Bici sui marciapiedi: 79 multe in due anni. I ciclisti: "E' questione di sopravvivenza"
Dopo l'interpellanza in Consiglio, l'assessore comunale Tedesco rende noto il numero di sanzioni ai "ciclisti indisciplinati" che percorrono i portici e i marciapiedi o viaggiano contromano. Fabio Zanchetta (Bike Pride): "Con 320 ciclisti morti solo nel 2011 siamo sicuri di voler parlare del pericolo biciclette?"
13 April, 2012
Settantove negli ultimi due anni. Sono le sanzioni che la Città di Torino ha comminato ai "ciclisti indisciplinati" che percorrono i portici e i marciapiedi cittadini o viaggiano contromano. I dati sono stati forniti in Sala Rossa dall’assessore alla Polizia Municipale Giuliana Tedesco, in risposta a un’interpellanza presentata dalla consigliera Federica Scanderebech, che ha segnalato la pericolosità di queste violazioni per l’incolumità di pedoni e automobilisti, in particolare sul ponte della Gran Madre e sotto i portici di via Sacchi. L’assessore Tedesco ha assicurato che verranno intensificati i controlli in via Sacchi.
"320 ciclisti e 811 pedoni investiti e uccisi dalle auto solo nel 2011. Siamo sicuri di voler parlare del pericolo rappresentato dalle biciclette? -si domanda in modo retorico Fabio Zanchetta, uno degli organizzatori del Bike Pride, la grande parata dell'orgoglio su due ruote che andrà in scena per il terzo anno consecutivo a Torino il prossimo 3 giugno- Se il 98% dello spazio in città è destinato alle auto è ovvio che nel restante due si litighi per gli spazi. La questione è politica. Se non si ridisegna la città a favore di ciclo-pedonalità i ciclisti, anche e soprattutto per spirito di sopravvivenza, continueranno a passare su marciapiedi e sotto i portici. Una città con più biciclette è una città con meno incidenti, meno morti, meno feriti, meno spese sanitarie, meno inquinata. meno congestionata. Una città più a misura d'uomo. Un ciclista che sbaglia manovra rischia di morire. Un automobilista che sbaglia una manovra rischia di uccidere. E' una differenza che va notata".