Cambiamenti climatici ed enti locali, ecco il nuovo manuale per adottare un sistema di gestione integrata
I vantaggi per gli enti locali dall'adozione di un Sistema di Gestione Integrata sul fronte della lotta al cambiamento climatico. Nell'ambito del progetto CHAMP – Local Response to Climate Change, portato avanti in Italia dal Coordinamento delle Agende 21 Locali Italiane e da Ambiente Italia, è stato creato un manuale scaricabile gratuitamente on line. Un articolo di Elisabetta Mutto Accordi per Eco dalle Città
16 April, 2012
Elisabetta Mutto Accordi
Può migliorare la capacità di governance, rendere più efficiente e competitiva la pubblica amministrazione, potenziare l’efficacia nel coordinamento tra bisogni e servizi, dare maggiori garanzie alle future generazioni. Sono solo alcuni dei vantaggi che l’adozione di un Sistema di Gestione Integrata potrebbe comportare se gli enti locali, impegnati sul fronte della lotta al cambiamento climatico, scegliessero questa strada. A supportare la teoria sono i dati e gli studi effettuati nell’ambito del progetto CHAMP – Local Response to Climate Change, co-finanziato dal programma LIFE della Commissione Europea e portato avanti in Italia dal Coordinamento delle Agende 21 Locali Italiane e da Ambiente Italia, grazie alla collaborazione di una rete formata da altri 5 partner: UBC - Commission of Environment Secretariat (Finlandia), ICLEI - Local Governments for Sustainability (Germania), Lake Constance Foundation (Germania), Lake Balaton Development Coordination Agency (Ungheria) e dall’Associazione delle autorità locali e regionali finlandesi.
“Il Sistema di Gestione Integrata (SGI) – spiega Emanuele Burgin, presidente del Coordinamento delle Agende 21 Locali italiane - è uno strumento che consente di affrontare in modo più efficace e proattivo le crescenti sfide delle città. L’esperienza infatti rivela che la capacità di individuare le relazioni causali tra decisioni, azioni e risultati migliora nettamente tra chi applica un SGI. Ciò consente che tutti i settori lavorino in modo coordinato, cooperando per un obiettivo comune e aiuta le città ad agire prima che gli effetti dei cambiamenti climatici provochino dei danni. Gestire i compiti singolarmente e in modo settoriale, ciò che accade il più delle volte negli enti locali, porta infatti ad un aumento dei carichi di lavoro e a risultati insoddisfacenti.”
Riorganizzare e integrare le prassi, i piani e le strategie può consentire invece di sistematizzare il lavoro e incrementare l’efficienza.
“Il Sistema di Gestione Integrata (SGI) – conclude Burgin - dovrebbe incorporare e valorizzare le strutture gestionali nell’amministrazione comunale e rafforzarne le capacità nelle modalità di comunicazione e nei processi decisionali. È necessario inizialmente mappare i requisiti legali, le priorità politiche, gli enti e le organizzazioni esterne coinvolti, gli strumenti e i sistemi adottati. Successivamente sulla base delle informazioni e dei dati disponibili, va redatto un Programma Strategico con lo scopo di creare una struttura informativa che in seguito servirà alla definizione delle priorità, dei target e del monitoraggio dei progressi.”
Per affiancare gli enti locali nell’adozione di questo nuovo modo di affrontare il cambiamento climatico, nell’ambito del progetto Champ è stato creato un manuale scaricabile gratuitamente on line che, oltre a riportare tutte le informazioni necessarie ad adottare un SGI, raccoglie una serie di buone pratiche per spiegare in modo concreto i benefici ottenibili.
Esempio del ciclo di gestione
1. Nomina di un team di coordinamento e di un consiglio di coordinamento interdipartimentale.
2. Decisione sull’ambito di partenza.
3. Decisione politica di attuazione del SGI.
4. Raccolta di dati e definizione delle priorità.
5. Workshop informativo nell’ambito dell’amministrazione e con la partecipazione di politici. Informazioni a portatori di interesse e cittadinanza.
6. Workshop per la definizione dei target e la pianificazione delle azioni con la partecipazione degli stakeholder.
7. Preparazione del programma strategico in vista dell’approvazione del Consiglio comunale.
8. Decisione sui target a lungo e breve termine nel Consiglio comunale in contemporanea con l’approvazione del bilancio.
9. Preparazione di un Piano di Azione con misure concrete.
10. Comunicazione continua con i politici in attesa della decisione del Consiglio.
11. Attribuzione di responsabilità per l’attuazione e il monitoraggio. Conferma con partner esterni.
12. Avvio dell’implementazione.
13. Report di monitoraggio semestrale.
14. Richiesta di input per la valutazione annuale.
15. Report di valutazione presentato in Consiglio comunale. Discusso insieme al bilancio. Adeguamento di target e/o azioni. Decisioni per il ciclo dell’anno successivo.
16. Prosegue l’attuazione. Riconfermati gli accordi con gli stakeholder.
17. Report di valutazione presentato in Consiglio comunale.
18. Aggiornamento dei dati e inizio di un nuovo ciclo di gestione.