulla salute e il benessere dei cittadini.
"Dall'esame dei dati raccolti nell'arco delle tre giornate di misurazione, si evidenzia che durante i periodi diurni, i livelli uniorari del Leq si attestano tra i 65 e i 70 dB(A) con picchi che si sono attestati intorno ai 75 dB(A) nella giornata del martedi' 3 aprile. Relativamente ai periodi notturni, si riscontrano valori dei Leq orari quasi sempre sopra i 60 dB(A), con un superamento del valore limite di oltre 6 dB(A) - dichiara Luca Ricciardi, Responsabile del Laboratorio mobile di Rfi - Il limite di decibel relativi alla Zonizzazione Acustica in cui ricade Piazzale Roma, ovvero la classe IV, di 65 Leq per le ore diurne e di 55 Leq per quelle notturne, è stato superato rivelando un rischio per la cittadinanza esposta. Relativamente a questi limiti, si sono registrati superamenti medi di circa 3-4 dB nelle ore diurne e di circa 6-7 dB nelle ore notturne. Sarebbe pertanto auspicabile - sottolinea Ricciardi -, che si provvedesse a studiare tutte le misure necessarie a raggiungere ed a mantenere i livelli di inquinamento acustico al di sotto dei valori limite".